Comunicato dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

Ambasciata della Federazione Russa in Italia – 20/06/2023

 

È in corso una campagna di disinformazione mirata sui media attorno alla centrale idroelettrica di #Kakhovka. Il nostro Paese viene accusato, senza basi scientifiche e con riferimenti a fonti anonime, di aver fatto saltare la diga, causando un disastro ecologico nella regione.

La storia si ripete. Basti ricordare il cosiddetto “Caso #Skripal“, la situazione intorno all'”avvelenamento” di Alexey #Navalny, lo schianto del Boeing malese, l’attentato contro i “#NordStream“, la messa in scena dell’omicidio di civili a Bucha.
Ricordate come la Russia è stata immediatamente accusata di esplosioni sui gasdotti “Nord Stream” e “Nord Stream 2”, come Stati Uniti e paesi satelliti hanno bloccato una risoluzione russa all’#ONU che proponeva un’indagine indipendente sull’incidente? Ora è chiaro che non ci sono prove del coinvolgimento del nostro Paese in questo attacco terroristico. Resisi conto che questa strada non era percorribile, i burattinai occidentali hanno iniziato a indirizzare l’opinione pubblica nella direzione opposta ovvero verso l’implicazione dell’#Ucraina nel sabotaggio.
Un altro esempio eclatante è #Bucha. Per molto tempo e più di una volta abbiamo chiesto al Segretario Generale delle #NazioniUnite Antonio #Guterres di intervenire nella situazione e garantire che #Kiev pubblichi i nomi dei cadaveri presentati dal regime ucraino alla comunità mondiale all’inizio di aprile 2022. In risposta solo silenzio. In effetti, si è trattato di una messa in scena del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina in collaborazione con i suoi mecenati occidentali volta esclusivamente a giustificare il proprio ritiro dai negoziati di pace con la #Russia. È stata un’azione mirata a screditare il nostro Paese e svalutare gli accordi su una soluzione pacifica raggiunti in quel momento. Pertanto, il progetto di trattato sullo status neutrale permanente dell’Ucraina, vidimato dal capo della delegazione ucraina, David #Arakhamia, è stato inviato “nella pattumiera della storia”.
Vladimir #Putin: “Ecco questo è il documento… Si chiama proprio così: “Trattato sulla neutralità permanente e le garanzie di sicurezza dell’Ucraina”. Si tratta di garanzie. Diciotto articoli … Inoltre, ci sono anche appendici. Riguardano le forze armate e altre cose… Ma dopo che abbiamo ritirato le truppe da Kiev, come avevamo promesso, le autorità di Kiev, come fanno di solito i loro padroni, hanno gettato tutto nella pattumiera della storia. Diciamolo con garbo. Cercherò di essere gentile. Lo hanno rifiutato”.
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