[Resistenza] Alzare ovunque la bandiera palestinese

Newsletter n.18 – 2023

Alzare ovunque la bandiera palestinese

Fare della solidarietà internazionalista un’arma per rovesciare i complici e gli alleati dei sionisti al governo nel nostro paese

La mattina del 7 ottobre la resistenza palestinese ha inferto un colpo durissimo ai sionisti d’Israele, un colpo senza precedenti nella storia della lotta di liberazione della Palestina.

La reazione scomposta e la barbara rappresaglia dell’esercito sionista, degli imperialisti Usa e di tutta la comunità internazionale di cui sono alla testa ne sono dimostrazione.

La resistenza palestinese ha raggirato il più esteso e sviluppato sistema di controllo del mondo, ha eluso il più sofisticato servizio segreto del mondo, ha sbaragliato il secondo esercito più equipaggiato, armato e tecnologicamente avanzato del mondo.

Bando al complottismo! Una simile operazione sarebbe stata impossibile senza l’ampio supporto e il sostegno delle masse popolari palestinesi alle organizzazioni politiche e militari della resistenza.

Questo è uno degli aspetti che i sionisti e gli imperialisti non riescono a ingoiare, questo è l’esempio che vogliono cancellare il prima possibile con una cortina fumogena di intossicazione e disinformazione mentre stanno radendo al suolo la Striscia di Gaza e ne stanno sterminando la popolazione.

L’operazione della resistenza palestinese parla a tutte le masse popolari del mondo, a quelle dei paesi oppressi dall’imperialismo, ma anche a quelle dei paesi imperialisti; dimostra che gli imperialisti sono giganti dai piedi di argilla, che resistere è possibile, che contrattaccare è possibile, infliggere colpi fatali al nemico è possibile anche di fronte a una schiacciante disparità di forze.

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Mettere in concatenazione le manifestazioni, coordinare le mobilitazioni

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Dall’Agenzia Stampa Staffetta Rossa

Torino: complici e solidali con gli studenti!

Il Governo Meloni è il governo del “merito”: il loro merito è fatto di attacchi sempre più decisi alla scuola, ai giovani e alle loro organizzazioni. Noi come giovani delle masse popolari non c’entriamo e non vogliamo entrarci niente con il loro merito. Sappiamo che non è certo assecondando le politiche della classe dominante o cercando di convincerla ad agire diversamente e chiedendole l’elemosina che avremo i nostri diritti e il tipo di società che vogliamo. Quella società e quei diritti ce li conquistiamo ogni giorno organizzandoci scuola per scuola, quartiere per quartiere, fabbrica per fabbrica, strada per strada e imponendoli.

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Fermare l’escalation dentro le scuole: far vivere i collettivi e i consigli d’istituto!

Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato una compagna insegnante per segnalarci e far conoscere lo strumento del Vademecum contro la militarizzazione delle scuole elaborato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole per insegnanti, studenti e genitori. Come segnala la compagna, il vademecum è pensato e deve essere usato come strumento d’azione contro le manovre militari nelle scuole e soprattutto come strumento per far vivere i Collegi dei docenti, i Consigli d’Istituto e i Consigli di classe come organismi di democrazia popolare negli istituti scolastici, anche a partire dal confronto e dall’uso di questo vademecum. Rispetto al ruolo che Consigli d’istituto e Collegi hanno avuto in passato nel nostro paese e il ruolo che possono assumere ancora oggi rimandiamo a Comunicato del (n)PCI Lottare fino all’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro! Riappropriarsi dei consigli d’istituto per fermare la mattanza!

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Festa Nazionale della Riscossa Popolare a Napoli

Comunicato della Sezione di Napoli Est del P.CARC Bonifiche nell’area orientale? Si può fare!

Giovedì 5 ottobre si è tenuta un’importante manifestazione del coordinamento per la bonifica di Via Mastellone presso Palazzo San Giacomo a cui hanno partecipato le realtà organizzate dell’area orientale e non solo: organismi come la rete territoriale BonifichiAMO Napoli Est, il comitato civico San Giovanni, l’associazione Nazione Napolitana Indipendente, il comitato Barra (R)esiste, la Consulta Popolare per la Salute e Sanità di Napoli, attivisti legati a realtà politiche come “I Verdi” e “PER le persone e per la comunità”, compagni della federazione Campania del P. CARC e di Potere al Popolo, il presidente della VI Municipalità, la consigliera Marì Muscarà, ma anche coordinamenti tematici di altre zone vicini alla battaglia per l’ambiente come la rete No Box. Il presidio è riuscito a strappare all’assessore Santagada un tavolo per venerdì 13 ottobre più alcune promesse di disposizioni possibili. Sono queste le mobilitazioni di cui abbiamo bisogno per imporre alle istituzioni le giuste misure per le masse popolari!

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