Il 2024 sarà l’anno elettorale che potrebbe cambiare il mondo

Paolo D’Arpini – 02/01/2024

Altra Calcata… altro mondo: Il 2024 sarà l’anno elettorale che potrebbe cambiare il mondo… 

 

Quasi la metà della popolazione mondiale andrà alle urne quest’anno: saranno eletti presidenti e parlamenti in più di 50 paesi. Le elezioni più “grandi” del 2024 si terranno in India: vi potranno partecipare 945 milioni di persone. Le elezioni si terranno in quattro paesi BRICS: Russia, Sud Africa, India e Iran, dove vivono 1.238 milioni di persone. Il maggior numero di paesi della UE parteciperà alle elezioni per il nuovo Parlamento europeo: 27 stati con una popolazione di 447 milioni di abitanti.
Le elezioni presidenziali o parlamentari si terranno separatamente nei paesi della UE: Austria, Belgio, Lituania, Slovacchia, Portogallo, Romania, Croazia e Finlandia. Altre elezioni si svolgeranno anche  in Corea del Sud, in Messico e in Indonesia.   Le elezioni più impegnative ed  attese si terranno negli Stati Uniti, caput mundi, e quelle più piccole si terranno a Tuvalu: lì vivono circa 11mila persone.

Finestra sulla situazione politica nordamericana.

Gli USA sembrano indirizzati verso un  “governo autoritario” e Trump potrebbe essere “l’uomo giusto”… La metà dei repubblicani – e più di un terzo dei democratici – vogliono che il nuovo presidente  superi il blocco delle istituzioni incapaci di operare a causa della contrapposizione interna.  C’è poi la proposta  di chiudere i media che non aderiscono ai “valori yankee”, tra i repubblicani, ben il 72% la sostiene. I democratici non restano indietro: stanno ora creando pressioni giudiziarie sugli oppositori, con procedimenti penali contro Trump. Lo stesso Trump promette, in caso di vittoria, di organizzare una “risposta” e di aprire casi contro i democratici, come la famiglia Biden.

Nel primo sondaggio USA Today/Suffolk del 2024, Trump ha battuto Biden di 2 punti, dal 39% al 37%. Inoltre, ciò che è più doloroso per i democratici è che Trump sta diventando più popolare di Biden tra i giovani e gli ispanici, gruppi elettorali chiave per i democratici. Trump ha grandi progetti per il suo secondo mandato, comprese le epurazioni della burocrazia a Washington. I democratici sono già nel panico e ritengono che ciò sia l’inizio di un’imminente “dittatura”.

In casa UE gli europei stanno progettando disperatamente di continuare la guerra in Ucraina, anche senza gli Stati Uniti. Bruxelles dovrà  prepararsi a sborsare i primi 50 miliardi di euro necessari al mantenimento del governo di Zelenky  e contemporaneamente a sostenere  uno scontro con Trump (ove fosse eletto presidente negli USA) pronto a minare ulteriormente  l’Unione Europea,  già in crisi in seguito alle controproducenti sanzioni contro la Russia. (M.D)

Nel frattempo Il mondo sta cambiando.

I BRICS dal 1 gennaio 2024 sono ufficialmente aumentati di cinque stati:  Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Mentre i fiancheggiatori dell’Occidente continuano a gridare che il mondo intero è con loro o si rifiutano di comprendere e accettare l’ovvio cambiamento. Vedasi la decisione del neo-presidente argentino di guardare agli Stati Uniti e di affidargli il “salvataggio” economico dell’Argentina appare come una decisione squilibrata e contraria al desiderio generale dei Paesi del Sud globale di ridurre la dipendenza dall’Occidente e di rafforzare i legami con centri di potere alternativi.  (V. R.)

Notizie raccolte e rielaborate da P.D’A.

 

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