“I senza storia”

Da anni il Mediterraneo è attraversato da ondate migratorie. I poveri, quando sono per di più migranti, perdono ogni legame con luoghi, “culture”, famiglie; diventano numeri, tratti somatici, sono per dirla con Eduardo Galeano i Nessuno.

 

I SENZA STORIA


Da anni il Mediterraneo è attraversato da ondate migratorie. I poveri, quando sono per di più migranti, perdono ogni legame con luoghi, “culture”, famiglie; diventano numeri, tratti somatici, sono per dirla con Eduardo Galeano i Nessuno. Sono spesso i volti, i gesti, gli sguardi di figli, mariti, madri, a ricostruire, alle spalle di tante morti anonime, una normalità in cui molti si riconoscono per i sogni, gli affetti, le speranze che parlano attraverso quelle immagini. L’”estraneità” si incrina quando compaiono “vite vere”, con un prima e un dopo

LEA MELANDRI
 

LA DISTRUZIONE DELL’EMPATIA
Quello in corso non è un conflitto tra gruppi per il potere ma uno scontro tra differenti percezioni della vita sociale. È il tempo, per dirla con Rita Segato, della pedagogia della crudeltà, in cui l’altro, a cominciare dai migrante e dai rom, dev’essere percepito come ostacolo e minaccia, come nemico. La “destrizzazione” sempre più diffusa non è in primo luogo una questione identitaria e politica, ma una esasperazione sociale e affettiva. Un indurimento della percezione e della sensibilità. Anche le violenze contro le donne mostrano come “la donna non è semplicemente un corpo-vittima della violenza, ciò che si aggredisce è la sua forza disubbidiente…, la capacità di creazione di vincoli, lacci, reti, complicità, empatia, comunità”, scrive Amador Fernández-Savater in questo articolo splendido. Abbiamo bisogno di “risvegliare e riattivare la nostra pelle indurita dal principio di crudeltà…”
AMADOR FERNÁNDEZ-SAVATER
 

CÉDRIC, CHE NON HA SMESSO DI DISOBBEDIRE
La Francia lo ha condannato l’estate scorsa a quattro mesi di prigione per aver aiutato circa duecento migranti a passare la frontiera dalle parti di Ventimiglia. Da allora Cédric Herrou non ha smesso di disobbedire: chi passa dalle sue parti, un possedimento in Val Roja – dove non si sente né francese né italiano – diventato un camping improvvisato, riceve ospitalità, riparo, cibo e conforto. Sulla sua storia Michel Toesca ha realizzato un film documentario, Libre (prodotto insieme a ong come Emmaus e Medici del Mondo), che sarà prossimamente in sala e che a Bologna avrà l’anteprima italiana il 20 giugno. Perché i semi di disobbedienza vanno coltivati ovunque, in Mediterraneo come ai piedi delle Alpi
ALESSANDRA MAGLIARO

IL DISCORSO DI ANTIGONE
L’imbarcazione che nei giorni è stata costretta a scaricare in mare i corpi dei migranti deceduti, spiega Cristina Morini su Effimera, ricorda il discorso con cui Antigone si oppone al tiranno Creonte, dopo aver disobbedito all’editto che proibiva la sepoltura del corpo del fratello Polinice, considerato un traditore e abbandonato da straniero, allo strazio di corvi e avvoltoi, fuori dalle mura di Tebe. È tempo di agire, di “ribaltare la legittimazione del discorso dell’odio… riconoscere e valorizzare quelle che sono già le relazioni negli spazi, nei quartieri, nelle comuni esistenze, con l’altro, con l’altra – scrive Cristina – Le esperienze materiali tra corpi e corpi che innervano la realtà quotidiana sono a ssolutamente più avanti dell’ottusità dei governanti… Nasce, una volta di più, proprio oggi, proprio qui, il tema della disobbedienza e del coraggio, che è anche il tema dell’orgoglio di incarnare un’idea diversa del mondo e dei rapporti sociali…”. Si tratta prima di tutto di “non accettare, non abituarsi all’orrore…” (nell’articolo linkato alcune foto della manifestazione promossa a Napoli il 12 giugno, “Aprite i porti”)
CRISTINA MORINI
 

FERMIAMO IL RAZZISMO DI STATO
L’onda nera del razzismo che dilaga in Europa, dall’Ungheria all’Austria, dalla Polonia alla Slovenia travolge oggi anche l’Italia. “Dobbiamo riconoscerlo: siamo davanti a un razzismo di Stato preparato in questo ventennio da leggi come la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini, i decreti Maroni, la realpolitik di Minniti e da un crescente razzismo degli italiani… – scrive Alex Zanotelli – È fondamentale imbroccare seriamente la strada della disobbedienza civile per tutte quelle leggi che disumanizzano i nostri fratelli e disumanizzano anche noi.”
ALEX ZANOTELLI

AMULETI E POST COLONIALISMO. IL GRIDO DI NOGARO
“Come cristiani oggi non possiamo tacere…”. Un durissimo appello dell’ex vescovo di Caserta Raffaele Nogaro (noto per le sue battaglie contro la guerra, la camorra e per le sue lotte con i migranti negli anni Novanta) contro la chiusura dei porti, il razzismo istituzionale e il brodo politico e storico che lo alimenta. “Chi agita il libro del Vangelo e la corona del Rosario e intanto semina odio e paura e stando al governo organizza chiusure di porti e respingimenti di esseri umani dimostra che del Vangelo o non ha letto parola o non ha capito nulla e usa la corona del Rosario come un magico amuleto… Non serve offrire aiuti, ma smetterla di derubare popoli, cessando un infinito post colonialismo…”
RAFFAELE NOGARO E SERGIO TANZARELLA

