“Per Valle del Sacco “risarcimento” sia bonifica completa”

Udienza preliminare al Tribunale di Velletri del processo per l’inquinamento della Valle del Sacco. Questa mattina Legambiente Lazio ha presentato richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento.

 

Comunicato stampa

UDIENZA PRELIMINARE PER INQUINAMENTO VALLE SACCO
LEGAMBIENTE LAZIO PRESENTA COSTITUZIONE PARTE CIVILE
E CHIEDE CHE “RISARCIMENTO” PREVEDA PIENA BONIFICA

L’obiettivo di un vero risarcimento non deve essere solo quello di una monetizzazione delle parti offese, ma occorre prevedere e garantire le risorse necessarie per la completa bonifica dell’area”. Così il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, in occasione dell’udienza preliminare al Tribunale di Velletri del processo per l’inquinamento della Valle del Sacco. Questa mattina Legambiente Lazio ha presentato richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento.

I reati contestati dal sostituto procuratore Luigi Paoletti nella richiesta di rinvio a giudizio sono gravissimi: disastro ambientale, contaminazione dei siti della Valle del Sacco destinati ad insediamenti abitativi, agricoli e di allevamento da cui ne è derivato pericolo per la pubblica incolumità, per la pubblica salute, nonché l’avvelenamento delle acque del fiume Sacco, destinate all’irrigazione dei campi e all’abbeveraggio degli animali bovini e ovini con conseguente avvelenamento di sostanze destinate all’alimentazione umana (latte) prima che fossero distribuite per il consumo. E ancora: scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazioni con conseguente assenza dei sistemi di sicurezza, controllo e trattamento depurativo.

“L’attenzione su questo processo deve restare massima e saremo al fianco degli abitanti perché ottengano giustizia, riaffermando il pieno diritto alla legalità ambientale. Ciò significa -ribadisce Parlati– non solo arrivare alla condanna degli inquinatori, ma costringerli a provvedere con mezzi adeguati al ripristino della salubrità dei luoghi. Va rilanciato l’impegno per costruire un futuro diverso per la Valle del Sacco, che eviti nuovi progetti ad alta nocività e parta dalla riconversione delle produzioni inquinanti e dalla valorizzazione delle potenzialità pulite del territorio”.

Roma, 30 giugno 2010

Ufficio Stampa Legambiente Lazio

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