Animalisti Italiani: “Papa Francesco condanni la corrida”

Animalisti Italiani – 28/07/2023

DANIELA MARTANI SI UNISCE AI “TORI” COPERTI DA VELI ROSSI IN VATICANO PER ESORTARE IL PAPA A CONDANNARE LA CORRIDA – Animalisti Italiani Onlus

 

 

DANIELA MARTANI SI UNISCE AI “TORI” COPERTI DA VELI ROSSI IN VATICANO PER ESORTARE IL PAPA A CONDANNARE LA CORRIDA

Città del Vaticano – Poiché le corride si tengono spesso in onore di santi cattolici o durante le celebrazioni cristiane, Animalisti Italiani sta sostenendo una nuova campagna della Peta per esortare Papa Francesco a condannare questi spettacoli cruenti. Per dare il via alla campagna, Animalisti Italiani, insieme alla PETA e all’ENPA, con la partecipazione straordinaria della cantante e personaggio televisivo Daniela Martani, ha realizzato e promosso un flash mob vicino al Vaticano. Tutti gli attivisti si sono disposti in formazione a croce, indossando “corna” e lunghi veli rossi che simboleggiano la violenza contro i tori e mostrando uno striscione con la scritta: “Chiesa cattolica: il silenzio è violenza! La corrida va condannata”.

L’azione fa seguito alla recente corsa dei tori a Pamplona, in Spagna, dove gli spettatori inseguono gli animali fino alla loro morte nell’arena, chiamando tutto questo intrattenimento. L’evento si svolge durante la festa di San Fermín, che ha origini cattoliche.

“La Bibbia ci chiede di essere misericordiosi con tutte le creature di Dio, eppure i tori vengono torturati nel nome dei santi durante le celebrazioni cattoliche”, dichiarano le Associazioni Animaliste. Papa Francesco è universalmente venerato per la sua gentilezza verso gli animali: lo invitiamo a comunicare ai cattolici e al mondo che le corride sono un oltraggio alle virtù cristiane.

Nell’Enciclica Laudato Si’, il Papa scrive che “ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana”. Già nel XVI secolo, Papa San Pio V vietò le corride giudicate “crudeli” e “lontane dalla pietà e carità cristiane”. Durante queste esecuzioni ritualizzate, i tori vengono tormentati, trafitti con una lancia e con numerose banderillas simili ad arpioni, per essere poi uccisi con una spada.

La fotogallery qui:  Animalisti Italiani Onlus

Sharing - Condividi