Vaccini anti-Covid, Tribunale di Firenze boccia l’obbligo perchè alterano il DNA

I vaccini RNA, quelli contro il covid per essere precisi, alterano il DNA.

In realtà questa è la scoperta dell’acqua calda: sono mesi che vari medici quali Frajese, l’Ei fu Montagnier, Tarro, Bizzarri, Montanari, Malone, Raoult e molti altri sostengono questa teoria. Ma se degli scienziati emeriti, premi Nobel, non avvallano il credo unico della scienza da salotto, i detrattori al soldo dell’informazione ad una dimensione, possono sempre giocarsi la carta che sono dei pericolosi no vax. A parte la provata intelligenza nel mostrare dubbi su dei vaccini nati alla velocità della luce e senza prima controllare che siano immuni alla criptonite, archiviare le affermazioni di questi medici con un giudizio analitico a priori così poco scientifico, crea un ossimoro che definirlo stupido è fare un complimento. In effetti, l’uso della fabbrica del consenso come strumento comunicativo non è stupidità, semplicemente malizia.

Questa volta, a sostenere che i sieri genici inoculati a scadenza trimestrale (settimana più, settimana meno), non siano poi così miracolosi è un giudice, attraverso una sentenza che sta rompendo le uova nel paniere agli ordini dei medici e degli psicologi. E non solo a loro. Perché Susanna Zanda, non si è limitata a reintegrare la psicologia sospesa perché non vaccinata, ma ha dato una giustificazione che farà storia. Con un decreto d’urgenza la giudice ha sospeso, in via temporanea, il provvedimento dell’Ordine degli psicologi della Toscana che impediva ad una dottoressa di Pistoia di esercitare la sua professione di psicologa poiché non vaccinata. L’analista potrà esercitare in qualunque modalità (sia in presenza che da remoto) alla stessa stregua dei colleghi vaccinati. Nelle motivazioni del giudice sono numerose le critiche ai vaccini, nonché alla loro efficacia e sicurezza.

«Una persona non può essere costretta, per sostentarsi, a sottoporsi a trattamenti iniettivi sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel suo Dna alterandolo in un modo che potrebbe essere irreversibile, con effetti ad oggi imprevedibili sulla sua vita e salute».

Cliccare sull’immagine per leggere l’ordinanza del tribunale di Firenze del 12 luglio 2022, firmata Susanna Zanda della seconda sezione civile del tribunale di Firenze.

Un provvedimento che è stato applaudito da tutti coloro che, da due anni, aspettano che la giustizia faccia il suo lavoro. Quello che la magistrata forse non si aspettava è che questa sua legittima decisione sarebbe stata oggetto di critiche e ancora peggio di violenze verbali. Perché oggi i magistrati possono emettere sentenze solo politicamente corrette, così come i professionisti della formazione devono promuovere l’agenda 2030, gli intellettuali abbracciare la filosofia della scienza perché le verità di fatto sono più scomode delle verità di ragione, e i medici investire su dei vaccini che neppure loro vorrebbero farsi iniettare. Tutto in nome della scientificità targata Roberto Speranza che, a parte il titolo di ministro della Salute, non si capisce a che titolo si esprima quando parla di salute, visto che ha una laurea in scienze politiche. Tuttavia, come diceva Cicerone, Accipere quam facere praestat iniuriam, è meglio subire un’ingiustizia, piuttosto che compierla, quindi la giudice Zanda può dormire sonni tranquilli perché reintegrando la psicologa ha semplicemente fatto giustizia.

Non è d’accordo l’ordine degli psicologi della Toscana e, a seguire, quello dei medici, secondo i quali la giudice ha inopportunamente emesso una sentenza che a loro non sta bene: il vaccino rende liberi. Liberi da cosa ce lo devono ancora spiegare, visto che i vaccinati si contagiano e contagiano. Non è una libertà da, nel senso di assenza di impedimento (per essere davvero liberi delle nostre scelte dobbiamo conoscere i pro e i contro e questo ci è stato negato), ma ancor meno libertà di, perché chi non voleva vaccinarsi non è stato lasciato libero di scegliere in tranquillità e in scienza e coscienza.

