Uno studio pubblicato in preprint, condotto in Canada e finanziato anche dal governo, dimostra che l’efficacia del “booster”di un vaccino mRNA, l’unico che ad esempio è possibile in Italia, contro Omicron è del 37% (IC 95%, 19-50%).
Non solo: “È improbabile che due dosi di vaccini COVID-19 proteggano dall’infezione da Omicron.”, scrivono gli autori nelle loro conclusioni.
Lo studio cerca di comprendere quali siano le motivazioni di questa impennata di contagi con la variante omicron, nonostante la massiccia campagna vaccinale. Se confermato, il 37% di protezione invalida l’autorizzazione sia da parte di FDA che di Ema.
La Food and drug administration (Fda) ha annunciato nel 2020 che avrebbe dato la sua approvazione solo a vaccini contro il SARS-Cov-2 “che avessero dimostrato di prevenire la malattia o attenuarne i sintomi su almeno il 50% delle persone su cui sono stati testati.”
L’EMA ha adottato le stesse condizioni. “Le aziende produttrici avranno inoltre l’obbligo di continuare a monitorare gli effetti delle immunizzazioni nel tempo.”
Per cui le autorizzazioni potranno essere ritirate qualora questa condizione (un’efficacia inferiore al 50%) non si dimostrasse più confermata nel corso del monitoraggio.
La notizia rimbalza sui social poiché lo studio, condotto su 3 campioni statisticamente rilevanti, prova che l’efficacia di Pfizer BioNTech e Moderna con la variante omicron non supera il 37% di “protezione”.
Agata Iacono
04 Gennaio 2022