“Ribellarsi perchè?”

“L’aspettavamo, non poteva mancare un’adesione così alla nostra campagna. Come raccontare meglio il proprio Ribellarsi facendo?”

Sono Alessandro e mi ribello facendo fotografie

Le foto (bellissime) di Alessandro Di Ciommo sono qui. Per sapere chi, insieme ad Alessandro, ha aderito alla campagna “Ribellarsi facendo” basta sbirciare invece qua dentro

Ribellarsi perché
L’aspettavamo, non poteva mancare un’adesione così alla nostra campagna. Come raccontare meglio il proprio Ribellarsi facendo? Il lungo viaggio fino alle montagne del Chiapas per prendere parte al primo corso sulla libertà secondo gli zapatisti. “Non portate scarpe con i tacchi a spillo, è vero, stanno molto bene ma le rompereste subito”, aveva raccomandato Marcos. In quella strana scuola non servono nemmeno i curriculum, nemmeno quello da zapatista doc della prima ora. Invece dei curriculum, lì si guarda il cuore, aveva aggiunto. Gustavo Esteva aveva accettato con entusiasmo l’invito ad arrivare da allievo: è l’ora di re-imparare ad imparare. Raúl Zibechi avrebbe raccontato che non c’erano lavagne né programmi ma per la prima volta l’insegnamento tra i rivoluzionari non riproduceva il modello accademico con un arriba e un abajo congelati e stratificati. Le nostre compagne di Jambo hanno visto un mondo nuovo e provano a raccontarlo, a Fidenza e qui. Stanno già facendo Comune con noi

RIBELLARSI FACENDO

MONDI DIVERSI GIA’ ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

Una stazione Comune dei mondi nuovi Facciamoci un regalo: mettiamo insieme almeno un euro al mese perché chiunque ne abbia voglia possa leggere liberamente Comune-info per un altro anno. Sono dodici euro, tre per ogni stagione del 2014. Se qualcuno può mettere di più, lo faccia. Servirà a sostituire chi vorrebbe partecipare e non ce la fa.

LA PAGINA DELLA CAMPAGNA DI SOSTEGNO 2014 “RIBELLARSI FACENDO”

IN COSTANTE AGGIORNAMENTO È QUI

Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni

IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Popolare Etica, agenzia di Roma;

E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL

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 UNA COOPERAZIONE INEMENDABILE
Il governo si lancia nella riforma della cooperazione internazionale. Ma il testo che propone è brutto e culturalmente datato, e la riporta nel secolo scorso. La Farnesina si tiene stretti indirizzi e poteri, delega la gestione ordinaria ad un’agenzia su cui scarica solo le pratiche. Porte spalancate ai privati, che possono continuare a fare il loro lavoro all’estero, ma con i soldi di tutti. Cooperative e commercio equo sono promossi con riserva. Bocciate le donne e i volontari, le comunità e la partecipazione

Emilio Ciarlo (Pd), tra gli autori del testo di legge criticato, risponde all’articolo pubblicato su Comune-info:

NAOMI KLEIN, LA SCIENZA CI DICE DI RIBELLARCI
Nel dicembre 2012, un ricercatore di sistemi complessi, di nome Brad Werner e dai capelli fucsia, fa il suo ingresso tra una folla di 24.000 tra geologi e ingegneri spaziali al Fall Meeting dell’American Geophysical Union, che si tiene annualmente a San Francisco. Il titolo del suo intervento è: “La Terra è fottuta?” (titolo completo “La Terra è fottuta? Totale inutilità della gestione ambientale globale e possibilità di sostenibilità attraverso l’attivismo”). Brad conduce il pubblico attraverso un avanzato modello informatico che ha utilizzato per rispondere all’interrogativo. Parla dei limiti del sistema e di tutta una serie di dati alquanto incomprensibili per i non-iniziati alla teoria dei sistemi. Ma l’ultimo passaggio è sufficientemente chiaro: il capitalismo globale ha operato un dissipamento di risorse così rapido, facile e senza limiti, da causare una pericolosa instabilità nei “sistemi uomo-natura”. Pressato dai giornalisti per una risposta più chiara e diretta all’interrogativo “siamo fottuti?”, Werner ha messo da parte il gergo tecnico e ha risposto: “Più o meno”. “E’ emerso un dato, tuttavia, nel modello presentato – scrive Naomi Klein in questo articolo pubblicato alcuni mesi fa –, che offre un margine di speranza. Werner l’ha chiamato resistenza: i movimenti di persone o gruppi di persone che adottano una serie di modelli di comportamenti non rientranti all’interno della cultura capitalista” L’ARTICOLO COMPLETO È QUI

