Pubblichiamo la lettera di una famiglia preoccupata della scomparsa di verde per la prossima costruzione di un impianto fotovoltaico a ridosso della propria abitazione.
IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 4MWp CON DIA IN SCADENZA…
Siamo Silvia e Claudio Berardo, abitiamo con la nostra famiglia in fraz. Bosco, a BUSCA, di fianco a noi vivono i nonni e siamo circondati da terreni agricoli coltivati.
Nei giorni scorsi abbiamo saputo che alcuni proprietari di terreni localizzati di fronte a casa nostra, hanno concordato di affittare i loro appezzamenti ad una ditta al fine di installare un impianto fotovoltaico nel terreno di loro proprietà.
Tale ditta ha presentato un progetto in Comune circa 25 giorni fa. Sembra che il termine in cui si conclude la D.I.A. sia a metà della prossima settimana (anzi…delle DIA perchè il terreno è stato frazionato in modo da ottenere 4 mini impianti di meno di 1 MWp, per evitare di chiedere i permessi altrimenti necessari).
Il progetto riguarda l’installazione di un campo fotovoltaico per la produzione di 4MWp di energia elettrica da fonte rinnovabile esclusivamente per vendita al Gestore del Servizio Elettrico (GSE) senza autoconsumo, visto che il proprietario di tale appezzamento non è residente in loco.
Noi vorremmo fare qualcosa per impedire l’inizio dei lavori.
Si tratta, a nostro avviso di un vero scempio dei terreni interessati. Ci siamo rivolti immediatamente al Sindaco del nostro Comune, Luca Gosso, ma ci è stato risposto che non si può fare nulla. Il Comune teme la “denuncia per causato ritardo dei lavori” promessa dall’architetto progettista e pertanto non intende porre limiti.
Si sta attivando esclusivamente per farci dialogare con il proprietario del terreno e il progettista per ottenere una maggiore distanza da casa nostra (attualmente hanno previsto 10 metri!!)
A forza di telefonate e richieste abbiamo capito l’esatta portata del progetto e la vastità dell’intervento.
Riflettiamo sulla situazione che si sta verificando nelle nostre campagne: interi appezzamenti possono essere coperti dall’oggi al domani, senza che nessuno sia avvertito, il terreno diventa di fatto “industriale”, coperto a macchia di leopardo di cemento e pieno di pannelli…tutto questo non ha più nulla a che vedere con la distesa verde in cui le nostre famiglie hanno scelto di vivere.
Cercando informazioni su internet, abbiamo scoperto che “L’impianto fotovoltaico ENEL di Serre, provincia di Salerno è stato a lungo il più grande impianto fotovoltaico al mondo, in funzione dal 1995 con 3,3 MWp di moduli fotovoltaici.
Attualmente il più grande impianto fotovoltaico in Italia è quello costruito nel 2009 dall’Enel a Montalto di Castro con una potenza di 6 MWp”. Sicuramente questi non sono stati spezzettati, per cui il sito che verrà installato di fronte a casa nostra non potrà -forse- essere conteggiato (sono 4 impianti da circa 1 MWp, mica un impianto da 4 MWp!!), ma ugualmente il Comune di Busca dovrebbe vantarsi di avere il secondo impianto più importante d’Italia, non tenerlo nascosto! Potrebbe sembrare una polemica…ognuno può leggere queste parole come vuole!
Davvero il Comune non ha il diritto a fare delle richieste? La regione, già a settembre 2009, ha consigliato ai Comuni di prevenire questa possibilità ponendo dei limiti. Alcuni comuni lo hanno fatto, ma secondo il nostro sindaco, sono regolamenti che non servono a nulla.
Qualcuno ci può aiutare a capire chi dice la verità? Dobbiamo davvero solo subire in silenzio, a capo chino e..rassegnati ai tempi che cambiano?..ma non certo l’usanza che dice: “Fatta la legge, trovato l’inganno”!!!
Saremo molto grati a chiunque vorrà e potrà aiutarci.
Silvia e Claudio Berardo
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