Rassegna 07/12/2024
Newsletter n°43 del 07 Dicembre 2024
Multipopolare – La newsletter del 99%
Genocidio a Gaza, il nuovo negazionismo occidentale
L’uso del termine “genocidio” per descrivere la crisi a Gaza ha trovato sempre più consenso tra accademici, istituzioni e osservatori internazionali. Tuttavia, nonostante le prove schiaccianti e il grido d’allarme di chi è impegnato realmente a porre fine a questo disastro, gran parte dell’Occidente continua a minimizzare, giustificare o negare le atrocità commesse, alimentando un negazionismo che evidenzia profonde contraddizioni morali e politiche.
Dalla Georgia alla Siria, l’ascesa del baratro
Mentre il nuovo esecutivo europeo si prepara a sostituire gli USA nel confronto con la Federazione Russa, il maidan georgiano avviene in contemporanea con l’attacco su larga scala dei gruppi filoturchi di Idlib in Siria, con l’aviazione americana che aiuta i jihadisti. Siamo alla roulette russa da parte dell’Occidente, in piena frenesia distruttiva.
Caso Magrin: basta, vergognatevi! Se un lavoratore muore di freddo è un omicidio di Stato
In un Paese che si definisce civile, la morte di una persona per il freddo non può essere considerata una fatalità. Marco Magrin, pur avendo un lavoro regolare, non riusciva a far fronte all’affitto ed era costretto a vivere in condizioni di estrema povertà.
STORIE DELL’EST, CHIAVI DEL PRESENTE
Presentazione libri con gli autori
ALDO FERRARI – Russia. Storia di un impero eurasiatico
FULVIO SCAGLIONE – Zelens’kyj. L’uomo e la maschera
Le maschere del potere nell’Est Europa si alternano in un teatro complesso di relazioni e conflitti. Zelens’kyj, dalla ribalta televisiva al comando di una nazione in guerra, incarna le contraddizioni di un paese in cerca di identità, mentre la Russia emerge non più come semplice ponte tra Oriente e Occidente, ma come potenza autonoma dalle radici profonde, in un intreccio di storie che sfidano ogni interpretazione superficiale.
Sabato 14 dicembre H18.15
SPAZIO PIN (Sala Cosmo) Viale Sondrio 5, Milano – MM3 Sondrio
Dal fragile cessate il fuoco in Libano alla guerra in Siria – parte I
Il conflitto regionale scaturito dalla crisi di Gaza ha messo in difficoltà l’asse della resistenza filo-iraniano, indebolendo Hezbollah in Libano e creando un vuoto geopolitico nella vicina Siria.
Il Decreto flussi del governo Meloni. Vergognarsi di essere italiani.
Il Decreto flussi diventa una condanna a morte, alla deportazione o al respingimento per i più poveri della Terra
La morte di Marco Magrin lavoratore senzatetto di Treviso: una vergogna e una condanna per governo e istituzioni italiane.
La morte di Marco non è una fatalità, ma l’inevitabile conseguenza di un sistema che lascia i più vulnerabili alla mercé della speculazione immobiliare, della negligenza istituzionale e dell’avidità finanziaria.
Siria. Il tradimento della verità: come i media italiani normalizzano il terrorismo islamico da cui decine di migliaia di persone di Aleppo scappano per salvarsi la vita.
Il Faro risponde a quei media e giornalisti senza onore intenti ora a riabilitare i tagliagole wababbiti.
Il leader di Hezbollah mette in guardia sul progetto israeliano per la regione
Beirut, 5 dic (Prensa Latina) Il leader della Resistenza libanese (Hezbollah), Naim Qassem, ha messo in guardia oggi sul pericolo del progetto espansionista israeliano per la regione.
A Cuba evocano il primo Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano
L’Avana, 3 dic (Prensa Latina) Le istituzioni e gli amanti della settima arte a Cuba rievocano oggi la celebrazione del primo Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano, a poche ore dall’inaugurazione della sua 45°edizione.
La crisi umanitaria globale potrebbe aumentare nel 2025, avverte l’ONU
Oltre 300 milioni di persone avranno bisogno di aiuti salvavita l’anno prossimo, ha avvertito oggi l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) dell’ONU.
