RICHIESTA VIGILANZA SU EQUA GIUSTIZIA in Sicilia PRIMA DECADE GENNAIO 2010
La sentenza n. 478 del 25/05/2009 del CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa – organo solo in Sicilia: ha lo stesso compito che il Consiglio di Stato ha per l’Italia) annulla il concorso per dirigenti scolastici del 2004 puntando sulla carenza di “collegio perfetto” nell’operato delle Commissioni giudicatrici. Da una buona parte del mondo politico, sociale, giuridico tale sentenza è criticata per mancanza di equità.
FATTI
1500 persone partecipano ad un concorso per presidi, solo 500 superano gli scritti. Alcuni non ammessi si rivolgono al TAR (Tribunale amministrativo). Il TAR gli fa ricorreggere i compiti e per ben due ulteriori volte vengono non ammessi. Allora si rivolgono al CGA. Nel frattempo i vincitori, 426, hanno completato 14 mesi di durissime prove, sono immessi in ruolo e cominciano in un terzo delle scuole della Sicilia a svolgere la loro missione. Mentre questi sono al loro terzo anno di lavoro, all’improvviso a ciel sereno arriva un fulmine, una sentenza del CGA, che annulla il concorso, per cui il Ministero della Pubblica Istruzione, ritiene bene di mandare una specie di preavviso di licenziamento per coloro che da quasi tre anni hanno cambiato tutta la loro vita: lasciando posti di lavoro, altre prospettive … per dedicarsi al pesante lavoro di dirigente scolastico spesso in posti di “frontiera” per 2200 miseri euro al mese.
INTERROGATIVI
1) Perché l’Avvocatura dello Stato non si è costituita per difendere la sentenza di I grado del TAR impugnata davanti al CGA Sicilia?
2) Se le commissioni sono state costituite allo stesso modo in tutta Italia (DDG 22.11.2004, D.P.C.M. 30.05.2001, n. 341 e della direttiva ministeriale, impartita con nota n. 1160 del 19/09/2005), perchè vengono annullate solo in Sicilia?
3) Perché alcuni candidati non vengono ammessi al processo in cui sono licenziati? (I ricorrenti possono affermare che la commissione non è un collegio perfetto, mentre altri candidati, i vincitori, non possono sostenere che la commissione è un collegio perfetto)
4) Perché il CGA non ha tenuto conto di tutte le sentenze precedenti, dello stesso CGA, ma anche del Consiglio di Stato, che ammettono che “collegio perfetto” è la semplice nomina e presenza di tutti i commissari? e il Presidente della Commissione ha solo il compito di coordinamento delle sottocommissioni e non quello di stare fianco a fianco, attaccato a ogni commissario, a momenti 24 ore su 24?
5) La Magistratura penale ha archiviato l’indagine relativa al presunto comportamento doloso della commissione con buona pace del “concorso truffa” , denunciato da alcuni.
6) Perché, guarda caso, alcuni giornalisti, alcuni familiari di politici, e altri …, sono contro il concorso?
7) E’ giusto e corretto restituire il bene della vita a una persona, che neanche l’aveva (giudicata negativamente per tre volte), togliendolo a 426 persone più tutte le loro famiglie, oltre le scuole e la società coinvolta?
8) Perché tanto accanimento politico sociale contro i dirigenti vincitori e contro un concorso regolare?
9) Perché la ricorrente precisa di avere contestato all’Amministrazione la natura dilatoria del comportamento in questione e cioè che si sarebbe provveduto di conseguenza, previo accantonamento di un posto in favore dell’interessata … visto che era il suo bene della vita?
10) Perché si insiste a voler fare il male dello Stato con l’annullamento (esso porterà a un dissesto sociale e a richieste economiche: risarcimento per tutti i partecipanti, almeno 1500, più danni rilevati dalla Corte dei Conti)?
11) Che tipo di giustizia è quella che arriva quasi al rinnovo del contratto, dopo tre anni?
