[Resistenza] I guerrafondai e i complici del genocidio in Palestina non hanno spazio nelle celebrazioni della Liberazione

Newsletter n.13 del 12 aprile 2024

 

25 Aprile a Milano. I guerrafondai e i complici del genocidio in Palestina non hanno spazio nelle celebrazioni della Liberazione. Sono corpi estranei e ostili

Difendere il 25 Aprile dalle provocazioni e dalle strumentalizzazioni è un compito collettivo.
A quanti nell’Anpi si fanno promotori dei valori della Resistenza, il compito di sbarrare la strada ai guerrafondai e ai complici del genocidio in Palestina. Bando alle pantomime: le bandiere di uno Stato genocida non possono convivere con le bandiere palestinesi e quelle degli ebrei contro l’occupazione e il sionismo.
Alla comunità palestinese il compito di chiamare a raccolta gli ebrei contro l’occupazione e il sionismo per sfilare insieme e conquistare insieme il palco da cui parlare.

A quanti nella Cgil si fanno promotori dei diritti e della dignità dei lavoratori, il compito di impedire che la manifestazione sia una passerella per politicanti che da sinistra, come e quanto da destra, hanno smantellato pezzo dopo pezzo le conquiste a cui la vittoria della Resistenza aveva aperto la strada.

Ai sindacati di base, ai partiti e alle organizzazioni comuniste, ai movimenti il compito di riempire ogni spazio, politico e fisico, dalla testa alla coda del corteo, ai vessilli dei guerrafondai, dei sionisti, dei servi della Nato e della Ue. Non devono avere nemmeno la faccia di presentarsi.

Strage di Bargi. Una mattanza chiamata lavoro

Tre morti e quattro dispersi. E per questi ultimi i vigili del fuoco dicono che ci sono poche speranze di recuperarli vivi. Questo è il bilancio dell’esplosione nella centrale idroelettrica dell’Enel avvenuta due giorni fa a Bargi, in provincia di Bologna.

Nei primi due mesi del 2024, secondo gli ultimi aggiornamenti Inail, siamo arrivati a quota 119 morti sul lavoro, il 19% in più dello scorso anno. 119 colpi di cannone della guerra di sterminio che la borghesia conduce contro i lavoratori e le masse popolari del nostro paese. Una guerra che non è stata dichiarata ma che miete migliaia di morti ogni anno. Questo perché le bombe non sono solo in Donbass o a Gaza, sono in casa nostra e non moriamo solo per l’assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro ma di malasanità, inquinamento, dissesto idrogeologico, miseria e depressione.

Sulla conferenza teorica sulle crisi economiche dell’imperialismo di Amsterdam

Il 27 e 28 marzo si è tenuta ad Amsterdam, organizzata dal Fronte Nazionale Democratico delle Filippine (FNDF), la “Conferenza teorica sulle crisi economiche dell’imperialismo”. Quasi cento i presenti in rappresentanza di partiti comunisti e organizzazioni antimperialiste e democratiche, provenienti da 12 paesi: Filippine, Italia, India, Australia, Svezia, Belgio, Spagna, Germania, Nepal, Turchia, USA e Canada.

Scherza coi fanti ma lascia stare i santi. La Digos aggredisce una giovane in chiesa a Padova

Domenica 31 marzo, in occasione della messa di Pasqua, nella chiesa della Madonna incoronata alla sacra famiglia di Padova, un’attivista di Ultima Generazione ha cercato di leggere un messaggio di pace e lanciare l’appello a lottare contro la guerra, la povertà e la crisi climatica per dare un futuro alla sua generazione.

Il contenuto del messaggio di Federica, studentessa di 17 anni, deve essere sembrato talmente pericoloso per l’ordine pubblico da far scattare l’intervento di ben quattro agenti delle forze dell’ordine che l’hanno aggredita e scortata fuori dalla chiesa come una criminale della peggior specie.

Successo dello sciopero dei Trasporti del 23 marzo

Scrollarsi di dosso sfiducia e rassegnazione

I sindacati di base operanti nel Trasporto Pubblico hanno dato tre sonore batoste al governo Meloni, nel giro di pochi giorni. Sono vittorie piccole, ma significative perché coinvolgono un settore che conta circa la metà del numero complessivo di ore di sciopero fatte nel 2023 e perché, anche storicamente, le categorie di ferrovieri e autisti sono fra le avanguardie di lotta del movimento operaio fin dal Biennio Rosso.

Compagni, irrompiamo nella campagna elettorale!

Nel numero di Futura Società del 18 – 22 marzo 2024 è stato pubblicato l’articolo Elezioni europee. Non ricadere, ancora una volta, nella trappola dell’elettoralismo, che riportiamo in calce, firmato dalla Segreteria nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista (MpRC).

***

Edizioni Rapporti Sociali – nuova pubblicazione

Memorie di un rivoluzionario – di N.I. Podvoiski

Vale la pena di leggere Memorie di un rivoluzionario. Consiglio di farlo tutto d’un fiato.

È uno di quei libri “da divorare”, in cui i grandi avvenimenti, quelli epocali, si fondono con i particolari piccoli piccoli degli uomini e delle donne che ne sono stati i protagonisti: con le loro paure e debolezze, con “i nervi tesi” nel vedere l’obiettivo davanti a sé ma nel dover anche attendere il momento giusto, o meglio, nel dover determinare le condizioni per raggiungere finalmente, con la presa del Palazzo d’Inverno e del potere, l’apice della felicità tanto agognata. Possiamo tranquillamente dire che questo libro non riporta le memorie del solo Podvoiski: in esso vivono le memorie dell’intera schiera di comunisti che, riuniti nel partito comunista bolscevico, nel 1917 ha conquistato la vetta, conducendo la rivoluzione socialista, la prima rivoluzione fatta dalle masse per le masse, un evento che ha segnato per sempre il mondo intero. A dirigere questa schiera c’è il segretario del partito, V.I. Lenin. Tutto ruota attorno alla sua figura, quella del massimo dirigente della Rivoluzione, dell’abile stratega, che sa però bene che il vero motore della storia sono appunto le masse e che a esse dedica ogni sua attenzione.

***

ABBONATI A RESISTENZA
Come? Contatta la sezione del P.CARC a te più vicina oppure fai un versamento tramite
Conto Corrente Bancario – IBAN: IT79 M030 6909 5511 0000 0003 018 intestato a Gemmi Renzo.
Postepay n. 5333 1711 4473 9212 intestata a Gemmi Renzo – CF: GMMRNZ71T12H223K
Accredito sul Conto
https://www.paypal.me/PCARC usando il metodo “amici e familiari”
Contatta il nostro Centro Nazionale e invia la ricevuta di pagamento alla casella mail
carc@riseup.net indicando gli estremi per la spedizione.
Il prezzo dell’abbonamento ordinario è di 20 euro, da 20 a 50 euro quello sottoscrittore, da 50 euro in su quello sostenitore. L’abbonamento è valido fino a dicembre 2023.

*****

Dona il tuo 5×1000! Codice fiscale 97439540150
Sostieni l’Associazione Resistenza!

SCARICA E DIFFONDI IL VOLANTINO
INSERISCI SUL TUO SITO E SU FACEBOOK IL BANNER
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL 5X1000

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it
Milano, 12 aprile 2024

Sharing - Condividi