“Dove siamo? Qui. Che ora e’? Ora”

“Siamo sull’orlo del collasso economico, sociale e ambientale. Che tempo incredibile per ribellarsi! Ovunque le persone smettono di attendere il momento giusto per mettersi in gioco e partecipano, in questo momento, nel creare i più importanti cambiamenti sociali mai immaginati”.

 

DOVE SIAMO? QUI. CHE ORA E’? ORA
Siamo sull’orlo del collasso economico, sociale e ambientale. Che tempo incredibile per ribellarsi! Ovunque le persone smettono di attendere il momento giusto per mettersi in gioco e partecipano, in questo momento, nel creare i più importanti cambiamenti sociali mai immaginati  L’ARTICOLO COMPLETO

METTIAMO IN COMUNE
Come misuriamo la ricchezza? Attraverso il denaro, le persone più ricche sono quelle che accumulano più denaro, sembra ovvio. E invece non lo è. John Holloway ci ricorda che sotto l’apparente solidità del denaro c’è un liquido che bolle: é la nostra ricchezza – quella prodotta dal nostro fare, dalla nostra attività creativa – che lotta contro la sua astrazione-negazione in forma di merce. L’esito della lotta non è scontato. Ciò che esiste nella forma di un’altra cosa, ciò che esiste malgrado sia negato, è il lato nascosto di ciò che lo nega, è la sua crisi. La possibilità di un cambiamento radicale, profondo, sorge dal basso, da ciò che è nascosto, latente. Il capitalismo lotta continuamente per trovare una più profonda subordinazione della vita alla sua necessità di dominare ed espandersi. La sua dominazione, tuttavia, è inconcepibile senza la resistenza. Il signore dipende dai suoi sudditi. Ed è in questa dipendenza che si trova la chiave per comprendere la crisi del suo dominio. Il nostro “mettere in comune” è il movimento della crisi L’ARTICOLO COMPLETO

LA CRESCITA E’ NEMICA DELLA VITA
Le donne che compiono i lavori di casa non sostengono la crescita. L’acqua condivisa liberamente e protetta da tutti non crea crescita. Invece quando la Coca-Cola crea un impianto, estrae l’acqua e riempie le bottiglie di plastica, l’economia cresce L’ARTICOLO COMPLETO

 È il mondo di tutti, dicono le donne, cambiamolo  Veronika Bennholdt-Thomsen

 Il paradosso delle ninfee Serge Latouche

LE LAME DI MELILLA
Il governo spagnolo ha deciso di ricollocare le lame sulla parte alta della recinzione che segna il confine tra l’enclave di Melilla e il Marocco. Le lame, che si mimetizzano nel filo spinato, erano state eliminate nel 2007 per i profondi tagli che causavano alle mani e alle gambe dei migranti che cercavano di saltare la doppia barriera di ferro della frontiera L’ARTICOLO COMPLETO

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PAYPAL

La campagna Nome Comune di persone, ovvero perché molte persone hanno deciso di sostenere Comune-info

con abbracci e con un piccolo contributo, oggi ha anche la possibilità del pagamento PayPal

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C’È VITA OLTRE LO SVILUPPO
Uno dei territori europei nel quale è più evidente l’agonia dello sviluppo (agricoltura chimica, turismo di massa, petrolio a basso costo…) è l’Andalusia. Il pensiero unico si è tradotto in sfruttamento monotono della terra e del lavoro delle persone. Tuttavia tra le crepe di questo gigante dai piedi di argilla, germogliano speranze e cambiamenti: gruppi di consumo autogestiti, progetti di agroecología, orti urbani, collettivi di finanza etica, scambio di beni e servizi… Si tratta di iniziative comunitarie che nascono dal basso, in modo cooperativo e allegro, a cominciare dalla Rete della decrescita L’ARTICOLO COMPLETO

