Enav, in sciopero contro privatizzazione ‘sicurezza nei cieli’

“La privatizzazione dell’azienda che si occupa dell’assistenza al volo del traffico aereo italiano, è particolarmente preoccupante in quanto si mette in vendita il controllo e la sicurezza delle operazioni nel trasporto aereo”.

 

Comunicato Stampa

Il governo accelera la privatizzazione di Enav. USB, la sicurezza dei cieli in mano ai privati?
Primo sciopero USB in Enav il 21 aprile

 

Nel pacchetto di privatizzazioni messe in campo dal Governo Renzi nell’affannosa ricerca di risorse per obbedire ai dettami dell’austerità europea, oltre alle Poste, ai beni del Demanio di Stato, ad aziende come Enel e Eni, fino a Gruppi come Finmeccanica, c’è anche l’Enav. La privatizzazione dell’azienda che si occupa dell’assistenza al volo del traffico aereo italiano, ci preoccupa particolarmente – dichiara Fabrizio Tomaselli dell’Esecutivo nazionale di USB – in quanto si mette in vendita chi svolge una funzione essenziale nel sistema della mobilità del paese: il controllo e la sicurezza delle operazioni nel trasporto aereo.

Appare ancora più incomprensibile il percorso che si è scelto per portare avanti tale operazione, così come illustrato da alcuni articoli usciti nei giorni scorsi sulla stampa, passando prima attraverso una riduzione del capitale per renderla più appetibile (il surplus sarà destinato a riduzione del deficit) e poi con il lancio di un bond per reperire liquidità e indebitando quindi l’Azienda – continua il sindacalista USB. Non solo, questa operazione dovrebbe servire, come si legge sempre sugli stessi articoli,anche per permettere a Enav di svincolarsi dal tetto agli stipendi del management, così come previsto dalla legge e poter quindi garantire un compenso “fuori quota” al “privatizzatore” di turno.

Quindi il Governo mette in vendita un’azienda strategicamente importante che è sana, gli riduce di fatto il capitale e gli aumenta il debito. Un’azienda che al suo interno può contare su alte professionalità che svolgono attività di estrema importanza e delicatezza e nella quale ci si prepara a far entrare manager strapagati. Con quale criterio si concilia il ruolo di Enav con la proprietà e la gestione privata? Perché affidare la sicurezza dei cieli in mano ai privati? E come può giustificare questo governo un’operazione che appare l’ennesimo regalo a certa imprenditoria nella più classica delle logiche che hanno distrutto l’impianto industriale e dei servizi del nostro Paese? – si chiede Tomaselli.

USB ha aperto la propria rappresentanza in Enav sulla spinta di lavoratori esasperati da una gestione interna afflitta da un clima appesantito dall’arroganza della dirigenza e da pratiche non sempre trasparenti.

Il prossimo 21 aprile USB ha dichiarato un primo sciopero di 4 ore – conclude Tomaselli. Il futuro di questo asset strategico deve passare al vaglio dell’utenza e dei lavoratori coinvolti e non soltanto di chi vede nelle privatizzazioni la panacea per tutti i mali. Soprattutto è indispensabile sottolineare con forza che si deve avere come principale obiettivo la salvaguardia della sicurezza per tutti i cittadini.

USB – Unione Sindacale di Base

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