Legambiente su richieste cacciatori per calendario venatorio

Legambiente su caccia: no a più giorni e più specie nel nuovo calendario venatorio. Assessore Birindelli garantisca equilibrio e tenga conto del parere ISPRA e tavolo CTFV.

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 28 aprile 2011

“Sulla caccia siamo alle solite, le richieste dei cacciatori per il nuovo calendario venatorio sono inaccettabili, vorrebbero ancora più giorni di caccia e più specie da abbattere infischiandosene dei pareri scientifici, ma stavolta dichiaratamente manca la volontà politica dell’Assessore Birindelli di trovare una concertazione -ha commentato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, dopo la riunione del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio (CTFV) tenutasi presso la Regione Lazio per la prima stesura del calendario venatorio. Siamo sempre stati aperti al confronto, ma dopo le proroghe del gennaio scorso ora la Regione afferma che non saranno vincolanti né il parere del tavolo del CTFV né quello dell’ISPRA, facendo carta straccia delle regole e dilaniando quel poco di equilibrio che si era tentato di trovare, rendendo peraltro del tutto inutile e finta la partecipazione al tavolo, pur di accontentare la piccola lobby dei cacciatori. Crediamo che il ruolo delle istituzioni, dalla Regione alle Province agli Atc, debba invece prevedere l’impostazione di una strategia per la biodiversità e la gestione faunistica, impiegando le poche risorse disponibili per i miglioramenti ambientali, il monitoraggio costante delle popolazioni di animali selvatici e delle scelte gestionali operate, l’incentivazione di pratiche agro-silvo-pastorali utili alla fauna, il sostegno della riproduzione faunistica in sito investendo nelle zone di ripopolamento e cattura ed eliminando completamente i così detti ripopolamenti “pronta caccia”. Continueremo a fare il nostro lavoro, presentando le osservazioni i cui chiederemo anche certamente di eliminare qualsiasi preapertura e deroga alle direttive comunitarie e di realizzare finalmente validi studi scientifici in materia di gestione faunistica, ma se la Regione invece vorrà percorrere inutilmente la strada del saccheggio della fauna e del territorio, allora la via del dialogo risulterà sempre più stretta e impraticabile”.

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

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