Presidio a Milano contro tagli alla Sanità

Presidio di CUB-Sanità insieme alle associazioni di assistiti contro i tagli alla Sanità. Milano, Giovedì 19 Maggio 2011.

Giovedì la Sanità contro i tagli al Pirellone

Nella mattinata presidio di CUB-Sanità insieme alle associazioni di assistiti. Gelli, CUB-Sanità: “Condizioni di lavoro troppo spesso inaccettabili, bassa macelleria che colpisce troppo spesso anziani e disabili e i lavoratori socio-sanitari”.

17 maggio 2011. Giovedì 19 dalle ore 11 in Piazza Duca D’Aosta, sotto al Pirellone, in concomitanza all’iniziativa lanciata dalla Ledha (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, ndr) e altre associazioni di cittadini, parenti, e utenti, presidio organizzato dalla CUB-Sanità.
“Già oggi nel settore socio-sanitario-assistenziale le condizioni di lavoro e la qualità del servizio ormai inaccettabili” informa Walter Gelli, segretario generale di CUB-Sanità “un allarme che noi lanciamo, e che riguarda la cancellazione dello Stato Sociale, una gravissima emergenza e che va ora anche peggiorando”.
In questo settore migliaia di lavoratori dai salari bassi, fruiscono di pochi diritti, e vivono da tempo anche il dramma di non riuscire a rispondere in maniera adeguata alle esigenze degli ospiti, anziani e disabili, proprio a causa delle condizioni del lavoro in degrado dovute a organici del personale ridotti al lumicino, e carichi di lavoro eccessivi.
Sotto gli occhi di tutti i tagli ai fondi e allo stato sociale operati da Governi Regione e Comune, che mostrano da tempo i loro drammatici effetti sulla qualità di vita di tutti i cittadini e la situazione va ancora peggiorando.
“A quanti tra padroni, amministratori e veri imprenditori del business nel settore sostengono che le rette, già alte, sono inadeguate, rispondiamo invitandoli a fare la loro parte, senza giocare sulla pelle delle persone e sui costi di gestione, complice nelle residenze socio-sanitarie-assistenziali anche il criterio del cosiddetto minutaggio assistenziale, quale strumento per ridurre il costo del lavoro” rincara la dose Gelli “la salute stessa dei lavoratori, e delle persone assistite è quindi già oggi a rischio”.
“Ricordo che i più colpiti da questi tagli da bassa macelleria sono i soggetti deboli, affetti da disabilità, gli anziani ricoverati in strutture pubbliche o private socio-sanitarie o seguiti a domicilio, spesso affetti da patologie anche sanitarie, e che adesso, in Lombardia, rischiano di essere privati dei servizi minimi ed essenziali alla loro vita” conclude Gelli.

Confederazione Unitaria di Base

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