Ghouta, “ribelli” attaccano convoglio civili con 300 famiglie

I cosidetti “ribelli” che occupano la zona della Ghouta nei pressi di Damasco hanno attaccato un convoglio di civili che tentavano di uscire dall’aerea. Ai giornalisti, il portavoce del Centro russo per la riconciliazione in Siria, il maggiore generale Vladimir Zolotukhin, ha poi precisato che il convoglio è stato attaccato a solo un chilometro dall’uscita, dove i parenti dei residenti della Ghouta orientale stavano aspettando con i giornalisti. Non è al momento chiaro se ci siano vittime.

 

Ghouta, i fantomatici “ribelli” attaccano un convoglio di civili con 300 famiglie. Tre auto distrutte

I cosidetti “ribelli” che occupano la zona della Ghouta nei pressi di Damasco hanno attaccato un convoglio di civili che tentavano di uscire dall’aerea. Ai giornalisti, il portavoce del Centro russo per la riconciliazione in Siria, il maggiore generale Vladimir Zolotukhin, ha poi precisato che il convoglio è stato attaccato a solo un chilometro dall’uscita, dove i parenti dei residenti della Ghouta orientale stavano aspettando con i giornalisti. Non è al momento chiaro se ci siano vittime, ma almeno tre vetture sono state distrutte a seguito del bombardamento.

I “ribelli” della Ghouta orientale hanno bloccato i civili dall’abbandono del sobborgo, aprendo il fuoco sul corridoio umanitario che è stato istituito dalle forze governative siriane e dal Centro russo per la riconciliazione il 27 febbraio. Il ministero della Difesa russo ha accusato i militanti di usare i civili come umani scudo per sabotare gli aiuti dell’ONU.

Domenica, i militanti hanno imposto il coprifuoco e punito pubblicamente i civili che avrebbero cercato di fuggire dalla Ghouta orientale. La notizia, tuttavia, non ha provocato alcuna reazione in Occidente.

da: www.lantidiplomatico.it

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