APPRENDERE PER CREARE
In tutto il mondo ci sono insegnanti e educatori che seminano ogni giorno relazioni sociali diverse. Per loro, l’apprendere è cooperazione, gioco, creatività, intercultura, natura, cambiamento. Scavano in profondità nella società, ripensano (facendo) la pedagogia, trasformano le città in modo poco visibile e non si stancano di imparare: alcuni di loro in luglio saranno alla Ridef, a Reggio Emilia, un incontro straordinario di dieci giorni di scambio e autoformazione, dal titolo “Abitare insieme le città delle bambine e dei bambini”. Il video di presentazione della Ridef

OGM? NO, COLTIVAR CONDIVIDENDO
Il nome è già il programma: Coltivare Condividendo. Sono un gruppo di contadini biologici nato nella provincia di Belluno che da qualche anno girano le piazze dei paesi esponendo semi e prodotti. La loro missione è salvare biodiversità, fertilità dei suoli, saperi, paesaggi agricoli. Lo fanno con la zappa: promuovono la conservazione e lo scambio di semi, li donano a chi vuole “adottarli” e riprodurli, aiutano quanti iniziano un lavoro nel campo, nel frutteto, nell’orto anche solo ad uso di sussistenza, si scambiano informazioni e buone pratiche. Sono più di 120 i coltivatori coinvolti in una rete di relazioni che si allarga nelle provincie vicine. Inevitabile, quindi, l’impegno contro il pericolo che viene dall’introduzione di sementi (per ora solo il mais della Monsanto) geneticamente modificate che hanno iniziato a “coltivare” in Friuli. Sabato 1 febbraio sarà mobilitazione generale in tutto il Triveneto con Altra Agricoltura, Civiltà Contadina, Gas, associazioni ambientaliste e per la decrescita

LA GRECIA E IL MOVIMENTO SENZA INTERMEDIARI
Per ribellarsi contro le politiche di austerity, migliaia di greci hanno scelto di lavorare la terra. E di distribuire i loro prodotti in uno dei mercati del “Movimento senza intermediari”. Si tratta di luoghi nei quali i contadini vendono ciò che hanno raccolto nei campi, saltando le reti commerciali tradizionali di intermediazione. I primi mercati sono nati all’inizio del 2012 come forma di protesta contro l’indebolimento del potere d’acquisto. Intanto, altri cittadini, come raccontato su ‘Comune’ lo scorso anno, promuovono scambi non monetari o autogestiscono imprese

SCUOLA E FETICISMO DIGITALE
Se la classe non è un luogo in cui il maestro va per trasmettere il suo sapere agli alunni ma, prima di tutto, uno spazio dove sperimentare relazioni mutualistiche, in cui si impara insieme, si fa ricerca con la mente e con le mani, si vive in comunità allora anche la didattica va ripensata. “Io non sono assolutamente contro la tecnologia nella scuola, ma sono contro a una pericolosa logica di sostituzione che oggi sembra prevalere – dice Roberto Casati, direttore di Ricerca del Cnrs all’Ecole Normale di Parigi – La scuola oggi sembra vedere nei tablet una sorta di coltellino svizzero, uno strumento cioè che permette di fare tutto, ed è per questo che si sta dirigendo nella direzione della sostituzione degli strumenti didattici con questo supporto digitale. Ma, pensateci bene, nessuno chef sostituirebbe i suoi strumenti da cucina con un coltellino svizzero”

