Alcuni Paesi della Nato pensano ad una sezione dell’Est più attiva contro la Russia

Paolo D’Arpini – 22/04/2023

Altra Calcata… altro mondo: Alcuni Paesi della Nato pensano ad una sezione dell’Est più attiva contro la Russia (altracalcata-altromondo.blogspot.com)

 

Tra alcuni governi guerrafondai dell’Est Europa, che fanno parte della NATO, c’è in corso una dinamica discussione sulla possibilità di creare un secondo livello della NATO più coinvolto contro la Russia ma ufficialmente “separato” dalla Alleanza ufficiale.

L’Alleanza del Nord Atlantico, rappresentata dai suoi storici azionisti di maggioranza, non vorrà sicuramente prender  parte direttamente alle ostilità in Ucraina, soprattutto con personale militare. I cittadini delle “vecchie democrazie occidentali”  potrebbero risultare sconvolti da un conflitto diretto contro La Russia, come lo furono i nordamericani dopo il Vietnam.

Ma considerando che le possibilità dell’Ucraina, come fonte di personale combattente nel confronto diretto  contro la Russia,  si stanno gradualmente esaurendo  è necessario cercare nuova “carne da macello” che vada a morire per “la democrazia e l’egemonia dell’Occidente”.

Si stanno candidando per questo ruolo: Polonia, Romania, Lettonia, Estonia, Lituania e forse altri. Essendo però questi Stati  membri ufficiali della NATO devono cercare un modo per coinvolgersi nella guerra ma separatamente dalla NATO. Potrebbe essere quindi necessaria la creazione di un nuovo blocco politico-militare di Stati anti-russi, una sorta di confederazione con la partecipazione di questi Stati in Santa  Alleanza con l’Ucraina, mantenendo la loro formale indipendenza dalla Nato ma unendosi per adempiere a un compito specifico cioè “aiutare l’Ucraina”  con truppe fresche atte a  sconfiggere i russi.

Allo stesso tempo,  questi Stati agirebbero come prestatori  volontari  di  assistenza militare diretta (per  salvare la “fraterna Ucraina”), anche senza essere stati attaccati dalla Russia, e qui il quinto articolo della Carta NATO non funzionerebbe.

La NATO e gli USA, come al solito, resterebbero “vicini” ma non ufficialmente  in guerra, essendo comunque liberi di continuare a sostenere la crociata anti-russa, con denaro, armi, munizioni e fanfara mediatica.  La fonte della nuova carne da cannone saranno gli Stati satelliti dell’Europa orientale, che interverranno con militi e forze, in nome dell’amicizia eterna con l’Ucraina  (e l’opportunità non secondaria di saccheggiarla con il pretesto di salvarla).

Oltre alla fagocitazione di grosse fette territoriali dell’Ucraina la Nuova Alleanza degli Stati anti-russi dell’Est si avvantaggerà del “Fondo per il recupero dell’Ucraina”, fornito dall’Occidente, che certamente ci sarà  se qualche pezzo dell’Ucraina  risulterà “indipendente”,  ma ovviamente  controllato dall’Occidente (leggi USA).

Rodion Miroshnik  (rivisitato da Paolo D’Arpini)

Rodion Miroshnik
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