Corteo nazionale contro la vivisezione

Per la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori. Milano, Sabato 5 marzo 2011.

 

CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE

Sabato 5 marzo 2011 – Milano
Per la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori
Concentramento ore 15.00 in Piazza Duca D’Aosta
(piazza della Stazione Centrale), Milano.

Green Hill, il più grande allevamento d’Europa di cani destinati ai laboratori, con i suoi capannoni pieni di beagle prigionieri sulle colline di Montichiari (BS), è diventato un simbolo della crudeltà della vivisezione. Un simbolo da abbattere per aprire un nuovo percorso di liberazione e di lotta alla vivisezione.

APPELLO AL MINISTERO DELLA SALUTE PER CHIUDERE GREEN HILL

Segnalazione del Movimento Fermare Green Hill www.fermaregreenhill.net

E’ ora di far sentire davvero al Ministero della Salute in quanti siamo a volere la chiusura definitiva di Green Hill, di tutti gli altri allevamenti e di tutti i laboratori di tortura!
In attesa del corteo del 25 settembre, quando migliaia di persone scenderanno fisicamente in piazza e faranno anche molti chilometri pur di dire NO alla vivisezione, possiamo inondare di e-mail tutti i contatti del Ministero.
La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Legge Regionale della Lombardia 33/2009 previste per tutti gli altri allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill. Adesso l’ultima parola spetta al Ministero.
La chiusura di Green Hill è un primo passo per un mondo liberato dalla vivisezione. Un primo passo in un percorso che stiamo cercando di tracciare e che vuole sfondare il muro di difesa che la lobby dei vivisettori ha eretto attorno ai propri centri di vivisezione con l’aiuto di politici compiacenti.
Se la nuova Direttiva Europea sulla vivisezione è una delusione, possiamo sfruttare tutta la nostra rabbia per una lotta a denti stretti qui in Italia.
Facciamo sentire la nostra voce!

Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/vivisezione/appelli/greenhill.html

PETIZIONE PER UNA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA VIVISEZIONE

L’8 settembre scorso il Parlamento Europeo, dopo due anni di dibattito e un’infinità di correzioni, ha purtroppo votato il testo della nuova Direttiva Europea n. 63/2010 in materia di sperimentazione animale che andrà a modificare l’attuale Direttiva Europea n.609/86. Tutte le iniziative portate avanti dall’OIPA e da molte altre associazioni animaliste nel corso degli ultimi anni non hanno impedito alla potentissima lobby vivisettoria di indirizzare le scelte politiche per ottenere maggiore libertà e minori restrizioni nel ricorso al modello animale.
A partire dal 9 novembre 2010 gli Stati Membri dell’Unione Europea avranno due anni di tempo per recepire la nuova Direttiva e trasformarla in Decreto legislativo, di conseguenza è ancora possibile lottare per cambiare la sorte di migliaia di animali e sensibilizzare l’opinione pubblica. Il recepimento nazionale deve rappresentare la base su cui costruire un profondo cambiamento dello scenario nazionale e internazionale della ricerca scientifica e del riconoscimento della vita umana e animale che deve tenere conto degli enormi progressi scientifici raggiunti e della crescente presa di coscienza dell’opinione pubblica su questa tematica.
Per evidenti ragioni economico-politiche e culturali non è al momento possibile proporre un’abolizione totale della vivisezione, tuttavia il percorso per raggiungere questo importante obiettivo passa anche attraverso la proposta di modifiche che renderebbero la Direttiva Europea migliore, sia da un punto di vista della ricerca in senso lato, sia dal punto di vista del benessere degli animali.

A questo scopo l’OIPA lancia una petizione affinché il Parlamento Italiano inasprisca le norme che regolano gli esperimenti, non concedendo deroghe che di fatto rendono nulli i provvedimenti restrittivi.

In particolare verrà chiesto che non ci siano deroghe al:
divieto di utilizzare animali per scopi didattici;
divieto di utilizzo di animali prelevati allo stato selvatico e di animali randagi (quest’ultimo già previsto dall’attuale normativa italiana);
divieto di utilizzare animali in via di estinzione a fini sperimentali;
divieto di riutilizzo dello stesso animale per fini sperimentali;
divieto di utilizzare animali per la ricerca finalizzata alla conservazione della specie.

E che ci sia invece un obbligo all’utilizzo dell’anestesia locale per tutte le procedure sperimentali e che vengano incentivati economicamente e imposti per legge i metodi scientifici sostitutivi che non implichino l’utilizzo di animali.
Verrà inoltre chiesto che le maggiori associazioni animaliste, al momento non menzionate nella Direttiva, siano rappresentate e coinvolte nelle ispezioni ai laboratori di ricerca, nelle commissioni per la valutazione etica al fine di concedere le autorizzazioni a svolgere i progetti di sperimentazione animale, nell’organismo permanente di esame etico e nel comitato nazionale per l’etica e il benessere degli animali.

La petizione proposta dall’OIPA è solo l’atto materiale di quello che dovrebbe essere intrinseco in ogni essere senziente, la consapevolezza di non essere l’unico con il diritto di esistere e che la propria esistenza non può essere considerata migliore o più importante di quella di un’altra specie. L’uomo nel corso della sua vita si è arrogato il diritto di dominare e usufruire a proprio piacimento degli altri animali che popolano questo nostro pianeta, dimenticandosi che in principio siamo nati tutti uguali pur nelle differenze proprie di ogni specie: è ora di ricordarselo!