«Ricordiamo a tutti che gli ordini sanitari – riporta la nota – quale è l’Ordine degli psicologi della Toscana, sono obbligati a rispettare il decreto legge n. 44 del 1° aprile 2021 sull’obbligo vaccinale. Non accetteremo ob torto collo questo provvedimento. Pertanto ci opporremo nelle opportune sedi». Ob torto collo? L’imposizione era quella di vaccinarsi, non quella di poter lavorare. Il valore della libertà, questa sconosciuta. O anche e solo la conoscenza della lingua e l’uso improprio delle locuzioni latine.

«L’essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c’è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l’illusione di averla». Anche Speranza, i cui studi sono più affini a questi discorsi, dovrebbe rileggersi Isaiah Berlin, filosofo, politologo e diplomatico britannico, teorico di un liberalismo inteso soprattutto come limitazione dell’ingerenza statale nella vita sociale, economica e culturale dei singoli e delle comunità.

La sentenza del tribunale fiorentino però non è la prima contro gli obblighi vaccinali, ce ne sono state altre. La prima della serie è stata quella del tribunale amministrativo siciliano, seguito dal TAR dell’Abruzzo, dal Tribunale di Padova, dal Tribunale di Roma e dal TAR della Lombardia. Tutte le sentenze sia dei giudici amministrativi che ordinari hanno messo in discussione la costituzionalità dell’obbligo vaccinale e giudicato illegittima la sospensione dello stipendio per i sanitari. Sembrerebbe dunque che i giudici stiano demolendo l’ultimo obbligo vaccinale rimasto, quello dei sanitari appunto, che dovrebbe durare fino alla fine di dicembre. Credere che la magistratura abbia avuto un’illuminazione agostiniana, mi sembra un’ingenuità, più facile che sia in corso un riposizionamento e che il mondo degli organi della giurisdizione abbiano capito che non possono continuare ad avallare le politiche pandemiche, stuprando la Costituzione e i più basilari diritti delle persone.

Una cosa è certa: senza il silenzio assenso delle toghe i Dpcm di Conte sarebbero stati recepiti per quello che erano, atti amministrativi privi di vincoli e obbligazioni, i lockdown degli abusi alla persona equiparabili agli arresti domiciliari senza che però ci fosse crimine; i Dl di Draghi sarebbero stati analizzati con la lente di ingrandimento per vedere se effettivamente rispondevano alle garanzie costituzionali.

In questo lungo periodo di psico-pandemia, i tribunali hanno respinto ricorsi presentati contro le restrizioni Covid, improvvisamente si aprono degli spiragli e quegli stessi ricorsi che prima erano respinti, oggi iniziano ad essere considerati. Addirittura si vincono. Certo, poi c’è chi asserisce che un magistrato non possa emettere sentenze che non camminano sullo stesso binario del Governo. Ma tant’è: lo stridere delle unghie sugli specchi lo sentirebbe persino un sordo.

Se la sentenza di Firenze non è la prima ad essersi esposta contro l’obbligo vaccinale, come mai solo la giudice Zanda è stata messa alla pubblica gogna? Probabilmente perché lei è stata la prima a motivare l’ordinanza puntando il dito sull’efficacia dei vaccini.

«Il 50% delle donne vaccinate hanno riscontrato problemi di irregolarità mestruale». Test clinici riportati dal Dott. Frajese. «I risultati sono stati questi: alla prima vaccinazione, circa un 50-60% delle donne in età riproduttiva, hanno avuto delle irregolarità mestruali. Questa percentuale sale al 60-70% delle donne, dopo la seconda dose. In circa la metà dei casi, entro due mesi, questi rientrano in maniera normale, ma allo stesso tempo, questo lascia il dubbio che il 50% in realtà, non torni normale in un tempo così breve. Sarebbe da vedere nel tempo cosa succede».