A SCUOLA, PANE E OLIO E ORTO SINERGICO 
Cos’è una Eco-merenda? Come una scuola può cominciare a sperimentare scelte di decrescita? Maria de Biase in questo video racconta come nelle sue scuole di Scario e San Giovanni a Piro (Salerno) i ragazzi delle elementari e delle medie hanno un menù settimanale molto speciale a base di verdure, di pane e olio e di frutta di stagione. La maggior parte dei prodotti consumati nelle mense scolastiche vengono coltivati negli orti sinergici che sono curati dai ragazzi e da tutta la comunità locale. Di seguito un articolo su un orto comunitario scolastico in Bolivia, nei commenti il link al video sulla bellissima esperienza campana L’ARTICOLO COMPLETO

► FACCIAMO IL PANE INSIEME

RIBELLARSI AL DOMINIO DELLO SGUARDO. MASCHILE
“Quotidiani, riviste, filmati, siti. Cartelloni per strada. Donne in mutande o in tanga, donne scollate o in topless, in mezzo a uomini vestiti che rappresentano professioni, fanno arte o sport e governano il paese. Le donne mostrano il didietro o il seno: non fanno nient’altro che essere passivamente “disponibili” per lo sguardo altrui. Il messaggio sul ruolo delle donne è molto chiaro: servono ad eccitare e soddisfare gli uomini, questo è il loro più grande valore. Per lo più la modella è giovane o giovanissima, bianca, sottile e con grandi seni. Questo tipo di corpo è naturale in meno del 5 per cento delle donne. “Lo scopo è tenerci occupate – spiega Maria G. Di Rienzo, femminista, giornalista e regista teatrale -, rendere il nostro corpo un “progetto” su cui lavorare all’infinito con depilazioni, cerette, diete, esercizi, trucco, chirurgia plastica ecc. affinché corrisponda ad uno stereotipo irrealistico e centrato sullo sguardo maschile” L’ARTICOLO COMPLETO

LA LIBERAZIONE DELLE MUCCHE
Sono animali “da carne” oppure esseri viventi non umani? Si può essere amanti della “fiorentina” al sangue o sereni veganiani, accesi animalisti o pescatori per diletto ma bisogna essere solo stupidi, nell’anno senza grazia 2013, per non porsi il problema dell’antispecismo. E’ la più spietata delle mercificazioni della vita, quella della trasformazione dell’esistenza di una di queste “signore” in ciclo di produzione del controfiletto L’ARTICOLO COMPLETO E IL VIDEO

LA SPLENDIDA RIBELLIONE SICILIANA
Ogni giorno frequentano negozi che dichiarano di non sottostare ai ricatti della mafia, vanno a teatro, ovviamente al Teatro Garibaldi autogestito di Palermo, portano gli oggetti che non si usano a cooperative che gestiscono isole ecologiche in vari comuni e che in controvalore emettono “buoni” con cui ottenere pasta e altri prodotti alimentari, fanno parte di Gruppi di acquisto solidali…. Dall’ al 10 novembre si incontrano in una bella fiera negli spazi dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo. Cosa significa “a Zisa”? La splendida L’ARTICOLO COMPLETO

IL NEOCOLONIALISMO DISSANGIA IL GUATEMALA
Trattano come terroristi intere popolazioni. La riforma costituzionale agita la bandiera della “nazione guatemalteca” per coprire l’espropriazione delle terre delle comunità e cancellare la soggettività politica degli indigeni relegandoli a reliquie culturali. Ad opporsi all’estrattivismo delle grandi imprese minerarie ed idroelettriche, sono in primo luogo le donne, più abili a de-costruire il modello propagandato e a sviluppare una gestione del territorio e della comunità ancorata alla proprietà collettiva della terra e a forme di produzione familiare L’ARTICOLO COMPLETO

IL TEMPO DELL’AGORA’
Tre giornate molte intense: Agorà 99, ospitato a Roma nel fine settimana, si è confermato un appuntamento importante contro l’austerity. Debito, diritti e democrazia sono stati gli assi tematici ma, come in una vera piazza, i racconti, il confronto, l’ascolto hanno allargato i punti di vista e lo scambio oltre l’analisi delle applicazioni delle politiche di austetrità. Le forme di autorganizzazione (dei migranti, degli operai, degli sfrattati, degli studenti), la ridefinizione degli spazi (occupazioni, reinvenzione degli spazi urbani, difesa e riappropriazione dei territori) e la costruzione e il consolidamento delle relazioni a livello internazionale sono stati i principali punti di dibattito. Aldilà dell’agenda delle azioni locali e internazionali, è emersa l’importanza dal guardarsi in faccia e del mettere in comune persone, temi e percorsi differenti per costruire insieme, in “piazza”, un mondo diverso L’ARTICOLO COMPLETO

MAESTRI OBIETTORI
Lunedì 4 novembre in diverse città ci sono stati bambini e ragazzi che sono stati accompagnati a festeggiare le forze armate. Lunedì 4 novemvre, per fortuna, ci sono stati insegnanti che si sono rifiutati di obbedire a militari che scambiano le scuole per caserme L’ARTICOLO COMPLETO

FATTORIE IN CITTA’
Si chiamano city farms, sono piccole fattorie che resistono e propongono stili di vita diversi, in una delle città globali più frenetiche del mondo, Londra L’ARTICOLO COMPLETO

F35. IL MINISTRO PIAZZISTA SE NE DEVA ANDARE
La notizia ha dell’inverosimile. Il ministro della difesa Mario Mauro partecipa a uno spot della Lockheed per propagandare l’acquisto dei cacciabombardieri F35. Nello spot compare la foto del ministro e la didascalia di una sua tragicomica frase che dice: «To love peace you must arm peace. F35 does that». Cioè: «Per amare la pace, devi armare la pace. L’F35 lo fa».Qualche tempo fa, in una imitazione di Tom Cruise in Mission Impossible, si era fatto calare da un elicottero su una nave della marina. Cacciamolo L’ARTICOLO COMPLETO

LA FATTORIA SOCIALE E L’ALBERO DEI SOGNI
La periferia urbana può diventare un luogo d’incontro, socializzazione, fraternità, produzione di un’agricoltura buona e sana? Schiacciata tra la Prenestina, Tor Tre Teste e il Grande Raccordo Anulare, nasce a Roma la Fattoria sociale della Tenuta della Mistica, uno spazio comune per sperimentare insieme a tanti protagonisti locali le potenzialità della rete e della promozione locale del territorio L’ARTICOLO COMPLETO

LA SCUOLA BOLIVIANA DEL RAVANELLO
A Cochabamba, in Bolivia, l’autunno è stagione di raccolto. I ragazzi della scuoletta di Santa Rosa de Lima hanno coltivato ortaggi e ora possono godersi il frutto della loro fatica. Li aiuta la Fundación Abril, diretta da Oscar Olivera, il protagonista più noto della guerra dell’acqua del 2000. Il progetto agroecologico educativo serve a “imparare facendo”, a rafforzare i legami comunitari, a non sprecare l’acqua e a migliorare l’alimentazione di ragazzi che, in Bolivia come qui, mangiano troppo cibo-spazzatura L’ARTICOLO COMPLETO

POSSIAMO ANCORA SALVARE LA TERRA
Il capitalismo globale ha reso l’esaurimento delle risorse e il cambiamento climatico più rapidi. Lo dicono non solo movimenti territoriali e cittadini di tutti i tipi ma, sempre più spesso, anche scienziati, secondo i quali, tuttavia, c’è ancora tempo per evitare il riscaldamento catastrofico. La speranza, spiega Naomi Klein, cammina oggi con tutti coloro che stanno reagendo di conseguenza: ad esempio, bloccando l’attività di fratturazione idraulica, interferendo con i preparativi per le trivellazioni in acque russe, portando in tribunale gli operatori delle sabbie bituminose…. L’ARTICOLO COMPLETO

