Legambiente, “No al nucleare”

Inimmaginabile centrale a Montalto, Latina o sul Garigliano, nel Lazio come in qualsiasi parte dell’Italia. A vent’anni dal no al nucleare, ancora tutti irrisolti i problemi di sicurezza e smaltimento scorie.

 

 

 

 

LEGAMBIENTE LAZIO – Comunicato stampa
Roma, 14 marzo 2011
Legambiente Lazio su nucleare: inimmaginabile centrale a Montalto, Latina o sul Garigliano, nel Lazio come in qualsiasi parte dell’Italia.

A vent’anni dal no al nucleare, ancora tutti irrisolti i problemi di sicurezza e smaltimento scorie.
“Siamo vicini al dramma dei cittadini giapponesi, al tragico terremoto si aggiunge la minaccia nucleare e ci preoccupano molto le immagini delle esplosioni dei reattori, i controlli per la contaminazione ai quali si devono sottoporre, le notizie di 170mila persone evacuate da casa loro, l’allarme per piogge radioattive. Speriamo ancora che si possa evitare il peggio, ma quanto sta accadendo deve servire a convincere l’Italia ad abbandonare qualsiasi avventura atomica. E’ inimmaginabile pensare a una centrale a Montalto di Castro, a Latina o sul Garigliano, nel Lazio come in qualsiasi parte dell’Italia, i rischi sono davvero inaccettabili – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – “Bastano i consigli che vengono dati ai cittadini per creare un improponibile scenario da vero terrore: ‘rimanere in casa e non aprire né porte né finestre, coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa, evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto’. Di fronte a questa situazione va solo detto che i problemi del nucleare sono sempre gli stessi e sempre irrisolti, l’insicurezza intrinseca della tecnologia, le scorie da gestire per millenni. È così assurdo, allora, chiedere di puntare su risparmio ed efficienza energetica, su fonti rinnovabili, solare termico e fotovoltaico, eolico, biomasse, piccolo idroelettrico? Se non è bastato alle lobby il voto contrario al nucleare dei cittadini del referendum del 1987, i cittadini ne dovranno esprimere uno nuovo e ancora più forte con il nuovo referendum che si terrà nei prossimi mesi”.

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

 

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