Dopo la Bielorussia la Bolivia, gli imbroglioni del mondo capitalista hanno esaurito il repertorio dei trucchi da fiera. Un nome fra i tanti che non deve essere dimenticato è quello di Ernesto Guevara che in Bolivia perse la vita.
Sanremo 2020. Monologo sulla “libertà di stampa”, verosimilmente, talmente imbarazzante per una RAI che aveva appena censurato Roger Waters da essere mandato in onda alle due di notte.
In cattedra tale Emma d’Aquino (su Wikipedia i suoi fondamentali contributi alla libertà di stampa) che dopo aver tuonato contro la “querela facile contro i giornalisti”(qui la protesta di una giornalista de Il Fatto Quotidiano, assolta “perché il fatto non sussiste” a seguito di una querela della d’Aquino) e dopo essersi appellata, nientedimeno, ai rapporti di Reporters sans frontières (qui un articolo su questa ONG) si lancia in una, davvero surreale, disamina della Libertà di Stampa nel Mondo concentrandosi – ça va sans dire – su Siria e Iran. Neanche una parola, ovviamente, su Julian Assange, ancora in galera, per la cui liberazione hanno già firmato 1100 giornalisti di 96 Paesi.
Ricordatevi anche di questo quando pagherete il canone RAI sulla bolletta della luce.
La Rai sempre peggio: ai talk show ossessivamente ripetitivi saturi di insopportabili “ospitate”, con la presidenza di Monica Maggioni e la direzione di Campo Dall’Orto, è giunta al boicottaqgio di ciò che manda in onda.
Rai News 24, nato come un’oasi di libertà informativa ha finito per essere un canale Rai come tutti gli altri, con le medesime omissioni, distorsioni delle notizie, parzialità, mascherato dall’omologazione dell’innovazione tecnica.
Un incidente tecnico all’Auditel che per trenta anni ha orientato il mercato mediante un meccanismo di rilevazione carente, impone all’Agcom di osservare la legge che la obbliga a curare direttamente le indagini di ascolto.
In una trasmissione tv abbiamo visto uno screditato individuo accusare un consigliere di amministrazione Rai di essersi messo d’accordo con Beppe Grillo al fine di reperire spazi televisivi in cambio della sua nomina.
La vendita delle postazioni dette comunemente torri di trasmissione della Rai è una truffa che prevede in prospettiva la distruzione del Servizio Pubblico. Riproponiamo l’ultimo commento sul tema del 12 novembre 2014.
Una classe politica corrotta, nel tempo, ha svenduto proprietà pubbliche e commesso abusi di ogni genere. Anche il governo Renzi ora annuncia una raffica di privatizzazioni: immobili, impiantistica Rai, Poste ecc… Gli speculatori ringraziano.
Il confronto fra l’informazione Rai e la verità dei fatti è avvilente e non è azzardato dire che l’Italia disastrata di oggi non sarebbe tale se il nostro Paese non avesse avuto un servizio informativo così menzognero.
La cerimonia di insediamento del Comitato ministeriale per la difesa dei minori con la presenza di Roberto Fico del Movimento 5 Stelle presidente della Commissione di vigilanza Rai, ha permesso di fare qualche riflessione sull’ente pubblico tv.