CUB: Marcegaglia, non siamo su “Scherzi a parte”

Risposta del coordinatore nazionale della CUB alle dichiarazioni della leader di Confindustria riguardo “il permanere dell’eccessiva rigidità del mercato del lavoro”. Tiboni: “A Confindustria non basta avere messo in ginocchio milioni di lavoratori con il precariato”.

26 maggio 2011. E’ immediata la risposta da parte della CUB alle dichiarazioni di quest’oggi di Emma Marcegaglia, leader degli industriali, Emma Marcegaglia, durante la sua relazione nell’assemblea annuale di Confindustria.
“Quando Marcegaglia parla del permanere dell’eccessiva rigidità del mercato del lavoro sembra di essere su – Scherzi a parte –“ puntualizza Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Confederazione Unitaria di Base. “A quanto pare a Confindustria non basta avere messo in ginocchio milioni di lavoratori con il precariato”.
“Poi Marcegaglia deve smettere di vendere le rivendicazioni della parte padronale come proposte fatte nell’interesse del paese” prosegue il leader della CUB “perseguendo nell’obiettivo di accaparrarsi le risorse collettive, come il tentativo di privatizzare l’acqua pubblica”.
“Infine, quando Marcegaglia attribuisce al padronato il merito del miglioramento generale del paese, compie un gesto di generosa autoassoluzione, nel momento in cui gli industriali vollero entrare nella Seconda Guerra, (con l’appoggio incondizionato al Fascismo, ndr), e all’oggi, con un record poco invidiabile, di lavoratori che muoiono quotidianamente nei luoghi di lavoro, una rilevante perdita di posti di lavoro e una pesante riduzione del potere d’acquisto, tutti sacrificabili sull’altare del profitto” conclude Tiboni.

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Confederazione Unitaria di Base

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