Governo in affanno
Il governo Meloni al giro di boa appare in affanno e non capace di rilanciare la sua egemonia anzi è sempre più vicino il momento del passaggio verso un governo della coercizione.
Tutte le ragioni dello sciopero generale di venerdì 29
Videointervista a Eliana Como portavoce dell’area più radicale della Cgil “Le radici del sindacato”.
In guerra con tale. Una storia di colonialismo e prigionia dalla dittatura fascista alla liberazione
Videointervista a Marisa Manno.
Tentato golpe in Corea del Sud. La notte della democrazia, il vento della guerra
“Un presidente disperato, una notte di follia, tutto finito. Pare che a Washington non sapessero nulla e abbiano un grande desiderio di archiviare tutto molto, molto alla svelta. Questa potrebbe essere una spiegazione, ma francamente pare poco credibile, così come è irrealistico che un presidente golpista si possa scusare, quando è evidente che almeno debba assolutamente dimettersi. Tuttavia questa ipotesi nelle prime ore dell’alba coreana del giorno dopo non paiono surrealmente essere prese in considerazione, aumentando dubbi e confusione.”
“Berlinguer, la grande ambizione”, la desolante delusione di una sconfitta politica
“Tuttavia, proprio per l’onestà che contraddistingue tutta la pellicola – la precisione puntuale e davvero ammirevole della ricostruzione dei luoghi e delle ambientazioni, senza trascurare l’immagine del padre premuroso e del dirigente politico amato e disponibile al confronto con gli iscritti e i militanti, includendo anche meritori momenti corali e di partecipazione popolare – quello di Segre è un film totalmente triste, drammatico e tragico e per queste ragioni alla fine anche un poco cupo e lugubre…”
Gli Stati Uniti e il suprematismo bianco in guerra contro la Cina
“Nel 1907 London scrisse un racconto intitolato The Unparalleled Invasion – tradotto L’inaudita invasione – in cui immagina la futura potenza economica della Cina sfidare la supremazia occidentale:
“Contrariamente alle aspettative, la Cina non ha dimostrato di essere bellicosa. Non aveva sogni napoleonici e si accontentava di dedicarsi alle arti e alla pace. Dopo un periodo di inquietudine, si accettò l’idea che la Cina fosse da temere, non tanto in guerra, ma nel commercio”.”
Francia: dopo tre mesi cade di nuovo il governo, Macron all’angolo
Dopo soli tre mesi il governo di minoranza del centrodestra repubblicano appoggiato dal Rassemblement National di Marine Le Pen è giunto al capolinea. Nella serata di mercoledì 4 dicembre, l’Assemblea Nazionale ha approvato la mozione di sfiducia presentata dalla coalizione di opposizione, il Nuovo Fronte Popolare, all’esecutivo guidato da Michel Barnier. Anche la destra di Le Pen ha votato a favore, opponendosi alla manovra di bilancio proposta dal premier. A uscire sconfitto è soprattutto il presidente Emmanuel Macron, che aveva sostenuto il governo Barnier per escludere dal potere la sinistra socialista de La France Insoumise, guidata da Jean-Luc Mélenchon, che aveva ottenuto la maggioranza relativa alle urne.
Il paradigma dietro al cambiamento delle città: intervista a Lucia Tozzi
Il fenomeno che sta portando negli ultimi decenni a rendere le città sempre più simili e contemporaneamente sempre più inaccessibili è complesso e ricco di sfumature. Molto spesso, a causa di un paradossale conflitto d’interessi, gli organismi preposti a raccontare questi cambiamenti con uno sguardo critico, ovvero stampa e mezzi di comunicazione, hanno perso di affidabilità, offrendo una scarsa possibilità d’informazione alla popolazione. Ne parliamo con Lucia Tozzi, studiosa di politiche urbane e giornalista, autrice di svariati testi, tra i quali L’invenzione di Milano, edito da Cronopio nel 2023.
