Roma, Delibera Residence,”No a scorciatoie e a conservatorismi”

“La delibera che per ora sembra riguardare due residence e circa 320 famiglie potrebbe essere una prima soluzione, a patto che alle famiglie venga garantito in ogni caso l’assegnazione di una casa popolare”.

Roma 24 settembre 2013

Comunicato stampa

Delibera Residence:” No a scorciatoie e a conservatorismi”

Dichiarazione di Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini Roma

“La delibera che per ora sembra riguardare due residence e circa 320 famiglie potrebbe essere una prima soluzione, a patto che alle famiglie venga garantito in ogni caso l’assegnazione di una casa popolare, che il sostegno economico sia per l’intera durata contrattuale, che i contratti nei loro canoni rientrino nei valori del canale agevolato e non in quelli a libero mercato, a tal fine il comune farebbe bene ad attivare contestualmente un rapporto, in prima battuta, con gli enti pubblici ex IPAB e in seconda battuta con le associazioni dei proprietari per reperire alloggi a canone agevolato che non superino la quota del contributo.

In questo modo: a) si fanno uscire le famiglie dai residence che sono luoghi squallidi e degradanti, e va detto, dei veri cie per sfrattati; b) il comune risparmia visto che oggi paga per ogni famiglia mediamente 2200 euro al mese con punte di 4200 euro al mese per far stare famiglie in 35 mq.
Insomma questa delibera può essere positiva se in attesa del passaggio di una casa popolare alla quale le famiglie nei residence hanno diritto, il comune con il contributo trova loro una sistemazione adeguata e civile, fuori dai residence, staremo a vedere”

UNIONE INQUILINI di Roma
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