Scuola, si sposta in Piazza della Repubblica manifestazione del 22

La Questura di Roma ha negato l’autorizzazione al presidio dei lavoratori della scuola lanciato dall’Unione Sindacale di Base per domenica 22 febbraio. Il presidio si terrà ugualmente ma in piazza della Repubblica, sempre alle 9.30.

 

COMUNICATO STAMPA

 

SCUOLA: NEGATA VIA NAZIONALE PER MANIFESTAZIONE 22 FEBBRAIO

USB, PER IL DEMOCRATICO RENZI IL CONFRONTO È SOLO “A DISTANZA”

La manifestazione si sposta in piazza della Repubblica – ore 9.30

 

Nella giornata di ieri è stata negata l’autorizzazione della Questura di Roma al presidio dei lavoratori della scuola lanciato dall’Unione Sindacale di Base per domenica 22 febbraio. Il presidio si terrà ugualmente ma in piazza della Repubblica, sempre alle 9.30.

“Evidentemente non vogliono i lavoratori e le lavoratici della scuola troppo vicini allo Spazio Eventi, dove si terrà l’ennesima kermesse propagandistica del Premier Renzi e di quella claque che è ormai il Partito Democratico”, commenta Barbara Battista, dell’USB P.I. Scuola.

“Via Nazionale è Zona Rossa – prosegue Battista – tanto cara all’ex sindaco Alemanno ma anche a tutti quei sindacati e forze politiche che sottoscrissero l’accordo sulle autorizzazioni delle manifestazioni a Roma. Di fatto,  per il democratico Reni, il pubblico e legittimo dissenso va bene solo a distanza”.

“Trafficanti, evasori, venti di guerra e spese militari alle stelle, povertà e disagio sociale, corruzione, emergenza casa, scandali nelle infrastrutture e nei grandi eventi come l’Expo. E il Premier mai eletto cosa fa? Festeggia un anno di malgoverno – incalza la dirigente USB – pretendendo per giunta di usare la scuola statale come tema altisonante per la sua propaganda”.

“Si accingono a festeggiare cannibalizzando ciò che rimane della scuola, della Costituzione e dei diritti dei lavoratori con un decreto d’urgenza, tipico dell’arroganza di chi non porta il dibattito in sede parlamentare proprio perché di democratico ha ben poco. Noi saremo comunque a Roma, da bravi guastafeste, per rivendicare contratto, stipendi e diritti”, conclude Battista.

 

Roma, 18 febbraio 2015

Ufficio Stampa USB

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