Fermiamo la coltivazione di canna da zucchero nelle foreste tropicali, per la produzione di biocarburanti – NO al libero scambio di etanolo brasiliano!
Brasile: No alle Piantagioni di Biocarburanti in Amazzonia!
Il presidente brasiliano Bolsonaro ha abrogato il divieto di coltivare canna da zucchero nella foresta amazzonica e nelle zone umide del Pantanal. L’EU è un mercato di riferimento importante, ed il Brasile intende aumentare di circa di 16 volte le sue importazioni di etanolo, grazie ad un accordo di libero scambio ancora da finalizzare.
Lettera
CA: All’Unione Europea e ai suoi Stati Membri
Fermiamo la coltivazione di canna da zucchero nelle foreste tropicali, per la produzione di biocarburanti – NO al libero scambio di etanolo brasiliano!
Organizzazioni ambientaliste brasiliane, scienziati e politici dell’opposizione considerano questa decisione catastrofica. Con tale mossa, il governo sta dando il via libera alla deforestazione, agli incendi boschivi, all’uso di pesticidi e ai conflitti sulla terra. Non sorprende che l’associazione brasiliana dell’industria della canna da zucchero UNICA abbia accolto con favore la decisione. Da quando Bolsonaro è entrato in carica a Gennaio 2019, il tasso di deforestazione nel paese sudamericano è aumentato del 30% e migliaia di chilometri quadrati di foreste antiche sono andati in fiamme per dar posto all’agricoltura industriale.
La canna da zucchero viene coltivata in Brasile per la produzione di zucchero e biocarburanti. Dopo gli Stati Uniti, il Brasile è il secondo produttore di etanolo, un carburante a base di alcol che viene miscelato con la benzina. Secondo l’ONG brasiliana Observatório do Clima, nell’ambito dell’accordo sul clima di Parigi, il Brasile dovrebbe aumentare la produzione di etanolo dagli attuali 30 ai 54 miliardi di litri entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, l’area coltivata a canna da zucchero dovrà essere aumentata di 11 milioni di ettari. La maggior parte dell’etanolo prodotto in Brasile è impiegato come biocarburante per il mercato interno. Tuttavia, un accordo di libero scambio negoziato a Giugno 2019 tra l’UE e i paesi sud-americani di Mercosur prevede un incremento delle importazioni di etanolo di circa 16 volte, ovvero un aumento dagli attuali 50 milioni agli 826 milioni di litri all’anno. Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE non hanno ancora approvato l’accordo di libero scambio, quindi c’è ancora la possibilità di evitare questo potenziale disastro.