Segreto sulle forniture, stretta su ONG e ricongiungimenti: approvato il nuovo decreto flussi
Il Senato ha approvato in via definitiva il nuovo “decreto Flussi” voluto dal governo Meloni. Al suo interno è presente l’annunciata misura che toglie alle sezioni specializzate dei tribunali la competenza sulle convalide dei trattenimenti, affidandola alle Corti d’Appello, nel tentativo di fermare le sentenze che ostacolano i trasferimenti in Albania dei migranti. È inclusa inoltre una nuova lista di Paesi considerati sicuri (tra cui l’Egitto), una stretta sul diritto al ricongiungimento familiare e sanzioni più severe per le ONG che operano in mare. Infine, una norma poco discussa ma piuttosto significativa: i contratti relativi alla fornitura di mezzi e materiali destinati al controllo delle frontiere sono da ora secretati. Ciò significa che i dettagli sulle forniture alla Guardia Costiera di Libia e Tunisia non saranno più resi pubblici.
CUBA: DONAZIONE ALL’OSPEDALE DI TRINIDAD
Cuba insieme, insieme per Cuba: si è svolta il 5 dicembre presso la sede di Trinidad dell’Istituto Cubano di Amicizia dei Popoli (ICAP) la consegna dei materiali medici vari all’ospedale Tomas Carreras Galeano di Trinidad acquistati dall’Associazione Arci – Cuba Insieme di Torino.
LA CINA RESTRINGE LE ESPORTAZIONI DI TERRE RARE NEGLI STATI UNITI
La Cina ha vietato le esportazioni verso gli Stati Uniti di prodotti legati ai minerali gallio, germanio e antimonio, che possono avere applicazioni militari, ha riferito martedì il Ministero del Commercio cinese.
JOE BIDEN CONCEDE LA GRAZIA AL FIGLIO HUNTER
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nonostante abbia ripetutamente dichiarato di non voler concedere la grazia al figlio Hunter, a cinquanta giorni dall’abbandono della Casa Bianca ha deciso in modo completamente opposto.
I super-materiali inventati dai russi che cambiano la guerra e mettono in ginocchio l’Europa
A partire dall’estate, dopo aver dovuto constatare il catastrofico fallimento di ogni altro sistema d’arma che – secondo gli annunci – avrebbe dovuto cambiare radicalmente le sorti del conflitto, il tormentone è diventato quello degli Storm Shadow britannici e degli ATACMS statunitensi e dell’autorizzazione a utilizzarli per attaccare direttamente il suolo russo, fino a quando, alle 3 e 45 della notte tra il 18 e il 19 novembre, le forze armate ucraine finalmente non sono passate all’attacco.
L’egemonia culturale della sinistra “progressista” è finita: chi è oggi il nuovo “nemico principale”
Cavalcando la sacrosanta rivolta delle masse contro le oligarchie, oggi la destra è più brava a vendersi come portavoce delle classi nazional popolari contro le élite mediatiche radical-chic, che in nome del loro snobismo aristocratico vorrebbero insegnare a tutto il mondo come si dovrebbe vivere. Naturalmente si tratta di puro marketing e propaganda elettorale e la variante di destra del partito unico atlantista-neoliberista una volta al governo si conferma nemico giurato degli interessi dei popoli e massimo protettore delle oligarchie – nazionali e transnazionali – e dell’ordine costituito (NATO, Ue, neoliberismo etc.).
Ucraina e Siria: gli USA vogliono l’apocalisse? ft. Giorgio Bianchi
Puntata tutta dedicata agli esteri qui su Ottolina Tv con al centro la Siria e l’Ucraina, per capire il grande gioco che si sta tenendo a livello globale. Perché la Siria si è scaldata in questo momento? Come colleghiamo le vicende siriane a quelle ucraine e in che modo Russia e Stati Uniti gestiranno il prossimo futuro? Ne parliamo con un ospite di eccezione dal forum euroasiatico di Verona negli Emirati Arabi Uniti. Sarà con il nostro Gabriele Germani Giorgio Bianchi.
World Politics “Radio Blog” : Corea del Sud, i fantasmi di un ritorno al passato di Giulio Chinappi
I fantasmi di un ritorno ad un passato autoritario hanno scosso la Corea del Sud quando il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale.
Ma il provvedimento è durato solo cinque ore grazie alla ferma opposizione parlamentare e popolare.
