[Resistenza] Cacciare il governo Meloni e tutti i servi della Nato e dei sionisti – Palestina libera

Newsletter n.6 del 23 febbraio 2024

Cacciare il governo Meloni e tutti i servi della Nato e dei sionisti – Palestina libera #FreePalestine

Adesione del P.CARC al corteo nazionale del 24 febbraio

Il miglior modo per solidarizzare con il popolo palestinese è rendere il nostro paese ingovernabile a loro e a tutti i complici dei sionisti e mobilitarsi per costituire il Governo di Blocco Popolare.
Per questo motivo è importante che la mobilitazione dei lavoratori si combini con quella contro il vortice di guerra in cui il governo Meloni e tutti i partiti della Larghe Intese stanno trascinando il paese al carro della Nato, con quella contro le basi militari e le armi nucleari, con quella dei comitati per la sanità pubblica, con quella in solidarietà con il popolo palestinese.

Convogliare TUTTE le mobilitazioni e le proteste nell’obiettivo comune di cacciare il governo Meloni e sostituirlo con il Governo di Blocco Popolare!

Saremo presenti alla manifestazione del 24 febbraio con lo striscione che riporta la parola d’ordine “Cacciare il governo Meloni e tutti i servi della Nato e dei sionisti – Palestina libera”. Invitiamo tutti coloro che la condividono nello spezzone del P.CARC che si raccoglierà sotto lo striscione in Piazzale Loreto dalle ore 14.

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Censura. Chiuso e cancellato il canale Youtube del P.CARC

Senza alcun avviso il 22 febbraio Youtube ha chiuso e cancellato il canale del P.CARC. La motivazione? Aver “ripetutamente violato i divieti di propaganda a organizzazioni terroristiche”. Non avendo MAI pubblicato propaganda della Nato, dello Stato sionista o dei ministri del governo Meloni, la decisione ci è apparsa strana fin da subito. Ma senza cercare motivazioni arzigogolate, la motivazione è chiara: censura. Abbiamo chiesto un chiarimento e una verifica, senza avere per il momento alcuna risposta.

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Intervista a Giordano Cavini di Ultima Generazione

(…) La violazione dei dispositivi repressivi praticata dagli attivisti di Ultima Generazione è ancora più importante come esempio di resistenza attiva e pratica contro il restringimento degli spazi di agibilità e di iniziativa politica e sindacale. In questi termini tutto ciò che è (e diventa) illegale assume un profilo di maggiore legittimità.

Il secondo aspetto che intendiamo valorizzare è il modo in cui Ultima Generazione affronta la repressione: senza nascondersi, ma anzi denunciando pubblicamente gli attacchi che subiscono e rilanciando.

Il caso più recente è quello di Giordano Cavini che ha deciso di violare le misure cautelari che lo avevano colpito per compiere un’azione di protesta tesa a porre l’attenzione sul dramma delle popolazioni colpite dalle alluvioni della Piana Fiorentina nel novembre scorso. Azioni di questo tipo sono particolarmente importanti nell’educare le masse popolari alla lotta al legalitarismo. Di seguito vi proponiamo la lettura dell’intervista che abbiamo realizzato proprio a Giordano.

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Bruciare la Buona Scuola di Valditara

Le mobilitazioni contro la guerra, a tutela dell’ambiente, del diritto allo studio e gli scioperi degli ultimi mesi hanno reso quello in corso un inverno di lotta contro le misure del governo Meloni e dei suoi ministri. Questo sommovimento ha visto accendersi e svilupparsi focolai di lotta e di organizzazione all’interno di numerose scuole del paese.

Solo a Roma nel mese di dicembre sono stati undici i licei occupati per chiedere maggiori fondi pubblici per la scuola pubblica, oggi priva di personale e strutture adeguate.

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Meloni manganella, il popolo si ribella

Dalla sua installazione il governo Meloni ha combinato azioni di propaganda reazionaria e promozione dello scontro di masse contro masse con la repressione delle avanguardie e dei settori più organizzati delle masse popolari. Alcuni esempi delle ultime settimane. A Venezia davanti al teatro Goldoni, durante l’inaugurazione dell’anno accademico, ci sono state cariche contro gli studenti scesi in piazza a contestare la presenza della ministra Anna Maria Bernini. Stessa cosa è avvenuta a Firenze, dove l’inaugurazione è stata organizzata al Teatro del Maggio Musicale alla presenza del presidente della Repubblica. Senza contare gli attacchi repressivi ricevuti dagli studenti del Liceo Severi di Milano o il liceo “Alfonso Maria de’ Liguori” di Acerra in provincia di Napoli, dove 70 studenti sono stati sospesi per aver occupato in segno di protesta per l’inquinamento e la terra dei fuochi.

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Sostieni la pubblicazione del Manuale di storia contemporanea della Scuola di base Makarenko!

(…) Promuovere l’ignoranza della storia è un ingrediente dello smantellamento della scuola pubblica in corso da quarant’anni a questa parte, a cui si sommano ora anche il carovita, la riduzione dei posti letto negli studentati pubblici, il rincaro degli affitti nelle città universitarie, gli aumenti dei servizi di mensa e di trasporto. Da luogo di istruzione le aule diventano sempre più serbatoi di manodopera gratuita per le fabbriche dei capitalisti o di futuri soldati da usare come carne da cannone nella “terza guerra mondiale a pezzi” in cui gli imperialisti Usa, Ue e sionisti trascinano anche il nostro paese.

Ignoranza, intossicazione dell’opinione pubblica, abbrutimento delle masse popolari sono, combinati con la repressione, le armi di cui la classe dominante dispone per cercare di prolungare la vita del suo sistema, per distogliere le masse popolari dalla lotta di classe. Fanno danni, certo, ma sono la conferma che la permanenza del suo potere è decadenza intellettuale e morale dell’umanità, è distruzione delle condizioni della vita sulla terra. Sono la conferma che solo le masse popolari possono costruire un futuro di progresso.

Per tutti i giovani e lavoratori che oggi si organizzano per costruire il loro futuro e vogliono conoscere la storia della propria classe, una storia dalla quale attingere insegnamenti, un metodo di ragionamento, insomma gli strumenti per costruire la via della propria emancipazione, le Edizioni Rapporti Sociali hanno deciso di pubblicare un Manuale di Storia contemporanea in tre volumi, la cui esposizione sia fondata su principi, criteri, metodi e contenuti di analisi storica, sociale e politica propri del proletariato. Un manuale dal quale emerga il ruolo delle masse nella storia e della lotta di classe come motore della trasformazione sociale. Un manuale che spieghi i fatti e non si limiti a metterli in fila con pedante nozionismo, che illumini il passato e quindi il presente, che appassioni docenti, studenti, operai in cui vive l’aspirazione a una società senza più sfruttamento.

Per produrre questo Manuale abbiamo attinto dall’esperienza della Scuola di Base Anton Makarenko, una scuola serale aperta a giovani e lavoratori che insegna italiano e storia dove, negli anni, in decine e decine hanno studiato, sperimentato e discusso i testi che ci apprestiamo a pubblicare. Un’impresa onerosa per noi, questa pubblicazione. Uno dei modi attraverso cui la classe dominante cerca di impedire la circolazione di idee autonome dalla sua concezione del mondo è quello di imporre condizioni economiche svantaggiose alle case editrici indipendenti, così come impedisce l’aggregazione delle masse strangolando economicamente le case del popolo e organismi affini.

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Nuove adesioni all’appello

Solidarietà alla Federazione Sindacale della Bielorussia contro la sottomissione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) agli interessi dei gruppi imperialisti

Ugo Mattei, giurista e docente di diritto internazionale
Geraldina Colotti, giornalista e scrittrice
Stefano Cecchi, ex dirigente regionale USB Toscana.
Salvatore Catello, Resistenza Popolare
Marco Spezia, tecnico della sicurezza sul lavoro
Fronte del Dissenso
Confederazione delle Sinistre Italiane
Stefano Battolla, delegato UIL RSU Ginori, Sesto Fiorentino
Fondo Comunista, Firenze
Edoardo Todaro, Cobas Poste

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Un calendario per il 2024

LIBERAZIONE

Da quando si è affermato il capitalismo,
la liberazione dalla proprietà privata dei mezzi di produzione
è il motore di ogni lotta di emancipazione e autodeterminazione

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