Denuncia di Legambiente Lazio su uno “scippo” di 500 metri quadrati che fanno parte integrante del parco di Villa Ada.
Legambiente Lazio – Comunicato stampa
“SCIPPO” A VILLA ADA PER IL GIARDINO DEL VILLINO TODINI
CAMPIDOGLIO E PROPRIETARIA AMMETTONO CHE NON C’È
STATA ALCUNA CONCESSIONE DELL’AREA VERDE CONFINANTE:
DUNQUE È STATA OCCUPATA ABUSIVAMENTE E VA LIBERATA
Le repliche del Campidoglio e della proprietaria Luisa Todini alla denuncia di Legambiente Lazio su uno “scippo” di 500 metri quadrati che fanno parte integrante del parco di Villa Ada per garantire un ampio giardino alla futura villetta privata nel verde dell’imprenditrice, contengono la gravissima ammissione di quello che consideriamo un palese abuso, conseguenza dell’indebito e ingiustificato inglobamento all’interno dell’area di cantiere di un terreno pubblico vincolato. Il Comune di Roma, infatti, ha precisato in una nota che “la società acquirente ha presentato un’istanza di concessione a titolo oneroso dell’area confinante, attualmente in corso di istruttoria da parte del competente Ufficio di gestione”, mentre la stessa Luisa Todini ha ammesso che i lavori nel cantiere sono stati sospesi “in attesa di completare tutti gli adempimenti amministrativi”.
“Allora -si domanda Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- a che titolo il cantiere ha occupato e manomesso sino ad oggi un’ampia porzione di verde pubblico vincolato per la quale non aveva alcuna concessione? E come è stato possibile inserire nella ‘cartolarizzazione’ Comune-Salini del casale una sorta di ‘promessa-condizione’ di una concessione del verde confinante, considerato che si tratta di un atto che deve essere sottoposto al libero vaglio del Consiglio comunale, che può dunque anche bocciarlo? Chiediamo al Sindaco Alemanno che, oltre a criticare il brutto lascito dei suoi predecessori, agisca concretamente -prosegue Parlati-: adottando, come è in suo potere, tutti gli atti necessari per una tempestiva ripresa in possesso dell’area indebitamente ‘scippata’ alla collettività e interrompendo l’iter della concessione di quella parte di Villa Ada, ossia di una privatizzazione che risulterebbe priva di qualsiasi fondamento sotto il profilo dell’interesse pubblico. L’imprenditrice Luisa Todini, per dimostrare il rispetto della regolarità delle procedure che ci ricorda avere, liberi l’area occupata, elimini la recinzione, ritiri la domanda di concessione per il verde di Villa Ada”.
Ufficio stampa Legambiente Lazio