Alessandro Marescotti – 25 maggio 2024
Nove milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia (peacelink.it)
Nove milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia
L’escalation militare
Ed è il segretario di Stato Blinken a spingere su Biden per consentire all’Ucraina di colpire sul territorio russo con armi americane.In queste ore anche il segretario generale della Nato Stoltenberg sposa tale linea avventuriera senza consultare la Nato pur essendone il suo uomo immagine.Come pacifisti non possiamo che essere profondamente preoccupati dalla possibilità che gli Stati Uniti allentino le restrizioni all’uso di armi americane da parte dell’Ucraina, permettendo loro di colpire obiettivi in territorio russo.Temiamo che una simile escalation possa portare a conseguenze catastrofiche, trascinandoci verso una guerra ancora più ampia e sanguinosa. E in questo, diciamolo pure, siamo dello stesso avviso di Biden e condividiamo le sue paure, a meno che il presidente non cambi opinione in queste ore sotto la spinta dei falchi americani, considerando le esercitazione nucleari di Putin una pura parata militareInvece di colpire la Russia sul suo territorio, occorre raddoppiare gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione pacifica al conflitto. Dobbiamo incoraggiare il dialogo e la negoziazione tra le parti, creando un terreno comune per un cessate il fuoco duraturo e un accordo di pace.Le ragioni sono presto dette.
- Un’escalation militare rischierebbe di coinvolgere direttamente la NATO, con conseguenze imprevedibili e potenzialmente devastanti.
- Colpire il territorio russo potrebbe provocare una risposta militare da parte di Mosca, con un’ulteriore escalation del conflitto e un aumento delle vittime militari e civili.
- La guerra ha già causato immenso dolore e sofferenza, e prolungarla non farà che aggravare la situazione per il popolo ucraino.
- Una soluzione diplomatica, pur se difficile da raggiungere, è l’unica via di uscita se non si vuole seguire la strada di una guerra infinita che segnerebbe per anni il martirio del popolo ucraino che è in condizioni di inferiorità di truppe e dovrebbe mandare a morire centinaia di migliaia di soldati per una guerra che non riuscirebbe peraltro a vincere.
La comunità internazionale ha la responsabilità di agire con urgenza e determinazione per evitare ulteriori tragedie.
Il G7 in Puglia
Il movimento pacifista ha il compito di cogliere l’occasione del G7 in Puglia per contestare la linea fallimentare e controproducente di questo blocco di nazioni che inviano armi a oltranza, sempre più a lunga gittata. Il G7 ha ottenuto militarmente il contrario di quello che veniva auspicato, ossia la vittoria di Kiev. Nonostante tutto, infatti, Mosca avanza e lo fa sempre di più utilizzando un arsenale di bombe sempre più distruttive.Il G7 è guidato da un gruppo di leader autolesionisti. Potrebbero essere i leader della soluzione di tutti i problemi mondiali – ne hanno le risorse – ma preferiscono sprecarle nel riarmo.Il movimento pacifista ha messo a punto una serie di iniziative di contestazione del G7.E’ uno scandalo che si aumentino le spese militari quando basta una piccola quota della spesa militare del G7 per eradicare dal pianeta la fame, la malaria e la mortalità infantile. Stiamo elaborando dei dati eloquenti che presenteremo nei seminari del Controforum G7 che si terranno dai Missionari Comboniani di Bari il 31 maggio e il 1° giugno a Bari.Sono dati scandalosi.Emerge che con una riduzione del 5,7% delle spese militari del solo G7 si potrebbe eliminare la morte per FAME (-0,94%), la MALARIA (-1,06%) e la MORTALITA’ INFANTILE in eccesso (-3,7%). Quindi basterebbe una riduzione del 5,7% delle spese dei G7 per eliminare fame, malaria e mortalità infantile. Senza per questo perdere la superiorità rispetto alla Russia che spende 109 miliardi di dollari anno rispetto ai 1.166 miliardi di dollari dei paesi del G7. Scendendo a 1.099 miliardi di euro il G7 non perderebbe la superiorità militare (superando di 10 volte il budget della Russia) ma avrebbe risolto con 66/67 miliardi di dollari tre grandi problemi mondiali: fame, malaria e mortalità infantile.
Che altro dire? I numeri parlano da soli. Il G7 non sta spendendo in armi per mantenere l’equilibrio militare ma per mantenere la superiorità militare. Una schiacciante superiorità sull’altare della quale vengono sacrificate le vite degli esseri umani che non vengono soccorsi.Questo G7 è responsabile della morte di milioni di persone perché potrebbe salvarle ma vuole destinare le risorse necessarie a salvarle al riarmo e alla supremazia militare.Questo G7 va contestato senza sconto alcuno, senza alcuna indulgenza.Va contestato con la forza della nonviolenza e della verità. Con la forza dell’indignazione.
Omissione di soccorso
Ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di 5 anni perde la vita, per un totale di oltre 24.000 bambini al giorno, quasi 9 milioni in un anno. E cosa fanno i grandi del G7? Si riarmano invece di salvare questi bambini.Noi pacifisti pertanto li accusiamo di omissione di soccorso.Il codice penale italiano prevede la pena della reclusione per “chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità”.L’omissione di soccorso che vale per i cittadini non vale per gli stati più ricchi che lasciano morire le persone in difficoltà.E ciò che fa ancora più male è che le navi dei volontari che soccorrono eroicamente chi fugge dall’inferno della storia vengono fermate e multate. Gli eroi del nostro tempo che soccorrono vengono fermati. Gli eroi del nostro tempo come Julian Assange vengono tenuti in carcere perché hanno rivelato le stragi nella nostre guerre cosiddette “umanitarie”. Gli eroi del nostro tempo come l’avvocato militare australiano David McBride è stato condannato al carcere perché ha rivelato i crimini di guerra delle truppe australiane in Afghanistan. E l’Europa collabora con Israele inviando armi assieme agli Stati Uniti mentre i civili vengono straziati da quelle armi, mentre gli organismi internazionali stanno mettendo sotto accusa il governo israeliano per crimini contro l’umanità.Questa Europa, questo G7 è lo scandalo del nostro tempo e va contestato.Il G7 ha tutti quei bambini sulla coscienza. Pensate che l’Unicef si deve rivolgere a noi cittadini per effettuare quelle donazioni che dovrebbero fare i governi. E’ uno scandalo.Non possiamo ripetere all’infinito che Putin è un criminale. Putin è un criminale, ma questo non ci assolve dalle nostre nefandezze, dalle nefandezze dei nostri governi. Dai nostri governi che saranno processati dagli storici per ciò che non hanno fatto per salvare il mondo dalla povertà oggi che ve ne erano le condizioni, oggi che ve ne sono le possibilità.
Risvegliare le coscienze
Una parte dell’umanità vive nell’inferno della storia ma i nostri canali televisivi sono pieni di giochi a quiz e di trasmissioni demenziali fatte per addormentare le coscienze e abituarci allegramente alla nostra ignavia, alla nostra complicità, alla nostra terribile perdita del senso della stessa solidarietà umana.Fate attenzione alla disumanità in cui viviamo: delle gradi questioni di cui abbiamo parlato e che attanagliano i più poveri non ne parlano neppure nei telegiornali perché tanto 9 milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia!E quello che è ancora più grave è che ci hanno instillato l’istinto di aver parura dei poveri, che ci possono invadere per la disperazione, e non dei ricchi, che invece vengono presentati come gli eroi del nostro tempo, come il modello di vita e di successo da presentare ai nostri giovani.Tutto questo ci chiede di essere protagonisti, assieme a Papa Francesco, di una nuova stagione di Resistenza, la resistenza alla disumanità, la resistenza al cinismo, la resistenza all’indifferenza. E ovviamente la resistenza al fascismo in tutte le sue forme.Cittadini, amici, compagni: ora e sempre Resistenza!—Il testo è la base dell’intervento del presidente di PeaceLink Alessandro Marescotti che parlerà assieme a monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, alla Festa dei popoli di oggi a Bari.