“Omicidi italiani”

“Forse la mia è solo un’impressione dovuta ai titoli dei giornali e dalla straripante cronaca nera televisiva, ma ho la netta sensazione che, come è accaduto con il precedente governo Berlusconi, gli omicidi siano in grande crescita.”

In Italia gli omicidi sono passati dai 2.000 del 1991 ai 638 del 2002, poi, con Berlusconi hanno fatto un salto in alto del 15 per cento. Un aumento che se fosse avvenuto sotto un governo di centro sinistra avrebbe fatto gridare alla catastrofe nazionale. Ma Silvio ci vuole troppo bene per spaventarci invano: così le statistiche furono prima nascoste e poi taroccate.

Invece di fornirci i numeri anno per anno ci propinarono le medie di più anni, in modo che i dati in crescita nel periodo berlusconiano non sfigurassero nel confronto con i dati in diminuzione del periodo precedente.

Il numero di omicidi è poi tornato a scendere, assestandosi su di un tasso di uno per centomila. Circa seicento omicidi l’anno, di cui la metà avviene fra gente che si conosce (duecento in famiglia).

Oggi ho la sgradevole sensazione che la martellante campagna allarmistica di partiti, giornali e televisioni sia riuscita a creare di nuovo quell’atmosfera di isteria collettiva in cui tanti padri di famiglia utilizzano le sempre “regolarmente denunciate e detenute” armi da fuoco per farsi giustizia da soli.

La mia è ovviamente solo una sensazione perché non c’è modo di trovare i dati. Non siamo mica in America dove, con tutti i loro difetti, pubblicano le statistiche.

Qui da noi si è dovuto aspettare l’arrivo di Giuliano Amato al Ministero dell’Interno per avere, dopo il rapporto Bianco del 2001, una pubblicazione completa sui crimini.

http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/14/0900_rapporto_criminalita.pdf

Solo l’Eures si danna per fornirci un rapporto annuale sugli omicidi.

http://www.eures.it/dettaglio_ricerca.php?id=75

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/04/06/delitti-donne.html

 

Dott. Claudio Giusti

Claudio Giusti si è laureato, in tempi non sospetti, con una tesi sul dissenso in URSS. Ha avuto il privilegio e l’onore di partecipare al primo congresso della sezione italiana di Amnesty International ed è stato uno dei fondatori della World Coalition Against The Death Penalty. Fa parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, ma considera ormai conclusa la sua attività sui diritti umani ed è felicemente tornato ad occuparsi di fumetti e cartoni animati.

 

 

13/05/1940

Winston Churchill, ispirandosi al proclama di Garibaldi, promette sangue, sudore e lacrime.

 

13/05/1968

Proclamazione di Teheran:.

Per le Nazioni Unite il rispetto dei diritti umani è un obbligo che riguarda tutti i paesi del mondo.

 

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