“Le paure di Salvini”

“Il potere si conquista seminando odio. Una volta al governo, per mantenere il consenso, servono scelte che demoliscono la democrazia e creano i presupposti per nuove crisi umanitarie. Non resteremo a guardare neanche un minuto”.

 

 

COMUNE CERCA UN AVVOCATO
Sarebbe davvero bello se tra i nostri lettori più affezionati ci fosse un legale esperto di copyright e diritti connessi all’utilizzo della Rete disposto a darci una piccola mano (Pietro, ad esempio, ha già cominciato). Siamo incappati in un equivoco fastidioso di cui ci pare qualcuno tenti di approfittare in modo scandaloso e insostenibile per la fragilità della nostra modesta avventura editoriale. Volete aiutarci ad uscirne? Scrivete a info@comune-info.net

 
Il potere si conquista seminando odio. Una volta al governo, per mantenere il consenso, servono scelte che demoliscono la democrazia e creano i presupposti per nuove crisi umanitarie. Non resteremo a guardare neanche un minuto (nell’articolo alcune immagini della partecipatissima manifestazione e della sua preparazione, promossa a Caserta il 19 maggio e a Napoli il 18; società e territori, nonostante tutto, sono ricchi di anticorpi contro il Salvini di turno)
ANDREA SEGRE

MANI LIBERE SUI MIGRANTI
L’emozione suscitata dalle stragi dell’ottobre 2013 è stata rimossa. Ci siamo abituati all’idea che i migranti muoiano a migliaia in mare e che siano vittime di violenze nei loro viaggi in cerca di libertà. Mentre si è ridotta la presenza delle navi delle Ong, l’obiettivo principale non è più la messa in sicurezza delle persone salvate in mare ma il rimpallo delle responsabilità di soccorso o il loro allontanamento. Costituzione e diritto internazionale sono calpestati ogni giorno, nessun limite all’azione degli esecutivi, intanto, il “contratto” di Lega e Cinque stelle prosegue l’orribile strada aperta dal ministro Minniti
FULVIO VASSALLO PALEOLOGO

BLESSING
Aveva superato il deserto, il mare, la montagna in cerca di qualche pezzo di libertà. Poi ha incontrato il razzismo istituzionale
LINO DI GIANNI

MOVIMENTI URBANI
Le città sono al tempo stesso gli spazi nei quali il dominio del profitto schiaccia in modo più brutale la vita di ogni giorno delle persone comuni ma anche le palestre in cui emergono movimenti di riappropriazione dei luoghi della socialità. Per gli spazi che sperimentano forme di autogestione – come dimostra ad esempio quanto accade a Napoli (usi civici) o a Bologna (occupazioni, convenzioni con gli enti pubblici proprietari, “amministrazione condivisa”…) -, non esistono modelli unici. Di certo la strada aperta sulle forme di autogoverno dalle comunità del Chiapas e nel Rojava alimentano ovunque le speranza di tanti e tante. Ma autogestire significa anche favorire il riuso degli immobili abbandonati (in Italia sono otto milioni), a proposito dei quali scrive Paolo Cacciari. &laq uo;La scelta sugli usi del patrimonio immobiliare – a iniziare da quello pubblico, ma non solo -, deve tornare ad essere una decisione discrezionale politica, cioè urbanisticamente, socialmente ed eticamente orientata, non condizionata dai “benefici economici” immediati realizzabili. Al “danno erariale” e ai “mancati introiti”, che la Corte dei Conti, ultimo anello della catena tesa dalla Troika, puntualmente contesta alle amministrazioni pubbliche che si rifiutano di “fare cassa” con la svendita dei beni pubblici, va contrapposto il concetto di “redditività sociale” dei beni comuni…»
PAOLO CACCIARI
 

PERCHÉ ISRAELE IMPRIGIONA I BAMBINI
L’esercito israeliano arresta i bambini palestinesi da tanto tempo, pensa sia necessario a un sistema di sicurezza che deve garantire una vita tranquilla agli insediamenti coloniali che rubano la terra ai villaggi palestinesi. Bisogna agire anche sui più piccoli, perché loro hanno meno paura e lo spirito di ribellione va stroncato sul nascere. La condanna di Ahed Tamini, però, ha mostrato un cambiamento importante. In un altro momento, magari, sarei riuscito a farla uscire subito di prigione – racconta a Comune Nery Ramati, avvocato israeliano del solo team legale ebreo che difende i Palestinesi (soprattutto bambini e adolescenti) nei tribunali militari israeliani – invece le hanno dato 16 capi d’imputazione e sta scontando 8 mesi di c arcere. L’estrema destra al governo ha postato su facebook un video in cui la si vede prendere a schiaffi un soldato e ha montato un caso dicendo che l’esercito ha paura di una ragazzina e che lei deve marcire in galera. Ramati conosce Ahed da anni, l’ho vista difendersi coraggiosamente, anche alzando le mani sui militari, molte volte, ma in passato questo non veniva considerato una minaccia per la sicurezza. Oggi, come si è visto anche con l’ultima strage di Gaza, c’è un desiderio di vendetta e di sangue che si diffonde tra la gente, la versione nazionale di quel populismo reazionario e violento che attraversa anche molti altri paesi. Solo che per Israele i Palestinesi sono non-persone, che infatti vengono giudicate come “casi”, “terroristi”, “arabi”, anche se arrivano appena alla cintola di chi li arresta
LAURA FANO
 

