Lo zampino peloso dei servizi segreti militari sui Pfas

Rete Ambientalista – Rassegna del 17/12/2023

 

Lo zampino peloso dei servizi segreti militari sui Pfas.

Degli speciali delle Iene, gli ultimi  riferiti al Piemonte clicca qui e clicca qui , (quello di Piazza pulita-La7 sembra fermato ai blocchi di partenza), si stanno occupando le lobby industriali-militari, certamente non per le possibili limitazioni nei settori applicativi dei beni di consumo (rivestimenti delle padelle, impermeabilizzanti per i tessuti, giubbotti antipioggia e così via), bensì per le implicazioni della grandissima industria aeronautica, navale, spaziale, costruzioni, semiconduttori e soprattutto quella militare: strettamente interconnessa con i PFAS impiegati a profusione. Questo è il vero nocciolo della questione  e spiega anche la recente scissione della Solvay.

Il peso dei Pfas nel complesso militare industriale ha  rilevanza cruciale nell’industria nucleare e in quella nucleare bellica, nel processo di fabbricazione dei semiconduttori in ambito elettronico, cruciali in Occidente nella competizione tecnologica con la Cina, in ambito sia civile sia militare. Ci ricordiamo che la prima  applicazione dei Pfas avvenne nella costruzione della bomba di Hiroshima.

Le lobby industrialmilitari, esempio Solvay per intenderci,  sono entrate in fibrillazione quando  la pressione del fronte ecologista, superando gli Enti amministrativi intermedi (sindaci e governatori) facilmente sotto controllo, ha preteso di premere sui Parlamenti per leggi di messa la bando dei Pfas, ad esempio il disegno di legge ex Crucioli. Per contro, a livello governativo le lobby hanno intessuto una ferrea ragnatela di tavoli di approfondimento, rimandi a commissioni, rinvii dai  livelli decisionali a quelli europei (a loro volta zavorrati), cadute di esecutivi. Ed è qui che industria, ambienti governativi, ambienti militari, intelligence, si sono fatti sotto e hanno ottenuto la solita “provvisoria” dilazione all’italiana.

Un provvisorio che dura da decenni, quando la produzione dei Pfas in Italia, dopo il fallimento della Miteni,  è stata affidata alla Solvay di Spinetta Marengo in provincia di Alessandria. Qui la Solvay, nonostante sia investita da polemiche a più non posso, ottiene le autorizzazioni (filiando il C6O4 dal padre Pfoa ad es.) mentre mai da parte della magistratura è arrivato un arresto cautelare o un draconiano provvedimento di sequestro, malgrado i solleciti; mentre i reati patrimoniali e ambientali gravissimi sono imputati a livelli manageriali di basso livello e puniti con condanne irrisorie, senza risarcimenti alle Vittime.

Con riferimento proprio al Piemonte: «È come se una matrice occulta generasse la solita sceneggiatura. Il meccanismo è stato bene illustrato in un recente servizio delle Iene peraltro. A Roma girano voci che la magistratura, di Torino nello specifico, abbia aperto un fascicolo esplorativo che non riguarda notizie di reato o un fascicolo contro ignoti. Il focus riguarderebbe l’operato di alcuni assessorati. La produzione di Pfas da sempre gode di guarentigie speciali che direttamente o meno sono richiamate anche in alcuni documenti coperti dal segreto militare. Soggetti di alto livello in seno ai ministeri, al governo, alle gerarchie militari, all’Arma dei carabinieri, alla magistratura, per non parlare delle Camere fino a giungere al Copasir, sono a conoscenza di questa realtà. In qualche modo tutto ciò fa parte del gioco ». «La produzione dei Pfas è coperta dal segreto militare».

A parlare in questi termini, in esclusiva, ai taccuini di Marco Milioni di “Vicenzatoday.it”, è un funzionario del Ministero dell’Ambiente che considerando la delicatezza del tema chiede «il più totale anonimato». Omnia silendo ut audeam nosco: tacendo per ascoltare conosco ogni cosa. 

La colossale “presa in giro” sanitaria piemontese.

Perfino i giornali, che non sono mai stati lì ad azzannare Solvay, stanno evidenziando la farsa che si sta consumando sulla pelle della popolazione di Alessandria. In presenza di indagini epidemiologiche (otto) che evidenziano mortalità e morbilità fuori limiti, in presenza di indagini ambientali (ripetute) che evidenziano il superamento dei dati oltre ogni limite, ebbene, al sindaco –massima autorità sanitaria locale- viene chiesto di sottoporre lavoratori e cittadini alle analisi del sangue tramite Asl.

Il sindaco dice che non tocca a lui, bensì alla Regione, anzi glie l’ha chiesto… da anni. La Regione risponde (alle Iene) che tocca all’ assessore alla sanità. L’assessore alla sanità passa la palla al dirigente responsabile del settore sanità pubblica veterinaria. Il veterinario la passa infine al Comitato Etico. Organismo che nessuno ha mai sentito nominare, peraltro nominato dalla Regione (che a sua volta è.. dominata da Solvay… pensiamo che autonomia!). Il fantomatico Comitato indipendente (da chi?), composto da una decina di enti territoriali ed extra regionali (ma a prescindere dal Veneto, dove sanno già tutto da anni), valuterà il da farsi nel futuro.

