Fulvio Grimaldi – 02/09/2022
Visione TV, forum sul programma di ITALIA SOVRANA e POPOLARE, con il sottoscritto, il segretario Nazionale del partito, Mario Gallo e il politologo Paolo Borgognone.
Lenin mi perdonerà per avergli clonato il titolo di una storica sua opera. Anche perché credo che qualche sorriso di simpatia questo scritto glielo strapperà.
Ai militanti, agli amici e compagni, agli elettori, ai simpatizzanti, ai curiosi, ai passanti, a chi capita, invio questo video di un incontro tenuto sugli schermi di Visione TV tra il segretario nazionale di Italia Sovrana e Popolare, Mario Gallo, il politologo Paolo Borgognone e il sottoscritto, tutti e tre candidati per questa formazione politica.
Quanto a me, sono capolista per il Senato in Piemonte e Liguria e numero 2 nel Collegio della Sicilia Orientale. Nell’occasione provo a dire due cose sui motivi per cui sostengo Italia Sovrana e Popolare e mi sento onorato di esserne stato disegnato rappresentante in vista del voto. Il discorso vale alla stessa stregua per Paolo Borgognone.
Ma penso meriti particolare attenzione l’intervento di Mario Gallo in quanto personaggio apicale, già di Ancora Italia e ora della nuova formazione unitaria. Vi si trova un’esposizione chiara e comprensiva di tutto ciò che caratterizza la posizione e la lotta di questa forza politica e culturale antisistema, sia per quanto riguarda la parte destruens, l’impegno a decostruire l’attuale assetto sociale, politico, culturale, geopolitico, sia la parte construens.
Questa riguarda una precisa e dettagliata visione di società che, Gallo, diversamente dalle altre formazioni di opposizione popolare in campo, delinea in tutta la sua complessità e nel suo carattere radicalmente alternativo all’esistente venutosi a creare a partire dal dopoguerra. Una realtà costruita nel segno del potere arbitrario e protervo di una minoranza sempre più predatrice, dell’impoverimento del paese e della devastazione del suo territorio, della consociazione tra istituzioni e criminalità organizzata, della totale subalternità nei confronti di una potenza e di un superpotere finanziario che ci detta le regole del gioco e ci costringe alla complicità con le sue sanguinarie avventure belliche.
Nelle parole di Gallo c’è anche un riferimento, oltre che alla ricchezza culturale determinata dalla creatività nei secoli del nostro popolo, da preservare a difesa dell’identità collettiva, alle filosofie orientali. Riferimento che va rispettato nel quadro del diritto di ognuno a un personale percorso spirituale.
Quanta alla mia scelta, maturata nel confronto con le altre forze politiche in campo, è fondata sulla constatazione che Italia Sovrana riunisce in sé la potenza di una tradizione culturale e la sua difesa contro ogni forma di manipolazione concettuale e linguistica (cancel culture), con una coscienza sociale, i cui portatori hanno permesso che questo paese si assicurasse le libertà, i diritti umani, civili e sociali che oggi un’ èlite arrogante e feroce vorrebbe annichilire.
Qui nessuno crede a vie di fuga verso immaginarie e del tutto illusorie soluzioni personali o di gruppi. Gruppi che si possono permettere gli spazi e i costi di una presunta società parallela che possa sottrarsi allo scontro con i dominanti. Soluzioni che non inciderebbero minimamente sulla tenuta del sistema di dominio, oppressione, sfruttamento e disumanizzazione tecnocratica. Anzi, al pari della tanto vile, quanto grottesca, scelta di restare alla finestra ed esprimere il proprio rifiuto, per il potere del tutto irrilevante e semmai gratificante, con l’astensione dal voto, questa scelta altamente individualista non fa che abbandonare al loro destino i meno privilegiati compagni di sofferenza e, di conseguenza, favorire il perpetuarsi del dominio.
E poi nettamente da escludere che possa produrre risultati positivi per la collettività e la nazione chi pensa di ricorrere all’indiscriminata consociazione con elementi che, storicamente e per loro intima natura, sono elemento costituente dell’assetto politico che si intende combattere. Qui non faccio riferimento a quanto genericamente viene definito “la destra”, termine ormai privo di consistenza tanto lessicale quanto scientifica, al pari della qualifica di “sinistra”. Qui alludo a chi non si fa scrupolo di ricorrere, nella pretesa di costruire un fronte antagonista, ad alleanze che, storicamente e negli anni della Repubblica, si sono costantemente dimostrate articolazione e strumento dello Stato autoritario, repressivo e terrorista.
Italia Sovrana e Popolare ha l’ulteriore merito, come ricordo nella trasmissione, non solo di respingere nettamente, quale trucco del nemico, il mantra della “resilienza”, ma anche di far fare un decisivo passo avanti a quanto fino ad oggi abbiamo coltivato con la scelta della “resistenza”. Un popolo, un paese, messi con le spalle al muro, non si limitano a resistere, per salvarsi devono contrattaccare, passare all’offensiva. Mi sembra che Italia Sovrana e Popolare abbia questo nel cuore e nel cervello.
I cacadubbi non mancano mai, quando si tratta di scelte drastiche e irreversibili. Esiste nella vita ogni tipo di ipotesi di evoluzione. Forse un giorno avranno perfino ragione. E’ già successo. Ma oggi no. Chi quei dubbi li caca oggi è uno che tira a fregarci.e a lucidare gli scarponi chiodati di chi ci vuole male, in casa e fuori.
IL PROGRAMMA DI ITALIA SOVRANA E POPOLARE