Pier Carlo Padoan, oggi, nella veste di nuovo presidente di Unicredit, è impegnato in una trattativa per convincere il governo a regalare MPS ai suoi nuovi padroni di Unicredit. Anzi, a pagare Unicredit per il disturbo.
Regalare la pubblica MPS ai nuovi padroni di Unicredit: la nuova missione di Padoan
Pier Carlo Padoan, colui che da ministro dell’Economia del governo Gentiloni salvò la Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) con una montagna di soldi pubblici (facendo diventare lo Stato azionista di maggioranza della banca), oggi, nella veste di nuovo presidente di Unicredit, è impegnato in una trattativa per convincere il governo a regalare MPS ai suoi nuovi padroni di Unicredit. Anzi, a pagare Unicredit per il disturbo.
Dovrà, insomma, convincere il governo che la banca da lui stesso salvata, con i nostri soldi, oggi non vale niente. Difficile immaginare una rappresentazione più plastica del livello infimo delle nostre classi dirigenti: letteralmente delle puttane al servizio della finanza internazionale e della UE messe lì con l’unico obiettivo di spolpare la ricchezza del nostro paese.
Va da sé che l’unica cosa decente da fare sarebbe nazionalizzare MPS e trasformarla in banca pubblica al servizio delle esigenze di sviluppo del paese. Ma ovviamente questo “non si può fare” perché gli accordi con la UE prevedono la ri-privatizzazione di MPS entro l’anno prossimo. Un gioco delle parti che conosciamo fin troppo bene.
Qui non c’è nessun complotto: questi ormai si sentono così sicuri da commettere i loro crimini alla luce del sole.
di Thomas Fazi