Palio Ronciglione, LAV: “Si rispettino ordinanze Ministero Salute”

Il 5 e l’8 di marzo si terrà il palio di Ronciglione (Viterbo), la cui caratteristica – rispetto agli altri palii – è che i cavalli vengono fatti correre scossi, ovvero senza fantino.

 

 

Comunicato stampa LAV – 3 marzo 2011
PALIO DI RONCIGLIONE (VT): SI CORRE IL 5 E L’8 MARZO, GIA’ DUE CAVALLI CADUTI ALLE PROVE. LA LAV CHIEDE DI RISPETTARE ALMENO L’ORDINANZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Il 5 e l’8 di marzo si terrà il palio di Ronciglione (Viterbo), la cui caratteristica – rispetto agli altri palii – è che i cavalli vengono fatti correre scossi, ovvero senza fantino. Il percorso si snoda per le vie del centro del paese e presenta alcuni punti particolarmente pericolosi, come la curva denominata Cantone del Gricio. Con questa nota la LAV sollecita il rispetto almeno dell’Ordinanza del Ministero della Salute in materia, riservandosi di adire le vie legali a tutela degli equidi.
“Con l’entrata in vigore dell’Ordinanza del Ministero della Salute, concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, il Comune di Ronciglione, nell’edizione del palio invernale 2010, si era visto costretto ad organizzare le “corse a vuoto” osservando le prescrizioni contenute nella suddetta Ordinanza. Per la prima volta nella storia di questo palio, quantomeno da quando esiste l’asfalto, i cavalli delle scuderie di Ronciglione hanno purtroppo corso, ma con alcune misure di sicurezza atte ad evitare incidenti e a ridurre considerevolmente il rischio di scivolamenti e cadute, non senza polemiche e resistenze da parte del Comitato organizzatore, che fino all’ultimo aveva cercato di mantenere la corsa nella sua formulazione storica.
Lo stesso Sindaco Sangiorgi, insieme con il Consigliere delegato alle attività produttive, scriveva in data 20 febbraio 2010 una lettera ai commercianti per scusarsi dei disagi creati durante l’allestimento del percorso e il successivo ripristino della viabilità, e osservava che l’adeguamento alle normative vigenti non consentiva più lo svolgimento della corsa su asfalto e sanpietrini, un percorso giudicato estremamente pericoloso tanto dai tecnici in materia, quanto dal legislatore nazionale e regionale. Inoltre, il Sindaco comunicava l’avvio di una consultazione popolare per valutare quanto fosse condiviso il mantenimento delle corse a vuoto dalla maggioranza dei cittadini alle condizioni prescritte dalla legge.
Ma evidentemente, dopo quel momento, il Comune di Ronciglione ha preferito dimenticare il suo ruolo di pubblica amministrazione – che per prima deve osservare leggi, regolamenti e ordinanze – e forse, anche senza fare la consultazione popolare, è giunto alla conclusione che i roncionesi vogliono sì il palio, ma NON alle condizioni prescritte dalla legge. Da giugno 2010, tutte le mosse del Comune di Ronciglione sono state finalizzate all’aggiramento dell’Ordinanza, chiedendo prima al Ministero della Salute una deroga (negata) e poi ricorrendo al TAR del Lazio contro il diniego del Ministero. Si legge nelle motivazioni del comune di Ronciglione, attraverso gli atti prodotti dal suo legale, l’avvocato Bacillieri, che le prescrizioni date per la messa in sicurezza del percorso vengono definite “controproducenti”, e questo perché il posizionamento della terra aveva bloccato l’intera economia e la viabilità del paese per 4-5 giorni. Insomma, per dirla in parole povere, la tutela degli interessi economici dei commercianti sarebbe una motivazione sufficiente per disattendere un’Ordinanza statale il cui scopo è quello di proteggere i cavalli impiegati, loro malgrado, nei palii e nelle feste paesane. Oltre a far contenti commercianti, scuderie e appassionati, si risparmierebbero anche diverse migliaia di euro, visto peraltro l’investimento economico del Comune di Ronciglione per la causa intentata e le conseguenti spese legali.
E così, giovedì 17 febbraio si sono corse le prove, su asfalto, e già due cavalli sono caduti. Denunciamo con forza che il Sindaco di Ronciglione abbia autorizzato le prove facendo correre i cavalli sull’asfalto, disattendendo l’Ordinanza, e chiediamo con altrettanta forza che le autorità preposte e in particolare la Prefettura di Viterbo, il Ministero della Salute e i Carabinieri del NAS impediscano lo svolgimento del palio qualora venga corso senza il rispetto delle norme di sicurezza previste dall’Ordinanza, riservandoci di adire le vie legali a tutela degli equidi impiegati nella pubblica manifestazione.
Ferma restando la nostra opposizione a qualsiasi forma di sfruttamento degli animali e ribadita la nostra posizione abolizionista, la LAV esorta la pubblica amministrazione di Ronciglione a osservare quanto previsto in materia di palii, in attesa di un cambiamento culturale che veda la totale scomparsa di questi “spettacoli” lesivi della dignità e spesso della vita degli animali, visti ancora come strumenti per il diletto dell’uomo.”

LAV Sede nazionale 06 44461325 www.lav.it

 

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