QUALCOSA DI NUOVO A GAZA
Le stragi, l’occupazione militare, un esercito potentissimo, un controllo mediatico enorme eppure Israele è stata in grande difficoltà di fronte ai venerdì della Marcia del Ritorno. Famiglie, donne, ragazzi di Gaza hanno mostrato una resistenza straordinaria che Israele non può battere. “Non c’è niente di morale nel massacrare decine di persone disarmate – scrive Lorenzo Guadagnucci – e tutti lo sanno, i governanti israeliani, come i soldati e i cittadini: c’è quindi un varco che si apre, nonostante le roboanti dichiarazioni di ministri e generali…”
LORENZO GUADAGNUCCI 

CHI CONTROLLA LE NARRAZIONI
Grazie a movimenti come #MeToo e #TimesUp abbiamo ascoltato migliaia di donne in tutto il mondo parlare di aggressioni, minacce, molestie, umiliazioni, coercizioni. “La risposta di molti uomini a ciò – scrive Rebecca Solnit – è la simpatia per altri uomini… Una delle battaglie della nostra epoca riguarda di chi tratta la storia, chi importa e chi decide…”
REBECCA SOLNIT

IL NOSTRO GRANDE SOGNO
In uno dei quartieri più importanti e vivaci della città di Roma, c’è una straordinaria storia dello sport popolare, quella della squadra di calcio dell’Atletico San Lorenzo. Eppure, i ragazzi e le ragazze che ne fanno parte sono costretti ad allenarsi e a giocare le partite ufficiali in altre zone. Le strutture esistenti sono ad accesso limitato o non sono omologate per quel che serve o sono gestite secondo criteri molto lontani dal bene pubblico degli abitanti. Malgrado tutto questo, quelli dell’Atletico non cessano di coltivare speranze e inventare sogni. Qualcuno può aiutarli?
ATLETICO SAN LORENZO

VITA DA CASSIERA, VITA DA CALZOLAIO
Se un calzolaio chiude, ci dispiace perché ha perso una fonte di reddito, ma ci dispiace anche perché ha perso un lavoro e un territorio ha perso un anello che contribuiva a creare relazioni sociali. Se un supermercato chiude, ci dispiace perché i cassieri perdono una fonte di reddito; ma un po’ facciamo anche festa, ché almeno si sono liberati da un lavoro alienante. “Resta il fatto che la maggior parte di noi perde le otto ore migliori della nostra giornata a fare cose che non ci riguardano e non ci interessano – scrive Michel Martinez -, con l’unico scopo di uscirne al più presto possibile, con in mano il reddito. È vita da cassiere, non da calzolaio. Il che non è certo colpa dei cassieri, ma di chi non si batte per un mondo con più calzolai…”
MIGUEL MARTINEZ
 

IL PRIME DAY DI AMAZON LO ORGANIZZIAMO NOI
Pubblichiamo, grazie a connessioniprecarie.org, l’appello rivolto dai lavoratori e dalle lavoratrici di Amazon in Spagna ai lavoratori e alle lavoratrici di Amazon in tutta Europa per un giorno di sciopero nella seconda settimana di luglio, durante il Prime Day, nel quale Amazon programma di vendere milioni di prodotti, in uno dei suoi giorni di vendita maggiori. Sul sito Amazon en lucha si può trovare l’appello tradotto in diverse lingue. I dominanti dipendono sempre dai dominati…
APPELLO

AMAZON ADDIO
“La scelta su dove indirizzare i cambiamenti dipende da ognuno di noi con le azioni che compiamo ogni giorno…” (Lorenzo Seta); “Già da tempo evito amazon e ho anche scoperto che non è proprio così vantaggioso come si pensa…” (Flore Rossetto)
ADERISCI

LA CAMPAGNA PER SOSTENERE COMUNE:
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI

 

ALCUNI APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

LECCE 23 MAG ASSEMBLEA GENERALE NO TAP

GENOVA 22 MAG POPOLI IN CAMMINO. A 5 ANNI DALLA SCOMPARSA DI DON GALLO

BOLOGNA 23 MAG SILVIA FEDERICI PRESENTA “REINCANTARE IL MONDO”

MILANO 26 MAG MA SEI FUORI?! CONVEGNO DI GAIA EDUCAZIONE DIFFUSA

RIACE-RC 25/27 MAG, INCONTRO DELLA RETE DEI COMUNI SOLIDALI

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *