Stamane doppio presidio CUB per i pensionamenti bloccati

Riusciti i presidi di Milano e Roma dei lavoratori in mobilità con, a Milano, un incontro in Prefettura e a Roma al Ministero del Lavoro.

Ottenuto un primo significativo risultato: il Ministero del Lavoro ha disposto il pagamento dell’indennità di Mobilità per i mesi della finestra fino alla pensione. Prossimo appuntamento la partecipazione allo sciopero generale promosso dalla CUB il 17 novembre a Milano e a Roma.

Milano, 9 novembre 2011. Buona partecipazione dei lavoratori in mobilità ai presidi di Milano e Roma per chiedere il ritiro della norma contenuta nella legge 122/2010 che impedisce ai lavoratori in mobilità di accedere alla pensione, con lo striscione del “Comitato Mobilitati Cornuti e Mazziati” costituito per coordinare le iniziative a livello nazionale, e durante i presidi, ci sono stai due incontri significativi.

A Milano una delegazione della CUB e di lavoratori in mobilità è stata ricevuta in Prefettura dove ha spiegato la situazione dei 45.000 lavoratori che si trovano senza pensione e senza indennità di mobilità, incassando l’impegno della stessa autorità circa un resoconto da girare al Governo con queste richieste, mentre a Roma una delegazione è stata ricevuta da una funzionaria della segreteria del Ministro Sacconi.

Nel colloquio intercorso, la funzionaria del Ministero ha dichiarato che, fermo restando il limite dei 10.000 cui sarà consentito di accedere alla pensione senza aspettare i 13 mesi previsti dalla finestra, per tutti gli esclusi il Ministero del Lavoro, d’intesa con l’INPS e con il Ministero del Tesoro, ha dato disposizione che, nei mesi relativi al periodo della finestra, l’INPS continui a erogare l’assegno di mobilità, attingendo al fondo per l’occupazione.

Seppur parziale, si tratta comunque di un primo e importante risultato, e considerato tuttavia che queste dichiarazioni non risultano al momento ancora operative, viene ribadita la determinazione affinché il limite dei 10.000 sia eliminato per consentire a tutti di andare in pensione nei tempi e con le modalità previste dalle normative vigenti al momento della firma degli accordi di mobilità.

Mentre da una parte sono previste prossimamente ulteriori iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e per far ritirare la norma che impedisce ai lavoratori in mobilità di andare in pensione, dall’altra, per giovedì 17 novembre, la CUB invita tutti i lavoratori a partecipare allo sciopero generale e alle manifestazioni previste contro le misure economiche imposte dalla BCE e dal FMI, lesive i diritti di lavoratori e pensionati.

Per coordinare le iniziative e per dare la massima informazione è operativo il sito internet:

www.mobilitaticm.magix.net/website

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Confederazione Unitaria di Base

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