Corrispondenze Operaie: Voci dallo sciopero generale (Redazione Resistenza)
Puntata speciale sullo sciopero generale del 29 novembre, in cui abbiamo raccolto le testimonianze di operai ed operaie presenti nei vari cortei italiani, in questo episodio: un operaio della Beko di Siena, la multinazionale di turno che vuole licenziare, un operaio Trasnova, appalto Stellantis, che ha già annunciato di cacciare più di 30 operai a Pomigliano: una precaria del Pubblico Impiego di Milano e un operaio della Biontech di Bologna.
Yesterday’s Papers: Erdogan, Israele e gli attacchi in Siria di Michela Arricale
Lo scorso 27 novembre le milizie islamiche di HAYET TAHIR AL-SHAM hanno condotto un massiccio attacco a sorpresa nella regione di Aleppo, con il quale hanno conquistato oltre 250 kmq di territorio siriano, che comprendente la provincia di Aleppo, compresa la città di Aleppo, Idlib e la zona settentrionale della provincia di HAMA, tranne alcune zone presidiate dalle Sirian Democratic Forces (SDF) e Le Unità di Difesa Popolare YPG, cioè dai curdi. Pare che le forze di Assad si siano ritirate senza sparare nemmeno un colpo, e che gli unici che provano ad arginare l’avanzata della guerriglia islamica sul territorio siano –come al solito- i curdi siriani. La Siria sostiene che siano tutte menzogne e che nessuno ha conquistato niente: i ribelli sono avanzati ma non hanno consolidato le proprie posizioni. Stanno organizzando una risposta adeguata e nel frattempo l’aviazione bombarda e che va tutto bene madama la marchesa.
Stampa Rassegnata 279 25Nov-1Dic
In questo “Pillolo”:
– Assolti! Il fatto non sussiste per i Manifestanti che contestarono la politica dopo l’omicidio razzista di Idy Diene nel 2018.
– Festa della Toscana: l’abolizione della pena di morte non è più motivo di orgoglio ? un commento sulla festa trascurata dai media.
– Sciopero Generale del 29 Novembre. A spasso sulle cronache tra articoli prima, durante e dopo la manifestazione. La Retorica del caos che sostiene gli attacchi del Governo e Salvini, il mito dello sciopero che non serve più, la partecipazione che non può essere negata.
022 – Gioia e rivoluzione… Tupamaros – prima parte
Nel gennaio 1963, fu fondato, in Uruguay, il gruppo Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros, un’organizzazione che praticò la guerriglia urbana armata fino al 1973. In questi 10 anni innumerevoli furono le operazioni realizzate dai Tupamaros, come verranno chiamati in tutto il mondo.
[Ponte Radio] Resistere al Sud
Il viaggio neanderthaliano nelle lotte ambientali del Sud Italia.
Audio-report dell’incontro ‘Resistere al Sud’ tenutosi al Terzo Piano Autogestito della facoltà di Architettura. A seguire concerto del trio free folk “Turcos meet the little Devils”.
Questioni di lotta di classe
Riflessioni dopo la manifestazione del 30 novembre. Le manovre che sono andate in scena nella preparazione della manifestazione del 30 novembre si presentano e ripresentano ogni volta e in ogni ambito in cui le esigenze di un salto in avanti della lotta di classe vengono affrontate in modo arretrato e, anziché il salto possibile, si manifestano arretratezze, inadeguatezze, opportunismo, settarismo, sfiducia, sudditanza alla classe dominante. Interveniamo a pochi giorni dallo svolgimento della manifestazione poiché alcune dinamiche di piazza hanno confermato quanto avevamo detto e per certi versi hanno aggravato la situazione.
Sulla situazione in Corea del Sud
Dichiarazione del coordinatore del Forum internazionale coreano
Trasformare la guerra tra poveri in ribellione contro il sistema
Nell’ultimo mese a Napoli sono morti tre giovanissimi. Si tratta di Emanuele Tufano di 15 anni, Santo Romano di 19 e Arcangelo Correra 18 anni. Ad ammazzarli altri giovanissimi di età che vanno tra i 15 e i 20 anni così come è stato nell’ultimo anno per altri coetanei, Giovanbattista Cutolo e Francesco Pio Maimone.