I dati e la classifica di Ecosistema Urbano di Legambiente non sono affatto sbagliati né tanto meno ideologici, sono semplicemente dati, peraltro tutti forniti da fonti comunali o comunque istituzionali.
Roma, 20 ottobre 2010
Ecosistema Urbano 2010: dati giusti, attendiamo risposte nel merito.
I dati e la classifica di Ecosistema Urbano di Legambiente non sono affatto sbagliati né tanto meno ideologici, sono semplicemente dati, peraltro tutti forniti da fonti comunali o comunque istituzionali.
Viste le pretestuose polemiche, ecco in sintesi i dati già forniti nelle scorse ore. La Capitale peggiora per l’inquinamento atmosferico da ossidi di azoto (sia in termini assoluti, da 51,9 a 54,4 microgrammi per metro cubo considerando la media annuale tra tutte le stazioni di monitoraggio che per posizione in classifica dal 78° all’81° posto della classifica nazionale) e per l’ozono (passando dal 29° al 33° posto), mentre per le polveri sottili risale la classifica, dal 64° al 59° posto. Le auto risultano in crescita (da 70 a 71 auto ogni 100 abitanti), mentre rimane il primato nazionale tra le metropoli per il parametro dell’uso del trasporto pubblico (541 viaggi/abitante/anno) e il secondo posto per quello dell’offerta (65 km/vettura/abitanti/anno), che rimane però fermo allo stesso dato dello scorso anno. Sul fronte rifiuti, la produzione procapite resta molto alta, nonostante la crisi economica (641,7 kg/ab/anno), mentre la raccolta differenziata resta quasi ferma al palo con il 19,5% (l’azienda ha poi comunicato il 20,7%), facendo comunque perdere posti in classifica alla Capitale dal 70° al 78° posto. La Capitale si aggiudica la maglia nera a livello italiano per i consumi elettrici domestici procapite con 1.403 kWh per abitante (100° posto in classifica) e rimane a fondo classifica per i consumi idrici (234,3 litri per abitante al giorno) e per la quota di imprese con certificazione Iso 14001 presente nella provincia (1,39 con indice su 1.000 imprese censite). Peggiora per le perdite di rete dal 25% al 27% (dal 29° al 38° posto) ed è stabile per la depurazione al 97%. Una sottolineatura a parte merita il capitolo delle energie rinnovabili, dove Roma non fornisce nemmeno i dati per il solare termico e fotovoltaico, segno di una grave sottovalutazione e di un imperdonabile ritardo che si va cronicizzando. Spicca in positivo per per gli ettari comunali di superficie verde (3.644 mq aree verdi su ettari superficie urbana), anche se il verde fruibile (esclusi parchi e aree protette) rimane a 12,38 metri quadri per abitante.
Per questi e non altri motivi purtroppo Roma, con un punteggio del 45,78% (il 49,36% è la media nazionale), si è piazzata al 75° posto nella classifica della XVII edizione del rapporto “Ecosistema Urbano” (mentre la scorsa edizione era al 62°) perdendo 13 posizioni.
Spiace verificare che al di là delle inutili polemiche non arrivino risposte nel merito che sarebbero più utili per rendere Roma più bella e vivibile, come tutti i cittadini si auspicano avvenga.
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