Ingrid Busonera – 15 Marzo 2024
Laura Vita, malore a 24 anni tra le braccia di mamma e papà | Quotidianoweb.it
QuotidianoWeb continua a raccogliere le dolorose testimonianze dei genitori che hanno perso i figli per causa del malore improvviso.
Questi tremendi episodi si susseguono senza tregua, e a raccontare la tragica storia della scomparsa di Laura, oggi, è mamma Stefania.
Laura, giovane mamma di 24 anni, abitava a Roma, zona Tiburtina, e nel quartiere era amata e apprezzata da tutti. Impegnata nel sociale, faceva volontariato e spesso si prestava a fare raccolte di beni da destinare agli animali. Una ragazza nel fiore della sua vita, che poco prima di andarsene, in modo improvviso e tragico, ha donato alla luce la sua estensione in vita: il piccolo Cristian.
La signora Stefania entra in contatto con noi grazie ad un gruppo dove si riuniscono le mamme accomunate dalla straziante e dolorosa esperienza della perdita di un figlio. Molte di loro hanno perso i figli in circostante sconosciute: morte improvvisa, malore nel sonno, emorragia cerebrale, tumori insorti ed evoluti fatalmente in pochi mesi. Mamme di ragazzi giovani e sani accomunati da un unico fattore: il vaccino anti-covid 19.
Il dubbio che la causa possa essere quella, è sempre più insistente. A questo proposito vi invitiamo a entrare in contatto con il Comitato Salvaguardia.
L’obiettivo di queste mamme coraggio: arrivare alla verità per salvare altri ragazzi domani.
Mamma Stefania ci racconta di Laura
Laura aveva 24 anni, era una persona solare, radiosa, attaccata alla vita e amava immensamente il suo bambino, tanto desiderato. Faceva volontariato, partecipava alle raccolte per gli animali, amava camminare e accettava le sfide, non si tirava mai indietro, non era una ragazza sedentaria. Ha giocato a pallavolo fino a 17 anni, e non è mai emerso nulla, poi si è fermata perché a causa di un infortunio alle vertebre, ha dovuto subire un intervento.
Io non riesco ad accettare ché non ho una spiegazione alla sua morte. Penso che sia stata ammazzata. Stava sempre bene, anche in gravidanza, poi a giugno ha iniziato ad avere dei mal di testa, ma dalle visite era tutto a posto. E il 23, 10 giorni prima del battesimo, se n’è andata. Quel giorno, vedere mio nipote che veniva battezzato, mentre mia figlia non c’era più, è stato uno strazio.
Perché è importante parlare di queste tragedie?
Sono condannata all’ergastolo senza aver commesso nulla, e mi chiedo che colpa ha mio nipote che non ha il diritto di crescere con la sua mamma, che non può sentire la sicurezza delle braccia di mia figlia? Spero che altre mamme nella mia situazione trovino la forza di aprirsi e di manifestare perlomeno il dubbio che possa esserci un legame tra il malore e il vaccino appena ricevuto. Si sta assistendo a troppe morti di ragazzi giovani, sono disposta a raccontare la nostra storia e a spiegare che bisogna parlarne e testimoniare, se può servire a qualcosa. È necessario fare indagini e arrivare alla verità. Se la loro morte servirà a salvare un’altra vita, non sarà stata vana
Ricordiamo che è fondamentale fare la segnalazione all’Aifa in quanto non c’è una farmacovigilanza attiva e soltanto attraverso le segnalazioni, si potranno acquisire i dati utili per indagare sulle morti improvvise.
Stefania ci racconta la dolorosa vicenda che li ha colpiti il 23 giugno del 2022, quando la figlia Laura è mancata
Laura è mancata improvvisamente, così è iniziato questo incubo. Quella mattina eravamo in cucina e stava preparando il biberon di latte al bambino. All’improvviso ha avuto il malore, è morta tra le braccia mie e del papà. Io a volte evito di passare nel punto in cui lei è crollata perché ho la sensazione di calpestarla. Per tanto tempo ho evitato di raccontare la nostra storia fino al giorno in cui ho deciso di iscrivermi al gruppo delle mamme orfane. Mi appariva spesso tra le notizie ma avevo un rifiuto, pochi giorni fa, forse grazie alla mia Laura, ho deciso di avvicinarmi per confrontarmi con altre mamme.
Laura aveva 24 anni, durante i nove mesi stava benissimo, era monitorata dallo stesso ginecologo che l’aveva fatta nascere e non ha mai avuto problemi di nessun tipo. Tutti sono rimasti contenti per la sua forza e le hanno fatto i complimenti per la compostezza e maturità con cui ha affrontato travaglio e parto, nonostante fosse così giovane.
