L’apartheid dei non vaccinati completa la distruzione creativa dell’economia

Il cane può salire sull’autobus: ecchediamine, l’Italia è un Paese civile. Il padrone però no: a meno che non sia fresco di vaccino, ovvero a meno che non abbia il super green pass. E’ una delle conseguenze dei provvedimenti che il Governo ha varato ieri, mercoledì 29 dicembre. Ormai ne spara una raffica alla settimana: quelli precedenti risalgono solo all’antivigilia di Natale.

La strategia complessiva è chiara: rimodellare la società nell’ottica della distruzione creativa. Come? Il Governo ha tagliato fuori da qualsiasi forma di vita sociale i non vaccinati, che si calcola siano 6 milioni di persone, bambini esclusi; oltre due milioni di persone, se si escludono anche i ragazzi. Vengono bollati come brutti sporchi e cattivi, a costo di manipolare i numeri. Nei loro confronti ormai vige l’apartheid più totale.

Espulsi da mezzi di trasporti anche locali, feste, alberghi, ristorazione all’aperto e via dicendo (neanche più mangiare il panino del bar sul marciapiede), ai non vaccinati restano giusto la farmacia ed il supermercato: a condizione che ci vadano con la propria auto o a piedi.

Non si tratta di misure sanitarie. Il virus circola per disposizione governativa: niente quarantena per i vaccinati di fresco che hanno avuto contatti con positivi al Covid e che pure possono contagiarsi, contagiare, ammalarsi e morire.  Invece, a parte per ora quando si tratta di andare al lavoro, ai non vaccinati non basta neanche il tampone negativo, che costituisce la garanzia di non essere infetti e di non diffondere l’infezione.

I non vaccinati non possono fare sport di squadra neanche all’aperto. Forse non potranno assistere alle sfilate di Carnevale, anch’esse all’aperto, che sono ascrivibili alla categoria “sagre e fiere”. Sicuramente non possono andare a sciare, nel senso che a loro è vietato metter piede su un impianto di risalita. In sostanza, non fanno vita sociale e non fanno neanche circolare il loro sudato denaro spendendolo in circostanze che spesso hanno a che fare con piccole e piccolissime imprese.

Che senso ha tutto ciò? Il senso è costringere una fetta non indifferente di italiani a rimanere in casa per guardare Netflix, come dice Burioni. Netflix: un colosso multinazionale in impressionante ascesa. E se in casa (o a loro) serve qualcosa, indurli anche attraverso gli spostamenti difficili a fare acquisti on line, magari su Amazon: altro colosso multinazionale che negli ultimi tempi sta andando alla grande e che è ingrassato divorando il piccolo commercio.  Anche un certo numero di vaccinati, oltretutto, assume i medesimi comportamenti in seguito ad una narrazione del Covid che enfatizza la paura.

E qui si inserisce la distruzione creativa che piace a Draghi e a quelli come lui. Significa che, in occasione dell’epidemia Covid, lo Stato interviene nell’economia per assecondare le imprese in grado di uscire più forti di prima da questa situazione. Le altre, possono colare a picco.

L’istituzione del green pass per lavorare ha messo nelle grane le piccolissime imprese. Si basano su una manodopera ultraspecializzata difficile da sostituire. Ed è stata la distruzione creativa sul lato della produzione. Ora l’allontanamento dei non vaccinati dalla vita sociale e collettiva effettua la distruzione creativa anche sul lato del consumo.

GIULIA BURGAZZI

30 Dicembre 2021

L’apartheid dei non vaccinati completa la distruzione creativa dell’economia – Visione TV

 

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