Newsletter n.19/2024 del 3 giugno 2024
Elezioni europee – indicazioni di voto del P.Carc
Comunicato della Direzione Nazionale
- Liberare il nostro paese dal cappio della UE e dall’asservimento agli imperialisti USA e ai sionisti!
- Usare anche le giornate di votazioni dell’8 e 9 giugno per organizzare e mobilitare contro il governo Meloni e l’economia di guerra, contro la guerra USA- NATO e in solidarietà con la Palestina!
- Sviluppare dopo le elezioni i risultati in termini di organizzazione, mobilitazione e coordinamento raggiunti con le irruzioni e le iniziative fatte durante la campagna elettorale!
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È uscito il numero 6/2024 di Resistenza
Editoriale. Nel momento in cui scriviamo è in pieno svolgimento la campagna elettorale per le elezioni europee. Negli Usa è in corso quella per le presidenziali di novembre, in Gran Bretagna le elezioni politiche sono state convocate per luglio. Anche nello Stato illegittimo d’Israele i sionisti discutono di elezioni anticipate sullo sfondo del genocidio che stanno perpetrando contro il popolo palestinese.
Le elezioni borghesi NON servono a stabilire l’orientamento politico di nessun paese o istituzione sovranazionale, che è invece deciso dietro le quinte del teatrino della politica: esse sono una liturgia necessaria a dare una parvenza di legittimità popolare al regime della borghesia imperialista, alla sua dittatura.
Cacciare il governo Meloni. Prendere in mano il paese
I partiti delle Larghe Intese hanno condotto una campagna elettorale fiacca, cercando di evitare il più possibile iniziative che mettessero i loro politicanti a rischio contestazione. Pochi comizi nelle piazze e tante passerelle nei teatri, tante dichiarazioni ai media e, soprattutto, tanta fuffa sui social.
È stata creata una specie di parentesi in cui è stato rappresentato un paese che non esiste, sono state insabbiate le questioni problematiche principali e hanno trionfato le chiacchiere senza capo né coda. Ma la parentesi del recital elettorale non ha impedito che il mondo reale andasse avanti, che le questioni problematiche rimassero tutte lì e si aggravassero.
Gli studenti e le organizzazioni operaie e popolari sono invece state protagoniste delle scorse settimane.
Senza paura di smentita
I lavoratori organizzati possono fare a meno dei padroni
Per quanto il modo di produzione capitalista si sia trasformato nel corso della sua storia, il fulcro attorno a cui tutto ruota rimane l’estorsione di plusvalore dal lavoro degli operai da parte dei capitalisti.
È una tesi “fuori moda”, ne siamo consapevoli. Schiere di economisti e analisti affermano che il modo di produzione capitalista “classico” (estorsione di plusvalore dalla produzione di merci) è stato sostituito dalla speculazione finanziaria oppure che la classe operaia ha perso il suo ruolo nel modo di produzione capitalista in ragione del fatto che “le macchine hanno sostituito (stanno sostituendo) gli operai”.
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Dall’Agenzia Stampa Staffetta Rossa
A 32 anni da Capaci. Trattativa Stato-Mafia e Repubblica Pontificia
Il 23 maggio del 1992 a Capaci (Pa), con una carica esplosiva pari a 500 kg di tritolo, Cosa Nostra ha fatto saltare il tratto dell’autostrada A29 uccidendo il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie e quattro agenti della scorta.
Nei giorni scorsi si sono tenute le celebrazioni della strage di Capaci. Una ricorrenza che i vertici della Repubblica Pontificia usano per mettere in campo operazioni di unità nazionale presentandosi alle masse popolari come paladini della lotta alla Mafia e cultori della legalità.
Intervista a Mimmo Sella del comitato “C’avite acciso ‘a salute”
Pubblichiamo l’intervista realizzata a Mimmo Sella, lavoratore della sanità pubblica e animatore del comitato “C’avite acciso ‘a salute” (Ndr. “ci avete ucciso la salute”), attivo nell’area vesuviana in provincia di Napoli. Sella oltre a raccontare delle lotte in corso contro lo smantellamento della sanità pubblica e di esperienze di organizzazione e coordinamento per portarle avanti, mostra alcuni esempi di mobilitazione e di irruzione delle masse popolari nella campagna elettorale per le amministrative in alcuni comuni della zona. Anche appuntamenti come quelli elettorali possono essere utilizzati dalla parte organizzata delle masse popolari per mobilitarsi e imporre le misure necessarie ai propri interessi.
Precisamente, quale internazionalismo?
Prima a Milano (21 maggio) e poi a Roma (23 maggio), i militanti di Lotta Comunista hanno aggredito fisicamente gli studenti accampati all’università per “l’intifada studentesca”.
Ovviamente – e giustamente – la faccenda ha sollevato un vespaio e moltissime organizzazioni politiche, partiti e pezzi del movimento popolare hanno espresso solidarietà agli studenti e condannato le azioni di Lotta Comunista.
Ci siamo presi qualche giorno per portare un contributo che non si limitasse alla sacrosanta solidarietà agli studenti. Con questo articolo cerchiamo di mettere a fuoco che “il problema” di Lotta Comunista non risiede solo nelle pratiche ambigue e deleterie (oggettivamente, rispetto al movimento degli studenti hanno svolto il ruolo provocatorio che polizia e carabinieri si sono ben guardati dallo svolgere finora): le pratiche ambigue e deleterie derivano da una concezione, da un’analisi e da una linea sbagliate e controproducenti.
Una questione ideologica, quindi, che non è affatto limitata a Lotta Comunista. Procediamo per punti.
Mobilitazioni delle Università Usa. La mappatura
Questo articolo illustra in dettaglio lo stato attuale della mobilitazione nei campus universitari degli USA a sostegno del popolo palestinese. Gli studenti protestano contro gli investimenti e la complicità delle loro università nel genocidio, nell’occupazione e nella pulizia etnica del popolo palestinese. Una mappa nella pagina web https://ir-123.github.io/Encampment_Map.github.io/encampments_map.html porta informazioni in dettaglio su 136 università dove sono in corso o sono stati organizzati accampamenti e sono in corso azioni di solidarietà. In questo articolo per ciascuna università si riportano le informazioni che la mappa fornisce, e cioè la città dove l’università risiede, le azioni in corso, foto degli accampamenti e delle azioni, la reazione poliziesca, il numero di arresti, video delle mobilitazioni studentesche e delle repressioni poliziesche. In aggiunta, riporta due articoli di una organizzazione attiva nella mobilitazione, la Freedom Road Socialist Organization.
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Interviste
Irruzione nella campagna elettorale per le amministrative
Bergamo – Reggio Emilia – Firenze
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