A dicembre è nato il bimbo e a febbraio 2022 abbiamo avuto tutti quanti il covid, bimbo compreso, in modo molto superficiale, come una banale influenza con un po’ di febbre, un leggero malessere e stanchezza e un po’ di male alle ossa.
Perché sospetta che possa avere una correlazione con il vaccino?
Durante la gravidanza ha effettuato due dosi di vaccino. Poi a giugno, poco prima di mancare, aveva avuto dei mal di testa, ma dagli accertamenti era risultato tutto apparentemente nella norma. Non aveva mai avuto nessun problema di salute, salvo un intervento alla schiena per un infortunio avuto a 17 mentre praticava pallavolo a livello agonistico. Lei stava benissimo. Il ginecologo l’ha sottoposta ad ogni tipo di esame nei 9 mesi ed era tutto a posto.
Dove ha trovato la forza di parlare di Laura?
Ho trovato il coraggio di aprirmi e parlare della tragedia di Laura, quando ho scoperto il gruppo delle mamme. Tante mamme hanno perso i figli per malore, e ci stiamo confrontando. Questo è un modo di elaborare il lutto. Io ho un’altra figlia, Luana, e un nipote, e nonostante abbia un dolore che mi lacera, devo andare avanti per loro, che sono la mia ragione di vita.
Ho dovuto indossare luna corazza e sono diventata una guerriera, per loro e per Laura, perché lei deve riposare in pace e sapere che io, il papà, il nonno e la zia, facciamo il possibile per trasmettere l’amore infinito che lei aveva per il suo bambino.
Lei in gravidanza, nonostante avesse nausee e vomito, si rifiutava di prendere anche una banale tachipirina o biochetasi pur di non rischiare di fare del male al bambino.
Laura era l’unica vaccinata in famiglia? Come state?
Siamo stati tutti vaccinati in famiglia, mio marito essendo diabetico era considerato fragile e l’ha fatto quasi obbligatoriamente.
Prima della pandemia era stato operato per un tumore al polmone, circoscritto, e a distanza di anni, completamente guarito. Si era sottoposto a tutte le cure del caso, e si era risolto.
Purtroppo, dopo la 4 dose durante i controlli periodici per monitorare che tutto andasse per il verso giusto, abbiamo scoperto attraverso la tac che nel polmone c’erano 4 tumori.
Dopo 3 mesi, è stato operato con un intervento molto invasivo, è stato asportato tutto e adesso convive con problemi respiratori, affanno, e l’ossigeno h 24. Non consociamo lo sviluppo di questi tumori. Sembra che sia stato asportato tutto ma ha riportato danni gravissimi.
Come vivete il quotidiano?
Abbiamo terrore per il bambino perché i vaccini son stati somministrati durante la gravidanza, ogni piccolo malessere che lui manifesta ci spaventa tantissimo.
L’altra figlia, Luana, anche lei vaccinata perché lavora in uno studio medico, dopo il vaccino ha iniziato ad avere una salute molto precaria. Ha influenze continue, stanchezza, spossatezza, raffreddore, sensazione di malessere. Si è sottoposta ad esami vari per capire se ci sono malattie genetiche ereditarie, congenite o malattie cardiocircolatorie, e sembra tutto apposto. Cristian e mio genero vivono con noi, durante la gravidanza per avere un supporto si erano stabilizzati da noi e sarebbero dovuti andare a convivere con la bella stagione. Io sono felice di averli a casa, in qualche modo è come se avessi Laura, tante volte penso che lei con la sua gioia di vivere, abbia sconfitto anche la morte, perché ha lasciato un segno, il suo bambino, e vive attraverso lui.
Cristian è uguale alla mamma, a volte mi sembra di vivere l’infanzia di mia figlia, il bimbo è a sua immagine e somiglianza.
A volte dobbiamo distogliere lo sguardo perché lo sguardo del bimbo parla come parlavano gli occhi di Laura, ed è molto doloroso.
Avete effettuato l’esame autoptico sul corpo di Laura?
Non me la sono sentita. Quando è successo, sono intervenuti i soccorsi ed è stata portata a Tor Vergata, mi hanno chiesto se volessi effettuarla ma l’idea di sottoporta all’autopsia era come violentare il suo corpo. Hanno fatto l’ispezione cadaverica senza procedere ulteriormente.
Con il senno di poi gliela farei fare, ma in quel momento non ero in grado di capire niente. Laura stava programmando il matrimonio, sognava di sposarsi in spiaggia, il bambino avrebbe dovuto portare le fedi e mentre pensavo a tutto questo, mentre pensavo che insieme avremo dovuto scegliere l’abito da sposa, mi son trovata a sfogliare il catalogo per scegliere la bara. E mia figlia non c’era più. Mi sono ritrovata come in una bolla.