«Sono state violate le regole etiche, scientifiche e giuridiche». Il prof. Bizzarri non la manda di certo a dire e smentisce il Ceo di Biontech. «Il governo non sente l’esigenza di coinvolgere i tanti scienziati che lavorano in questo campo, ma solo i 4-5 che fanno ormai gli attori in TV. Dopo il settimo mese dalla 2^ e dalla 3^ vaccinazione, la protezione non solo va a zero, ma diventa negativa. A forza di stressare il sistema immunitario, chi è tri-vaccinato, finisce per essere più esposto e di incontrare l’infezione. Ci hanno voluto far credere l’assurdità che la protezione da vaccino, fosse superiore a quella naturale, ma è una menzogna».

Intanto, un altro giudice del Dipartimento Militare di Medicina Legale ha accertato il nesso tra il vaccino e la trombocitemia: il sedicenne, residente a Pisa, sarà risarcito perché questa menomazione permanente dell’integrità psicofisica gli sarà di impedimento per proseguire la sua carriera di sportivo. Per il Dipartimento la patologia riportata dal giovane è «una reazione avversa grave potenzialmente innescata dalla procedura stessa anche se come fattore concausale in soggetto fino ad allora perfettamente sano e pertanto il danno è ascrivibile alla ottava categoria della tabella A allegata al Dpr 30 dicembre 1981 n 834 per Menomazione permanente dell’integrità psicofisica».

Non solo. Un sondaggio, caricato sul server di prestampa ResearchGate, ha rilevato che le persone che non hanno ricevuto il vaccino avevano un tasso più basso e soffrivano meno di Covid-19 grave durante la pandemia. Il sondaggio internazionale ha anche rilevato che le persone non vaccinate provenienti da oltre 175 paesi avevano maggiori probabilità di prendersi cura di sé per prevenire e gestire l’infezione: hanno usato prodotti naturali come vitamina D, vitamina C, zinco, quercetina e farmaci, come ivermectina e idrossiclorochina.

Chi glielo dice all’ordine degli psicologi della Toscana e dei medici, che non accettano ob torto collo la sentenza del tribunale, che i vaccinati sono meno immunizzati dei non vaccinati? Di più, sanno anche curarsi meglio?

Per il mondo dei pro vax a prescindere, chi non si vaccina non merita il reintegro al lavoro. Peccato che poi sono gli stessi medici che fanno carte false pur di non vaccinarsi ma di risultare vaccinati.

Si chiama Operazione Jenner l’indagine che ha scoperto i furbetti della falsa vaccinazione spagnola.

Jose Maria Fernandez Sousa-Faro, presidente del colosso farmaceutico europeo PharmaMar, è stato accusato dalla polizia di essere stato vaccinato falsamente contro il Covid-19. Il dottor Sousa-Faro è stato coinvolto in uno scandalo in Europa che ha coinvolto persone che sono state aggiunte al Registro Nazionale di Immunizzazione in cambio di ingenti somme di denaro. Molti i volti noti e nomi familiari. La polizia sostiene che Sousa-Faro ha organizzato l’iniezione di una soluzione salina invece di una vaccinazione contro il Covid-19 e ha pagato migliaia di dollari per aggiungere il suo nome al registro delle vaccinazioni spagnolo, come confermato da fonti della polizia e riportato da El Periodico de Espana. In Spagna circa 2.200 personalità importanti sono state indagate per falsa vaccinazione contro il covid-19, tra coloro che sono stati indagati ci sono importanti cantanti, musicisti, stelle del calcio, uomini d’affari, politici e personale medico di alto livello.

Non ci resta che aspettare l’operazione Jenner italiana, tedesca, francese, americana, australiana, canadese e di tutti quei paesi che hanno fatto della vaccinazione anti-Covid la bandiera contro la psico-pandemia.

E siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, anche Anthony Fauci sta avendo qualche problema con l’FBI.