OIPA Italia Onlus
via Passerini 18 – 20162 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 02 99980650
info@oipaitalia.com – www.oipaitalia.com

CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE

Sabato 5 marzo 2011 – Milano
Per la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori
Concentramento ore 15.00 in Piazza Duca D’Aosta
(piazza della Stazione Centrale), Milano.

Green Hill, il più grande allevamento d’Europa di cani destinati ai laboratori, con i suoi capannoni pieni di beagle prigionieri sulle colline di Montichiari (BS), è diventato un simbolo della crudeltà della vivisezione. Un simbolo da abbattere per aprire un nuovo percorso di liberazione e di lotta alla vivisezione.

APPELLO AL MINISTERO DELLA SALUTE PER CHIUDERE GREEN HILL

Segnalazione del Movimento Fermare Green Hill www.fermaregreenhill.net

E’ ora di far sentire davvero al Ministero della Salute in quanti siamo a volere la chiusura definitiva di Green Hill, di tutti gli altri allevamenti e di tutti i laboratori di tortura!
In attesa del corteo del 25 settembre, quando migliaia di persone scenderanno fisicamente in piazza e faranno anche molti chilometri pur di dire NO alla vivisezione, possiamo inondare di e-mail tutti i contatti del Ministero.
La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Legge Regionale della Lombardia 33/2009 previste per tutti gli altri allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill. Adesso l’ultima parola spetta al Ministero.
La chiusura di Green Hill è un primo passo per un mondo liberato dalla vivisezione. Un primo passo in un percorso che stiamo cercando di tracciare e che vuole sfondare il muro di difesa che la lobby dei vivisettori ha eretto attorno ai propri centri di vivisezione con l’aiuto di politici compiacenti.
Se la nuova Direttiva Europea sulla vivisezione è una delusione, possiamo sfruttare tutta la nostra rabbia per una lotta a denti stretti qui in Italia.
Facciamo sentire la nostra voce!

Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/vivisezione/appelli/greenhill.html

PETIZIONE PER UNA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA VIVISEZIONE

L’8 settembre scorso il Parlamento Europeo, dopo due anni di dibattito e un’infinità di correzioni, ha purtroppo votato il testo della nuova Direttiva Europea n. 63/2010 in materia di sperimentazione animale che andrà a modificare l’attuale Direttiva Europea n.609/86. Tutte le iniziative portate avanti dall’OIPA e da molte altre associazioni animaliste nel corso degli ultimi anni non hanno impedito alla potentissima lobby vivisettoria di indirizzare le scelte politiche per ottenere maggiore libertà e minori restrizioni nel ricorso al modello animale.
A partire dal 9 novembre 2010 gli Stati Membri dell’Unione Europea avranno due anni di tempo per recepire la nuova Direttiva e trasformarla in Decreto legislativo, di conseguenza è ancora possibile lottare per cambiare la sorte di migliaia di animali e sensibilizzare l’opinione pubblica. Il recepimento nazionale deve rappresentare la base su cui costruire un profondo cambiamento dello scenario nazionale e internazionale della ricerca scientifica e del riconoscimento della vita umana e animale che deve tenere conto degli enormi progressi scientifici raggiunti e della crescente presa di coscienza dell’opinione pubblica su questa tematica.
Per evidenti ragioni economico-politiche e culturali non è al momento possibile proporre un’abolizione totale della vivisezione, tuttavia il percorso per raggiungere questo importante obiettivo passa anche attraverso la proposta di modifiche che renderebbero la Direttiva Europea migliore, sia da un punto di vista della ricerca in senso lato, sia dal punto di vista del benessere degli animali.

A questo scopo l’OIPA lancia una petizione affinché il Parlamento Italiano inasprisca le norme che regolano gli esperimenti, non concedendo deroghe che di fatto rendono nulli i provvedimenti restrittivi.

In particolare verrà chiesto che non ci siano deroghe al:
divieto di utilizzare animali per scopi didattici;
divieto di utilizzo di animali prelevati allo stato selvatico e di animali randagi (quest’ultimo già previsto dall’attuale normativa italiana);
divieto di utilizzare animali in via di estinzione a fini sperimentali;
divieto di riutilizzo dello stesso animale per fini sperimentali;
divieto di utilizzare animali per la ricerca finalizzata alla conservazione della specie.

E che ci sia invece un obbligo all’utilizzo dell’anestesia locale per tutte le procedure sperimentali e che vengano incentivati economicamente e imposti per legge i metodi scientifici sostitutivi che non implichino l’utilizzo di animali.
Verrà inoltre chiesto che le maggiori associazioni animaliste, al momento non menzionate nella Direttiva, siano rappresentate e coinvolte nelle ispezioni ai laboratori di ricerca, nelle commissioni per la valutazione etica al fine di concedere le autorizzazioni a svolgere i progetti di sperimentazione animale, nell’organismo permanente di esame etico e nel comitato nazionale per l’etica e il benessere degli animali.

La petizione proposta dall’OIPA è solo l’atto materiale di quello che dovrebbe essere intrinseco in ogni essere senziente, la consapevolezza di non essere l’unico con il diritto di esistere e che la propria esistenza non può essere considerata migliore o più importante di quella di un’altra specie. L’uomo nel corso della sua vita si è arrogato il diritto di dominare e usufruire a proprio piacimento degli altri animali che popolano questo nostro pianeta, dimenticandosi che in principio siamo nati tutti uguali pur nelle differenze proprie di ogni specie: è ora di ricordarselo!

OIPA Italia Onlus
via Passerini 18 – 20162 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 02 99980650
info@oipaitalia.com – www.oipaitalia.com

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