Mosca “indignata” per la repressione dei media russi all’estero

RT – 29/12/2022

Mosca “indignata” dalla repressione dei media russi all’estero – RT Russia ed ex Unione Sovietica

 

La Francia sembra guidare gli sforzi per mettere a tacere il dissenso in Europa, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri.

La spinta della Francia a vietare le agenzie di stampa russe sia sul territorio della nazione che nell’UE è inaccettabile, ha detto giovedì la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova. All’inizio di questo mese, il regolatore televisivo nazionale Arcom ha ordinato all’operatore satellitare Eutelsat di interrompere la trasmissione dei canali Channel One Russia, Rossiya 1 e NTV.

In una dichiarazione, Zakharova ha affermato che il cane da guardia francese ha imposto tali restrizioni “sotto apparente pressione da parte delle autorità”, aggiungendo che la mossa ha preceduto sanzioni rilevanti a livello dell’UE. “Mosca è indignata per i nuovi passi intrapresi da Parigi volti a introdurre sempre più divieti di trasmissione sui media russi, sia sul suo territorio che nell’UE nel suo complesso”, ha affermato.

Tali azioni suggeriscono che la Francia, dato il suo peso politico nel blocco, “è il principale lobbista” che sostiene il divieto dei canali televisivi russi in Europa, ha affermato Zakharova. “Una tale esibizione di russofobia, che, sfortunatamente, è già diventata banale, [indica] l’aspirazione a mettere a tacere qualsiasi voce che fornisca un’alternativa alla propaganda dell’UE a tutti i costi”.

Secondo Zakharova, gli europei “sono privati del diritto al libero accesso alle informazioni”. Ha suggerito che Parigi e Bruxelles potrebbero “temere che il pubblico, dopo aver visto un diverso punto di vista e un’immagine del mondo che non corrisponde a quella mostrata dal mainstream dei media occidentali, tragga le proprie conclusioni” sulla politica globale e sul conflitto ucraino.

La portavoce ha descritto la repressione dei media russi come “una flagrante violazione” della libertà di parola, che è “di natura discriminatoria”. Il divieto è “un’altra testimonianza che il modello di democratizzazione ideale occidentale non è altro che uno strumento per raggiungere obiettivi di politica estera”, ha affermato Zakharova.

Negli ultimi anni, i paesi occidentali hanno scatenato una massiccia campagna contro i media russi, che si è intensificata solo dopo che Mosca ha iniziato la sua operazione militare contro l’Ucraina. A marzo, l’UE ha sospeso le attività di trasmissione di Sputnik e RT, con il numero di canali nella lista nera in crescita man mano che il blocco ha introdotto nuovi pacchetti di sanzioni.

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