Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Russia sugli Accordi di Istanbul

Ambasciata della Federazione Russa in Italia – 17/07/2023

 

Quasi un anno fa, il 22 luglio 2022, a Istanbul sono stati firmati due accordi interconnessi: l’“Iniziativa del Mar Nero” sull’export di prodotti alimentari ucraini e ammoniaca russa, e il “Memorandum Russia-ONU” sulla normalizzazione delle esportazioni russe di prodotti agricoli e fertilizzanti.

Un anno dopo, i risultati del lavoro per implementare questi accordi risultano deludenti.

L’“Iniziativa del Mar Nero” è stata avviata esattamente una settimana dopo essere stata siglata. Tuttavia, contrariamente agli obiettivi umanitari dichiarati, le esportazioni dei prodotti alimentari ucraini sono state quasi subito convertite a una modalità esclusivamente commerciale e, fino all’ultimo momento, sono state finalizzate agli interessi strettamente egoistici di Kiev e dei suoi curatori occidentali.

Per quanto riguarda il Memorandum Russia-ONU, di fatto non è mai stato avviato. Washington, Bruxelles e Londra hanno continuato a “sfornare” restrizioni. <…> Di conseguenza, i pagamenti bancari russi, le assicurazioni e la logistica dei trasporti, le forniture di pezzi di ricambio e gli attivi esteri restano completamente bloccati.

Siamo costretti a constatare che dei cinque obiettivi programmatici previsti dal Memorandum Russia-ONU non ne è stato raggiunto nemmeno uno.

Nelle condizioni di vero e proprio sabotaggio in cui sono stati attuati gli accordi di Istanbul, la continuazione dell’”Iniziativa del Mar Nero”, che ha disatteso il suo scopo umanitario, non ha più senso.

In conformità al paragrafo H dell’Accordo, la parte russa si oppone alla sua ulteriore proroga <…>. Ciò significa:
• la revoca delle garanzie per la sicurezza della navigazione,
• la riduzione del corridoio marittimo umanitario,
• il ripristino di un’area del Mar Nero nordoccidentale in temporaneo regime di rischio,
• lo scioglimento del Centro Congiunto di Coordinamento per i Corridoi del Grano a Istanbul.

Senza la partecipazione della Russia, l’”Iniziativa del Mar Nero” cesserà di operare a partire dal 18 luglio.

Solo dopo aver ricevuto risultati concreti, invece di promesse e assicurazioni, la Russia sarà pronta a prendere in considerazione il ripristino dell’”Accordo”.

Leggere il testo integrale – https://is.gd/e7btll

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