Il Governo Draghi stanzia 200 milioni per le scuole… ucraine. E in Italia tornano le mascherine

Il Governo stanzia 200 milioni per le scuole. Ma non per quelle italiane. Si tratta di un prestito senza interessi  accordato alle scuole dell’Ucraina. Per le scuole italiane, solo un’altra dose di mascherine anti Covid e un corposissimo documento sull’areazione delle aule riassumibile in tre parole: aprite le finestre. Anche in gennaio, anche quando fa freddo. Il termine “raffreddore”, con quale comunemente si designa una malattia virale delle alte vie respiratorie, non suggerisce nulla ai cosiddetti decisori.

La nuova dose di mascherine  è prescritta dalle linee guida per l’anno scolastico 2022-23 messe a punto dai ministri della Salute, Speranza, e dell’Istruzione, Bianchi, insieme all’Istituto Superiore di Sanità e alla Conferenza Stato-Regioni.

Poveri bambini, poveri ragazzi. Andrebbero piuttosto disintossicati dalle mascherine, ma dovranno indossare le Ffp2 (e se gli manca l’aria, amen) ogni qual volta avranno il raffreddore: che con le finestre aperte si prende con una certa facilità. Sarà la regola del prossimo anno scolastico, da applicare anche se, per ipotesi, il Covid sparisse dalla faccia della Terra.

Bambini e ragazzi saranno sottoposti ad ulteriori obblighi, dicono ancora le linee guida, “in relazione al contesto epidemiologico”, senza precisare se ci vorranno uno, dieci o decine di migliaia di contagi. In questo caso, l’armamentario torna per intero: mascherine Ffp2, distanziamento di almeno un metro, turni per andare a mensa, merenda consumata al banco. Che tristezza, che solitudine: altro che il liberatorio intervallo…

Non si hanno notizie di aumenti in busta paga per i docenti, che ancora attendono il rinnovo del contratto per il triennio 2019-21: quando arriverà, possono aspirare a 50 euro netti in più in busta paga. Nemmeno si hanno notizie di stanziamenti per gli impianti di areazione che permetterebbero di evitare finestre aperte, tanti raffreddori e conseguenti overdose di mascherine.

Le dotazioni con cui le scuole devono far fronte al Covid sono fondamentalmente ferme ai banchi rotellati di due estati fa. Costarono, si calcola, 119 milioni. Le scuole dell’Ucraina riceveranno dall’Italia una cifra quasi doppia: 200 milioni.

L’Ucraina, “Paese più corrotto d’Europa”, chiede continuamente soldi per tenere in piedi lo Stato. I 200 milioni prestati senza interessi dall’Italia serviranno per pagare – non si sa per quanto tempo – gli stipendi agli insegnanti.

Come e quando l’Ucraina potrà restituire il denaro all’Italia? La guerra le sta andando male, si prospettano referendum per unire alla Russia il Donbass, la regione di  Zaporizhzhia e quella di Kherson: la parte sud orientale del Paese. Quella nord occidentale potrebbe verosimilmente andare alla Polonia.

In questo caso, non si sa bene chi sarebbe tenuto a ridare all’Italia i 200 milioni. Ma comunque il comunicato stampa del Governo italiano che annuncia il prestito senza interessi non specifica la data di restituzione.

GIULIA BURGAZZI

09/08/2022

Il Governo stanzia 200 milioni per le scuole. Quelle dell’Ucraina. E in Italia tornano le mascherine – Visione TV

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