Roger Waters, poche magistrali parole che annullano tutte le fake news su Cuba

Roger Waters, storico leader dei Pink Floyd e attualmente uno dei più grandi e carismatici artisti al mondo. Ieri, il quotidiano “Cubadebate” ha riportato una sua dichiarazione fatta nel 2020, dove, per l’ennesima, volta l’artista inglese aveva fatto sentire la sua voce, alta e chiara, confermando il suo impegno politico, e soprattutto morale, nel denunciare le arroganze, le violenze e i crimini che i potenti del mondo esercitano senza alcun pudore, e che invece vengono veicolate dai loro media amici come operazioni  di “interventi umanitari”.

In quel caso Roger Waters ha voluto esprimere le sue convinzioni su cosa il blocco comporta per un Paese e come viene poi strumentalizzato da chi lo mette in atto.

Io per spiegarlo nel mio articolo pubblicato ieri su “l’antiDiplomatico” ho dovuto scrivere quattro “cartelle”, e non ne ero nemmeno soddisfatto; Roger Waters, da grande artista e comunicatore quale è, in poche parole è riuscito a sintetizzare quello che gli Stati Uniti da sessantadue anni stanno cercando di fare nei confronti di Cuba:

«Se ti interessa la mia casa e non me la puoi comprare, è perché non te la voglio vendere e nemmeno voglio affittarla… Allora, per questo, tu mi chiudi in casa, e non mi fai uscire per andare al supermercato, o in farmacia, o in banca, e nemmeno lasci che mi vendano i pezzi di ricambio della macchina o della moto, e oltre a questo mi chiudi i conti in banca, le carte di credito e i libretti di risparmio…

Dopo un po’ i miei famigliari cominceranno a disperarsi, e alcuni scapperanno dalla finestra… e tu, da fuori, comincerai a gridare che sono incapace di tenere le redini della mia casa, e che sono un dittatore, uno che fa soffrire la mia famiglia… e poi inizierai a dire che il “governo” di casa mia è in CRISI e che i vicini avranno tutto il permesso di INTERVENIRE e CACCIARMI fuori con lo scopo di occuparsi della CRISI UMANITARIA che c’è nella mia famiglia…

Questo se…  tu non dirai mai a nessuno che quello che a te interessa è prenderti la mia casa. E che è per questo che mi hai voluto mettere in una situazione così CRITICA davanti alla mia famiglia».

Ieri Roger Water ha rilasciato anche una bella intervista partendo da quello che è accaduto a Cuba l’11 luglio e spaziando anche su altri argomenti.

Artisti o personaggi pubblici che hanno il coraggio di parlare chiaramente come lo fa lui ce ne sono veramente pochi o, forse, si potrebbe anche dire nessuno.

di Roberto Cursi

 

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