UN VECCHIO CINEMA FA ANIMARE IL TEATRO
A Monserrato, piccolo comune alla periferia di Cagliari, si è concluso il MomoTi International Puppet Festival: quattro giorni dedicati al teatro d’animazione con artisti provenienti dall’Italia, dalla Grecia, dalla Russia, dalla Germania e dall’Argentina. Come contrastare il deserto culturale e restituire a una comunità la capacità di emozionarsi: quando il teatro è educazione all’ascolto
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IVAN, L’ALLEGRIA E LA RABBIA
“Ci sono mille modi di raccontare una storia. Per dire l’orrore dell’assedio e della guerra, Ivan ha usato una partita di calcetto interrotta nei sotterranei di un hotel, la gioia di una corsa su una spiaggia, l’insegna di un negozio di abiti da sposa, un’antilope bellissima; e per svelare l’ignavia dei potenti può bastare, più di un’inchiesta o della presentazione di dati, un editoriale furibondo che contenga l’analisi minuziosa di un menù. … Il giornalismo di Ivan e gli articoli di questa raccolta sono pieni di allegria e rabbia, e cioè di facce, di cibo, di vestiti, case, ragazzini, animali”. “La storia è dall’altro lato della strada” (Robin edizioni) è un libro curato da Rosa Mordenti che raccoglie articoli e reportage di Ivan Bonfanti, giornalista di Liberazione morto del 2008 a trentasette anni. L’ARTICOLO COMPLETO

IL CIBO, IL 2 NOVEMBRE E LA RECIPROCITA’
Mettere al centro del 2 novembre il cibo e la memoria e l’usanza, diffusa in molte regioni, di condividere una minestra di fave oppure ceci, noci e castagne, è sempre stato un modo per resistere a relazioni di dominio e alla mercificazione: significa rifiutare il tempo artificiale, lineare, che tutto appiana e dimentica, al quale contrapporre “il tempo ciclico agrario, fatto di morte-vita-morte, quello del contadino”, spiega Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione. Ma significa anche sperimentare la catena di reciprocità: il dare, il ricevere e il ricambiare, analizzato da Marcel Mauss L’ARTICOLO COMPLETO

MAPPA DEL CAMBIAMENTO
“Esistono due diversi modi per uscire a piedi da una città e lasciarsela alle spalle. Il primo è come venire fuori da una bolla di sapone, che piano piano si allunga, si deforma, pare non volerti lasciare e poi invece esplode in una nuvola di gocce e ti accompagna ancora per un bel pezzo, con il suo odore di cemento e polveri sottili. Il secondo è trovare una via di fuga, una porta girevole tra l’urbe e il contado, di solito un parco, una strada secondaria, una pista ciclabile sull’orlo della metropoli” (Il sentiero degli dei, Wu ming 2). Una mappa non è solo orientamento, è una rappresentazione soggettiva della realtà. Una radiotrasmissione a proposito di mappe L’ARTICOLO COMPLETO

L’INCULTURA SULLE RIVE DELL’ARNO
Davanti ai perchè, di fronte al dissenso, il politico 2.0 banalizza e provoca. L’incultura politica, che si radica tra un tweet e un post, è sempre più incapace di contrapporsi al dissenso con la forza della ragione e con la sensatezza delle argomentazioni. Nell’Italia dei Renzi, dei Grillo e dei Berlusconi anche Pisa non fa differenza. E alla politica del Municipio dei Beni Comuni sulla sua richiesta di trasparenza e alta politica, sindaco e amministrazione contrappongono la semplificazione e la negazione del principio di non contraddizione. Perchè la politica “arte della mediazione” è cosa un po’ agé e un libro prima di dormire, si sa, costa fatica
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UN FORUM PER SALVARE IL TERRITORIO
Pubblichiamo un resoconto dell’incontro Zero suolo, zero paese, promosso dal Forum italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e da Salviamo il Paesaggio. Per fermare il consumo di suolo e sperimentare modi diversi di tutelarlo, valorizzarlo e condividerlo si muove ormai una rete sempre più estesa e determinata, invisibile a grandi media, palazzinari e altri mercanti L’ARTICOLO COMPLETO

LE CITTÀ DEI MONELLI
Il Fronte di liberazione dei “Pizzinni Pizzoni” (il nome con cui a Sassari sono chiamati i monelli di strada) ha cominciato a riprendersi la città: con il sostegno del laboratorio di ricerca TaMaLaCà (Tutta Mia La Città), grazie a un cavallino di legno hanno occupato alcune aree del centro e raccolto i desideri e la disponibilità dei cittadini a realizzarli. L’obiettivo? Ribellarsi alla trasformazione del centro storico in un grande centro commerciale a misura di automobile L’ARTICOLO COMPLETO

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