SIAMO PROPRIO SICURE?
L’aggeggio si chiama “Siamo sicure!” ed è un’applicazione per smartphone destinata alla donne, sviluppata da una società con il patrocinio del Comune di Firenze, con relativo decalogo dei “comportamenti ritenuti sicuri da adottare per prevenire e contrastare situazioni di pericolo e potenziale violenza”. Una esce di casa e deve ricordarsi di: “stare attenta al livello di illuminazione delle strade e alle persone raggruppate senza un apparente motivo”, “notare l’atteggiamento delle persone nei locali, cercare le eventuali uscite”, “verificare di non avere qualcuno alle spalle quando si avvicina al portone di casa”, “fare sport per poter essere pronte alla fuga”, “guidare sempre con la sicura abbassata e sui treni o in metro evitare gli scompartimenti vuoti…”. In altre parole, lo stupratore o l’aggressore non ha niente a che fare con le proprie azioni e scelte, sono le tue azioni e le tue scelte che devono essere vigilate. Quella che viene disegnata è la violenza perpetrata esclusivamente da estranei, ma purtroppo la maggior parte della violenza subita dalle donne proviene da persone che loro conoscono. I due terzi, per essere più precisi. Sono due terzi composti da parenti, amici, colleghi, partner o ex partner, che picchiano e violentano in situazioni assai più comode e premeditate della strada buia o dell’incontro occasionale in metropolitana

UN’AUTOSTRADA E’ PER SEMPRE
Stanno per realizzare una nuova autostrada nel Lazio, unirà la via Pontina all’A2. Cemento scaraventato su agricoltura, paesaggio, arte. Ma era così difficile pensare di utilizzare i soldi investiti per riorganizzare il collegamento ferroviario, intervenire contro il dissesto geologico, mettere in sicurezza le strade esistenti?

IL DIRITTO ALL’ABITARE IN UN CARTOON
Ovunque cresce il problema casa. Tra alloggi pubblici, di proprietà di istituti religiosi e di banche, e quelli privati, migliaia di appartamenti restano vuoti e migliaia di persone senza casa. Questo cartone animato, per grandi e piccoli, racconta in particolare il caso di Genova, analogo a quello di qualsiasi altra città, in cui sempre più persone hanno cominciato a autorganizzarsi, mappando le case sfitte, occupando quelle vuote, difendendosi da sfratti e sgomberi

GHOSTBUSTERS URBANI
“Fantasmi Urbani” è un docufilm, basato su video-inchieste, dedicato ai cinema abbandonati di Roma. A realizzarlo sono stati 120 “studenti-ghostbusters”. Un mattone prezioso intorno al quale immaginare, formulare e sperimentare proposte concrete su come trasformare questi “fantasmi urbani” in beni comuni ri-utilizzabili a servizio della collettività. Il docufilm è on line qui

CHI RUBA L’ACQUA AI PALESTINESI?
Stanca di spremere solo i cittadini del Lazio e di altre regioni e di fare affari con diversi regimi (Colombia, Honduras, Repubblica Dominicana), Acea ha pensato bene di espandere la propria attività stipulando accordi con la Mekorot, società idrica nazionale di Israele, nota per sfruttare le fonti idriche palestinesi e per i tagli alle forniture delle comunità palestinesi. Per chiedere ad Acea di non procedere ad alcun ulteriore accordo con la Mekorot è nata una campagna

CONTADINI, NON IMPRENDITORI AGRICOLI
Da vent’anni l’Ue continua a ripetere smettete di fare i contadini, diventare imprenditori agricoli. Chi sceglie di fare agricoltora in Italia oggi si trova a subire gli effetti di scelte economiche e sociali causate dalla politica agricola europea, nazionale e regionale, ma anche da una rappresentanza sindacale che non risponde più ai bisogni effettivi degli agricoltori e da una remunerazione non più adeguata del lavoro svolto. Per cominciare a invertire la rotta, per garantire il diritto all’accesso a un cibo sicuro e tamponare la grave e profonda crisi agricola, la rete Altragricoltura promuove il 29 gennaio, a Roma, una giornata di mobilitazione straordinaria: “Fermiamo il massacro nelle campagne italiane”

L’ASSALTO ALLA DEMOCRAZIA DI PROSSIMITÀ
Uno dei nodi cruciali della guerra alla società, dichiarata dalle lobby finanziarie con la trappola della crisi del debito pubblico, vede da alcuni anni e sempre più nei prossimi mesi, al centro gli enti locali, i loro beni e servizi, il loro ruolo. Cassa Depositi e Prestiti, ovvero l’ente (ora SpA, con all’interno le fondazioni bancarie) che raccoglie il risparmio postale (240 miliardi) di quasi 24 milioni di persone, è il braccio operativo di questa aggressione

LA CICLABILE-TRUFFA SU VIA NOMENTANA
Roma: ci sono molti modi per rendere una ciclabile di fatto inutilizzabile

 


 

 

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