Appello: Rifugiati e migranti tenuti in condizioni disumane in Lituania

Rifugiati e migranti in Lituania sono tenuti in condizioni pessime ed esposti a terribili abusi, mentre molti di coloro che cercano di entrare nel paese dalla Bielorussia devono affrontare respingimenti illegali e violenti.

Migliaia di persone sono attualmente detenute in centri simili a prigioni dove viene loro negato l’accesso a procedure di asilo eque, mentre ci sono segnalazioni di violenze, comprese torture e altri maltrattamenti, condizioni non igieniche e mancanza di accesso a cure mediche e psicologiche.

Le persone che protestavano contro le condizioni oppressive sono state picchiate dalle guardie con manganelli, spray al peperoncino e pistole taser e rinchiuse in isolamento. Ci sono state segnalazioni di attacchi di cani, molestie, umiliazioni sessuali e abusi razzisti.

Si tratta di persone innocenti in cerca di sicurezza, che sono state invece imprigionate e maltrattate in Europa.

Eppure, in Lituania e in tutta Europa, questo trattamento è in netto contrasto con la solidarietà con cui sono state accolte le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Abbiamo visto negli ultimi mesi che è possibile accogliere un gran numero di rifugiati in Europa e fornire riparo e sicurezza.

L’accoglienza mostrata alle persone in fuga dall’Ucraina dovrebbe essere la norma. Per tutti i rifugiati.

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La risposta europea

Anche la Corte di giustizia dell’Unione europea è giunta alla stessa conclusione contenuta nel rapporto pubblicato da Amnesty International.

Il 30 giugno 2022 ha infatti stabilito che la legislazione lituana che ordina la detenzione automatica delle persone che entrano illegalmente nel territorio dello stato e nega loro di fatto il diritto d’asilo, è incompatibile con le leggi dell’Unione, respingendo la tesi delle autorità lituane secondo le quali in “circostanze eccezionali” o in caso di “ingente afflusso di stranieri” sia possibile derogare alle leggi dell’Unione europea.

Un richiamo ai vincoli rappresentati dall’obbligo internazionale di offrire l’accesso alla protezione internazionale ai richiedenti asilo. A seguito della constatazione della Corte di giustizia dell’Ue, le autorità lituane dovrebbero abrogare immediatamente questa normativa repressiva. È essenziale che la Lituania offra l’accesso a procedure di asilo eque a tutti coloro che esprimono la necessità di ottenere protezione internazionale.

Il testo dell’appello

On. Agnė Bilotaitė
Ministra dell’interno del governo lituano
Šventaragio g. 2, LT-01510 Vilnius, Lituania
agne.bilotaite@vrm.lt 

On. Ylva Johansson
Commissaria agli affari interni della Commissione europea
cab-johansson-contact@ec.europa.eu 

Il trattamento riservato a rifugiati e migranti in Lituania è scioccante. Migliaia di persone sono detenute in condizioni disumane o respinte violentemente in Bielorussia, negando loro il diritto di chiedere asilo.

La legislazione e le ordinanze ministeriali introdotte nel 2021 che hanno consentito alle guardie di frontiera lituane di respingere le persone in Bielorussia invece di concedere loro la possibilità di cercare protezione rappresentano una palese violazione del diritto internazionale e dell’Unione europea. È responsabilità del governo lituano, come della Commissione europea, garantire che tali violazioni cessino immediatamente e che coloro che raggiungono la Lituania possano accedere a procedure di asilo eque.

Attualmente, persone innocenti, comprese quelle bisognose di protezione internazionale, vengono illegalmente detenute e maltrattate sotto gli occhi del governo. Rifugiati e migranti sono trattenuti in condizioni spaventose in centri di detenzione antigienici simili a prigioni, dove subiscono violenze e abusi da parte delle guardie. Ci sono segnalazioni di percosse, anche con manganelli, spray al peperoncino e taser, nonché di umiliazioni e violenze sessuali. Le persone detenute nei centri di detenzione hanno un accesso inadeguato alle cure mediche e psicologiche.

La Lituania, in quanto parte dell’Unione europea, ha mostrato un’ammirevole solidarietà nei confronti dei rifugiati in arrivo dall’Ucraina e ha dimostrato di poter accogliere le persone in fuga dal pericolo e offrire loro protezione.

Vi esorto a trattare tutti i rifugiati allo stesso modo e a garantire il rispetto dei diritti dei rifugiati e dei migranti in linea con il diritto internazionale e dell’Unione europea, anche attraverso:

l’interruzione immediata dei respingimenti ai confini con la Bielorussia, consentendo a tutte le persone che desiderano richiedere protezione internazionale di accedere a procedure di asilo eque in Lituania;
il rilascio immediato di tutte le persone attualmente detenute in Lituania in regime di “alloggio temporaneo senza libertà di movimento”;
l’avvio di indagini su denunce di tortura, maltrattamenti e uso eccessivo della forza contro le persone detenute nei centri di registrazione degli stranieri in Lituania.

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