In questo osceno balletto di responsabilità, viene da concludere che chi decide in realtà è Solvay. Allora ritorniamo dal sindaco Giorgio AbonanteLei, che è la massima autorità sanitaria locale, perché, nel frattempo  della “taranta” (il ballo che non finisce mai), lei, per il vincolato principio di precauzione, perché nel frattempo  non ha  fermato le produzioni inquinanti, a salvaguardia della salute pubblica?

Sicuri cancerogeni ma il sindaco non li ferma

Pfas dichiarati “Certamente Cancerogeni” da IARC: cosa vuol dire e implicazioni

Buon Natale.

Secondo l’Oms: «A Gaza muore in media un [Gesù] bambino ogni dieci minuti».

Buon Natale.

Il genocidio è il suicidio morale di Israele. Suicidio assistito dai governi occidentali.

 

L’appello per il cessate il fuoco in Palestina delle Ong italiane.

Clicca sul titolo per firmare l’appello internazionale “Cease Fire Now”, attualmente sottoscritto da oltre 700 organizzazioni di tutto il mondo e oltre un milione di cittadini. 

Firma l’Appello della Marcia di Assisi: L’Italia deve dire basta!

E deve riconoscere lo Stato di Palestina. L’Italia deve chiedere all’Onu l’immediato riconoscimento della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite e impegnarsi a fornire sostegno politico, operativo e finanziario all’attuazione del Piano “due Stati per due Popoli”Il Parlamento italiano deve approvare una risoluzione che includa i seguenti punti da sottoporre all’Unione Europea e all’Onu:

  1. l’istituzione immediata della Palestina come 194° Stato membro dell’Onu, con i confini del 4 giugno 1967, con capitale a Gerusalemme Est;
  2. il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani a Gaza e dei palestinesi arbitrariamente detenuti nelle prigioni israeliane;
  3. il cessate il fuoco permanente di tutte le parti;
  4. l’invio immediato di tutti gli aiuti umanitari indispensabili per salvare e curare la popolazione di Gaza;
  5. il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza;
  6. la costituzione e l’invio di una “forza di pace” dell’Onu in Palestina
  7. la convocazione di una Conferenza Internazionale di Pace.

Continua Cliccando  sul titolo.

Storico accordo migranti 2023 Italia-Albania.

20.000 profughi albanesi giunti con la nave Vlora al porto di Bari l’8 agosto 1991.

Dopo lo sbarco i migranti vennero temporaneamente ospitati nello Stadio della Vittoria e nei giorni seguenti furono quasi tutti rimpatriati su aerei e traghetti con l’inganno: gli era stato detto che sarebbero stati portati in altre città italiane. Il 16 agosto quasi tutti erano stati riportati in Albania, tranne circa duemila persone che erano riuscite a scappare.

Drammatica situazione della sanità in Liguria.

Cinque servizi del TG3 Liguria. Clicca qui.

Il cambiamento climatico inizia anche dalla Liguria.

Inizia dai progetti che stanno stravolgendo i quartieri periferici genovesi, attraversano la Regione, il Mar Ligure e non risparmiano nessun tipo di ambiente: terrestre, marino, aereo. Ce n’è per tutti: dal percorso del nodo ferroviario alla funivia del Lagaccio, dalla Gronda allo Skymetro, dalla mega diga foranea al tunnel sub-portuale e al dissalatore, da un ulteriore forno crematorio all’idea di un termovalorizzatore e, ciliegina sulla torta, la nave rigassificatrice a Vado Ligure. Opere faraoniche vengono calate dall’alto da un presidente di regione e da un sindaco poco inclini alla trasparenza e ai percorsi partecipati con i cittadini che dicono di rappresentare, con l’appoggio di una classe politica sempre più distante dalle persone. Sono in linea con le scelte politiche nazionali che continuano a incentivare progetti che favoriscono gli interessi economici di pochi a discapito del bene comune e della collettività. Clicca qui la RETE GENOVESE. Per quanto riguarda la diga foranea di Genova: clicca qui, in  un articolo di Andrea Moizo, il segreto della tenuta dei fondali dell’opera da 950 milioni.

L’insostenibilità del nucleare come energia di transizione.

Inaccettabile il documento  firmato a DubaiClicca qui ISDE Associazione Medici per l’Ambiente.

 

Cellulari e 5G funzionano benissimo senza rischi per la salute.

Chiediamo ai deputati, che tra pochi giorni dovranno esaminare il DDL, di sopprimere lo sciagurato emendamento introdotto dai senatori di innalzare il limite di 6 Volt/metro alle esposizioni prolungate al campo elettrico emesso dalle antenne telefoniche. Il governo aumenta il limite, facendo aumentare i tumori nella popolazione, al fine di favorire alle compagnie telefoniche 4 miliardi di euro. Il governo vuole aumentare questo limite massimo ignorando che già dal 2011 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro AIRC dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha classificato le onde elettromagnetiche usate per la telefonia come un possibile cancerogeno per l’uomo, e ignorando che ora gli studi sperimentali confermano la allarmante decisione della IARC. Clicca qui il volantino della Rete, compreso il QR code per poter vedere il filmato e firmare la petizione, nonché il link https://www.attoprimo.org/appello-degli-scienziati-per-la-sicurezza-elettromagnetica/ alla dichiarazione degli scienziati a favore del contenimento delle emissioni. Sul sito www.attoprimo.org trovi anche la descrizione della Rete 6V/M https://www.attoprimo.org/nasce-la-rete-6v-m/.

Ecco Tera e Aqua di dicembre.

Ti appare  se clicchi qui

Sito: www.rete-ambientalista.it

 

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