“Aprire procedura per revoca concessione allo stabilimento balneare di Ostia dopo l’allontanamento di una bambina down dalla spiaggia”.
“Le scuse offerte tardivamente dalla titolare dello stabilimento balneare non sono né credibili né sufficienti per la gravità dell’episodio che si è verificato, per questo con un esposto ufficiale chiederemo al Comune di Roma di verificare fino in fondo l’accaduto e avviare la pratica per la revoca della concessione allo stabilimento di Ostia”. È quanto annuncia la direttrice di Legambiente Lazio, Cristiana Avenali, a seguito della vicenda che nel fine settimana ha visto protagonista suo malgrado una bimba down, “colpevole” di essersi fermata a giocare su una battigia illegalmente e arrogantemente privatizzata.
Legambiente ricorda che il regolamento pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio il 28 luglio 2009 prevede all’articolo 3 che le delimitazioni degli stabilimenti perpendicolari alla battigia devono essere “interrotte prima dei 5 metri dalla stessa” e che i titolari delle concessioni “hanno l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione e di consentire le operazioni di sicurezza in mare attraverso appositi varchi”.
“Verificato ciò che è avvenuto –prosegue Cristiana Avenali– va applicato senza indugi l’articolo 49 della legge regionale n.13 del 6 agosto 2007 che, alla lettera f del comma 3, prevede la decadenza della concessione per ‘inadempienza degli obblighi derivanti dalla concessione o imposti da norme di leggi o di regolamenti’. L’allontanamento della bimba down dalla battigia ne è un esempio tanto plateale quanto inaccettabile. I provvedimenti di revoca e decadenza delle concessioni, secondo la legge, vanno adottati dal Comune con provvedimento motivato. Riteniamo che di motivazioni ve ne siano e assai fondate per un intervento risoluto che inizi a restituire moralità e legalità al litorale romano”.
Roma, 14 giugno 2010
Ufficio Stampa
Legambiente Lazio