STRALCI DI SENTENZE (contrarie a quella dell’annullamento 478/09)
“…la necessità della funzione Presidenziale non sia riferita alla sua presenza alle adunanze delle varie sottocommissioni, bensì alla attribuzione ad esso di compiti indefettibili di coordinamento dei lavori delle sottocommissioni.
Il Collegio aderisce a tale prospettazione rilevando che la finalità, anche acceleratoria, della istituzione delle sottocommissioni, con componenti tra di loro diversificati, non postula la necessità che il Presidente sia presente ai lavori delle singole sottocommissioni; diversamente opinando, infatti, le operazioni concorsuali sarebbero invece gravate senza, peraltro, alcun beneficio in termini di uniformità di giudizio, perché 4 dei 5 membri sarebbero, comunque, diversi tra le varie sottocommissioni. …” (ex pluribus, C.G.A., 5 dicembre 2002, n. 660). Cfr.: C.G.A., 21/05/2003, n. 202; CdS, 05/08/2005 n. 4165; CdS – Adunanza della Sez terza del 26/02/2002 – N° Sez 1723/2001 – 2048/2001; CdS, sez IV, 22/12/2009, n. 8625
PARERI DI ESPERTI GIURISTI sulla sentenza 478/09
“… Essendo un processo tra parti non va annullato tutto il concorso poiché cosi si toglie un “bene della vita” a terzi che non c’entrano nulla e non lo può dare certo a chi non lo ha avuto mai se non come possibilità del dieci per cento di riuscita. Va fatto ripetere il concorso ai soli ricorrenti così da restituirgli il “bene della vita” (pronunce CdS n. 2565/04, IV sez.; n. 1445/05, IV sez.; n. 1966/07, IV sez.; n. 599/06, V sez.; n. 3333/06, VI sez.)…”
ARTICOLO DI GIORNALE
“Gentile Capo Redazione,
…
Rilevo un certo squilibrio che il suo giornale sta attuando nell’attaccare i presidi che hanno vinto il concorso ordinario del 2004.
Stranamente un giornale che difende Cesare Battisti, gli studenti che occupano le scuole, i manifestanti che bloccano il traffico, che ha tra i suoi giornalisti di punta Adriano Sofri e Guido Viale, non perde occasione per far licenziare 427 persone oneste che hanno avuto il solo torto di vincere un concorso non truccato in Sicilia.
Il fatto che sia esistita una sentenza, non vuol dire che non possa essere errata o che non si possa criticare.
Lei ricorderà certamente la sentenza del Giudice Alibrandi che allontanò dalla Banca d’Italia Baffi e Sarcinelli mentre Andreotti (e non solo lui) cercava di salvare le banche di Sindona.
Non le chiedo di sposare una tesi, le chiedo solo di pubblicare questa mia lettera (allegata alla presente) affinché io e altri operatori della scuola statale possiamo conservare il convincimento che il giornale che da anni leggiamo, non sia fazioso, e soprattutto presti attenzione a chi sta rischiando immeritatamente di perdere il posto e l’onore.
Avete titolato “Concorso Truccato”. Non è vero. E’ vero il contrario. Alcuni personaggi importanti sono stati bocciati e hanno deciso di farla pagare. Conosco personalmente alcuni commissari e la segretaria del concorso. Possono aver commesso qualche errore formale, ma le assicuro che non avrebbero permesso trucchi.
Le avvocatesse che hanno sostenuto le ricorrenti non figurano nel citofono di via Nunzio Morello 20, né nell’elenco telefonico.
E’ facile vincere al CGA contro un’amministrazione inerte e un’avvocatura dello Stato “rilassata”.
Con Stima.
prof. Roberto Tripodi
presidente dell’associazione delle scuole autonome della Sicilia (rete di 180 scuole scuole statali)
Consulente della V Commissione Legislativa Regionale.”