CACCIAMO I RAPACI DELLA FINANZA
La Corte Suprema Belga dichiara illegittimi i fondi avvoltoio
MARCO BERSANI

QUEI DATI SUI TUMORI DEI BAMBINI
Vivere in prossimità di industrie inquinanti, petrolchimici, inceneritori, discariche è un importante fattore di rischio per la salute. Colpiscono in particolare i più aggiornati dati sulla salute di bambini e giovani, spiega Patrizia Gentilini, oncoematologa. Per la cronaca le persone che in Italia vivono in prossimità di aree a rischio sono oltre sei milioni. Cosa serve di più per fare della critica alla sviluppo e della conversione ecologica le bussole di migliaia di “grandi” opere?
PATRIZIA GENTILINI

NON SMETTERE DI VIAGGIARE CAROVANA
La “Carovana dei Pacifici”, in viaggio con la Rete di Cooperazione Educativa dal 2015, in questi giorni racconta, attraverso una pubblicazione, le tappe del suo straordinario cammino tra scuole e realtà sociali. Tra le ultime tappe anche una in uno dei porti chiusi per respingere i migranti e una in una scuola di Nagasaki, in attesa di raggiungere, domenica 24, nelle Marche un agriasilo ferito dal terremoto e rinato in una tenda yurta per seminare speranza
LUCIANA BERTINATO

LETTERA A UN RAGAZZO DI TERZA MEDIA
Quando un ragazzo di tredici anni è bocciato, è bocciata la società intera, anche se fingiamo non sia così. Ad essere bocciata è la società che promuove la competizione in ogni ambito della vita quotidiana. Ad essere bocciata è la società del precariato. Ad essere bocciata è la società che non ascolta, dentro e fuori la scuola. Lettera di un educatore
DANIELE FERRO

GIORNI DI PAGELLE. I FIGLI NON SONO VOTI
“I figli non sono voti. Niente di più vero. Eppure dentro ai voti qualcuno ce li infila. A testa in giù. Li schiaccia in uno schermo e li fa diventare numeri… Esiste una competenza a cui dovremmo guardare, oltre l’italiano, il latino, la fisica o il resto. Si chiama competenza umana… È più facile stare lì, dentro a quel risultato scolastico, che scovare attitudini, capire fino in fondo chi é nostro figlio. É richiesta pazienza e perseveranza… Se mio figlio si prende un quattro in pagella ma è attento a non fregare il suo compagno, amico, non lo scavalca e non fa della furbizia la sua forza, allora posso essere felice. Se si guarda intorno ed è curioso, se si intristisce quando vede un suo coetaneo con la pelle pi ù scura davanti a un supermercato a chiedere l’elemosina e si fa domande. Se è capace di stare con se stesso. Fallibile ma sereno. E fa dell’umanità la sua fortezza, posso sollevarmi…”
PENNY

PADRONI DEL VOSTRO SENSO CRITICO
La chiusura della scuola per alcuni bambini e bambine significa la conclusione di un percorso importante. Le elementari restano un periodo prezioso per apprendere spirito critico e saperi, per vivere relazioni non dipendenti dal profitto, per scoprire come qualsiasi relazione di dominio si nutre dell’adesione dei dominati. E che è possibile sperimentare forme di ribellione a partire dalla vita di ogni giorno. Nella lettera di fine anno scolastico scritta dal maestro Alberto Manzi ai suoi alunni di quinta elementare nel 1976, tra l’altro, si legge: “Volevamo capire se era possibile fare qualcosa, insieme, per sanare le piaghe e rendere il mondo migliore. Ora dobbiamo salutarci… Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomett ere. Vi auguro che nessuno mai possa plagiarvi o “addomesticare” come vorrebbe… Siete capaci di camminare da soli a testa alta, perché nessuno di voi è incapace di farlo. Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete… Perciò avanti serenamente, allegramente…”
ALBERTO MANZI
 

SE VUOI GUARDARE IL FILM, DEVI PEDALARE
Un bizzarro biglietto da pagare per partecipare alla proiezioni di CicloCinema, il primo film festival itinerante che prevede l’uso di dieci biciclette per alimentare un cinema a pedali
ECCO DALLE CITTÀ

 

LA CAMPAGNA PER SOSTENERE COMUNE:
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI

APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

20 GIU BOLOGNA ASSEMBLEA CON ADA COLAU, SINDACA DI BARCELLONA

20 GIU MONTEROTONDO INTITOLAZIONE PIAZZALE ANGELO FRAMMARTINO

20 GIU PERUGIA. ROTTA BALCANICA: PROIEZIONE DI VIOLENT BORDERS

20 GIU ROMA LA PACCHIA: REGOLARIZZAZIONE, CASA E ACCOGLIENZA

21 GIU BARI PRESIDIO CONTRO LA VIOLENZA DI BENETTON

22 GIU ROMA UNO SPAZIO PER ACCOGLIERE L’ALTRO

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *