Continua occupazione tetto Regione Lazio

 

 

COMUNICATO STAMPA

OCCUPAZIONE TETTO REGIONE LAZIO
I LAVORATORI REGIONALI NON SI SENTONO MINACCIATI
INVITANO LA POLVERINI AD AFFRONTARE I PROBLEMI COL DIALOGO E NON CON LA REPRESSIONE

 

DOPO LA MANIFESTAZIONE DEL 25 NOVEMBRE DEI PRECARI, SFRATTATI, DISOCCUPATI, LAVORATORI DEL COMPARTO SCUOLA, CASSAINTEGRATI E COMITATI AMBIENTALISTI DELLA REGIONE LAZIO, NON E’ STATA DATA DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE E DEL PRESIDENTE POLVERINI, NON SOLO ALCUNA RISPOSTA, MA NEANCHE APERTO UN TAVOLO DI CONFRONTO SUI PROBLEMI CHE, CON LA MANIFESTAZIONE, I CITTADINI DEL LAZIO INTENDEVANO SOLLEVARE.
I LAVORATORI DELLA REGIONE LAZIO RITENGONO CHE I PROBLEMI STRUTTURALI DENUNCIATI DAI CITTADINI SI SONO AGGRAVATI PER EFFETTO DELLA CRISI ECONOMICA E POLITICA CHE INTERESSA IL PAESE E NON SOLO,  PER CUI NON E’ PIU’ RINVIABILE UN SERIO CONFRONTO CON CHI QUESTI PROBLEMI LI VIVE SULLA PROPRIA PELLE.
NEL RIBADIRE CHE I LAVORATORI REGIONALI NON SI SONO SENTITI PER NULLA MINACCIATI DAI CITTADINI COSTRETTI A FORME ESTREME DI LOTTA, INVITIAMO LA PRESIDENTE POLVERINI AL CONFRONTO CON UNA DELEGAZIONE, CON LO SPIRITO DI AFFRONTARE, DISCUTERE E RISOLVERE LE ESPLOSIVE PROBLEMATICHE CHE I CITTADINI DEL LAZIO VOGLIONO SOTTOPORGLI E NON DARE RISPOSTE DI TIPO REPRESSIVO COME FINO AD ORA HA FATTO.

USB REGIONE LAZIO

Roma, 7 dicembre 2010

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