La Federal Bureau of Investigation in segreto ha indagato Fauci per gli esperimenti sul Covid dopo che un’organizzazione mediatica americana, esperta in materie giudiziarie, denominata Judicial Watch (JW) ha reso pubbliche 1651 pagine di documenti del National Institutes of Health (NIH), che vedrebbero Fauci a conoscenza della Gain-of-function (guadagno di funzione): le oltre 1.600 pagine demoliscono la tesi del coronavirus sortito per zoonosi, ossia attraverso il passaggio all’uomo naturalmente dai pipistrelli. E qui niente di nuovo sotto il sole. Quello che si mette in luce è che Fauci lo avrebbe sempre saputo, tanto che i vertici della Food and Drugs, l’agenzia di controllo politico di cibo e farmaci in America diretta da Fauci, avrebbero agito per impedire al mondo di conoscere i loro rapporti con pezzi del partito comunista in Cina e alcuni esperimenti in biolab che armeggiavano da anni sperimentando sui coronavirus. I documenti emersi rivelano un’indagine dell’FBI sulla controversa sovvenzione del NIH per il coronavirus 2019 derivato dai pipistrelli e sortito fuori dall’Istituto di virologia di Wuhan. I documenti mostrano che i funzionari del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) erano preoccupati per la ricerca gain-of-function dell’Istituto di virologia di Wuhan in Cina nel 2016. L’agenzia Fauci era anche preoccupata per la mancanza di conformità di EcoHealth Alliance alle regole di segnalazione e per l’uso della ricerca gain-of-function nella ricerca finanziata dal NIH che coinvolgeva i coronavirus dei pipistrelli a Wuhan. I documenti mostrano, altresì, che il team legale di EcoHealth Alliance ha suggerito di rifiutare una richiesta di dati sulla ricerca sui coronavirus dei pipistrelli a Wuhan a causa dei disordini del 6 gennaio a Capitol Hill.

La ricerca Gain-of-function può portare a organismi più trasmissibili o più virulenti dell’organismo originale o che eludono gli attuali metodi di rilevamento e i trattamenti disponibili. Non c’è quindi da stupirsi che Fauci, capo anche del NIAID, non sia stato disponibile a fornire informazioni sul finanziamento di questo tipo di ricerca da parte della sua agenzia. Infatti, il Judicial Watch ha ottenuto questi documenti dopo una lotta attraverso una causa per accedere alle comunicazioni ufficiali tra questi enti di valenza politica nazionale ed internazionale, venendo a conoscenza di contratti e accordi con l’Istituto di virologia di Wuhan.

«Quello che molti medici, agenti dei servizi segreti e specialisti di armi biologiche mi hanno detto è che Fauci sarà sostanzialmente conosciuto come il più grande assassino di massa della storia una volta che sapremo tutta la verità e saremo dall’altra parte di tutto questo». A dirlo è la giornalista americana Lara Logan.

Forse però il diavolo sta iniziando a non fare neppure più le pentole perché il giudice Clarence Thomas della Corte Suprema americana ha affermato che nei sieri sperimentali ci sono feti abortiti. In verità, secondo Montanari, non solo nei vaccini anti-Covid. Sarà per questo che gli aborti, nel periodo storico un cui vi è il più forte apparato del controllo delle nascite, sono così funzionali?

Funzionali come la vaccinazione di massa e l’obbligo surrettizio degli stessi. E se c’è sempre chi non vede l’ora di farsi anche la quarta dose, si iniziano a notare le prime defezioni: qualcuno fa marcia indietro. Del resto se dopo la terza mi ammalo, faccio ammalare o muoio, la quarta per logica è totalmente inutile.

[…]

Michela Pisu

17/07/2022

(Fonte: www.nurse24.it; Quotidiano medico; https://milano.corriere.it; Radio Radio; www.politico.com; www.judicialwatch.org; https://expose-news.com)

Estratto da:

L’ANALISI/La sentenza della Zanda non è piaciuta agli amanti dell’obbligo vaccinale: troppo corretta, meglio le ordinanze liberticide (di Michela Pisu) – Quotidiano Sociale

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