Daniele Donateo – 02/03/2024
Un importante studio condotto da patologi di fama mondiale nella città di Kanazawa, Giappone, e pubblicato dal National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, ha sollevato nuove ulteriori preoccupazioni riguardo alle iniezioni di mRNA COVID e i potenziali rischi cardiaci associati. Il documento, sottoposto a revisione paritaria, rivela che le morti improvvise tra le persone vaccinate potrebbero essere causate da casi “lievi” e non facilmente rilevabili di miocardite.
Studio Giapponese Rivela Collegamento tra mRNA COVID e Danneggiamento Cardiaco
Il team di patologi giapponesi ha esaminato i tessuti cardiaci di un uomo sano di 40 anni morto improvvisamente due giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino mRNA COVID. Il paziente ha manifestato tachicardia e ha perso conoscenza, ma non ha ripreso conoscenza nonostante la rianimazione. L’autopsia ha rivelato focolai infiammatori con necrosi cardiomiocitaria nei ventricoli destro e sinistro, con particolare inclinazione al lato destro. Le cellule infiltranti includevano istiociti CD68 positivi e un numero limitato di cellule T CD8 positive e CD4 positive.
Miocardite: Effetto Collaterale delle Iniezioni di COVID
La miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco, è emersa come noto effetto collaterale delle iniezioni di COVID. Tuttavia, secondo gli esperti, la miocardite subclinica, ossia non evidente clinicamente, potrebbe rappresentare un rischio maggiore di aritmie fatali. Il paziente giapponese ha presentato tachicardia ventricolare senza precedente dolore toracico caratteristico della miocardite, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla rilevabilità di queste condizioni durante le autopsie.
Rischio di Aritmie Mortali: Un Collegamento Tra Subclinica e Fatale
Il fatto più inquietante è che, nonostante la miocardite fosse descritta come “focale e lieve”, ha causato un’aritmia fatale colpendo le cellule coinvolte nel sistema elettrico del cuore. È importante sottolineare che il paziente ha sperimentato l’evento nove giorni dopo la vaccinazione, indicando la possibilità che simili casi siano rimasti inosservati per un periodo di tempo considerevole.
Criticità nella Rilevazione dell’Infiammazione Cardiaca
La miocardite subclinica, che può aumentare il rischio di aritmie fatali, è stata riscontrata in almeno una persona su 50 nei test regolari post-iniezione di mRNA COVID. Tuttavia, è emerso che l’esame istologico cardiaco necessario per individuare piccoli focolai di infiammazione a carico del sistema conduttivo non è una pratica comune nelle autopsie. Gli esperti sottolineano che ciò potrebbe portare a un sottostimato numero di casi di miocardite associati alle iniezioni di COVID.
L’importante studio condotto dai patologi giapponesi evidenzia la necessità di un’approfondita indagine sugli effetti cardiaci delle iniezioni di mRNA COVID. Il collegamento tra miocardite subclinica e aritmie fatali solleva domande sull’elevato tasso di mortalità improvvisa degli ultimi anni e sottolinea l’importanza di un monitoraggio attento dei pazienti post-vaccinazione.