“Bilancio ed ex Municipalizzate: o si cambia o sfiducia dal basso”

Assemblea pubblica in Piazza del Campidoglio per protestare contro la crisi e la precarietà che il Sindaco Alemanno sta di nuovo disegnando, senza partecipazione, ai danni dei cittadini.

 

COMUNICATO STAMPA

Roma, 9 giugno 2011

BILANCIO ED EX MUNICIPALIZZATE: o si cambia o sfiducia dal basso

Il 30 Maggio scorso Roma è stata paralizzata dallo sciopero metropolitano organizzato dei sindacati di base, dai movimenti e da tutta la rete ROMA BENE COMUNE, invasa da un fiume di persone (senza casa ed inquilini resistenti, lavoratori, precari, migranti, studenti, cittadini), che unendo le rispettive forze e le rispettive lotte hanno rilanciato con forza l’opposizione alla città “privata” del cemento, della crisi e della precarietà che Alemanno sta di nuovo disegnando, senza partecipazione, sulle nostre teste. Ora la sfida lanciata si concentra, proprio mentre si compie l’ultimo sforzo vero i referendum del 12 e 13 Giugno, sulle delibere legate al futuro di ATAC e delle aziende ex municipalizzate, sul bilancio lacrime e sangue che “Roma Capitale” vorrebbe approvare entro la fine del mese. Un bilancio che, se approvato, metterebbe definitivamente in ginocchio la nostra città, proteggendo privilegi e ancora tagliando diritti. Vengono, infatti annunciati nuovi licenziamenti nelle aziende comunali e para – comunali; vengono disattesi gli impegni all’assorbimento delle sacche di precarietà e quindi la garanzia dei piani assunzionali; assistiamo, sbigottiti, a nuovi tagli ai municipi alla cultura ed alle politiche sociali, a tentativi di svendita del patrimonio immobiliare pubblico (come nel caso di ATAC), in una città dove la garanzia di servizi di qualità accessibili a tutti resta ancora un lontano miraggio; in una città già mortificata da parentopoli, saccheggiata dal cemento privato, capitale delle multe, dei pignoramenti, delle periferie abbandonate e dell’emergenza abitativa.

ROMA non può più sopportare ruberie e privatizzazioni più o meno trasversali. Questo è il grido lanciato con la manifestazione del 30 Maggio corredato da una precisa piattaforma di richieste e rivendicazioni. Ora, mentre prendono corpo e visibilità molteplici iniziative a sostegno delle vertenze aperte nei confronti dell’amministrazione capitolina, per il sindaco Alemanno è giunta l’ora di decidere: ascoltare questa città inquieta che non vuole accettare la manovra finanziaria proposta dalla sua giunta, oppure “tirare diritto” consegnando ancor di più Roma ai soliti squali della rendita e del profitto.

L’interlocuzione iniziata il 30 maggio fra l’assessore Lamanda e la composita delegazione di Roma Bene Comune, deve riprendere al più presto coinvolgendo tutti gli assessori competenti. Chiediamo, quindi al gabinetto del sindaco di confermare la data di Mercoledì prossimo per la prosecuzione e l’articolazione dei tavoli, fissando definitivamente anche l’orario del “tavolo di confronto metropolitano”.

Nel frattempo chiediamo che prima del confronto, non venga presa nessuna decisione importante per il futuro della città, a partire dalle delibere che riguardano il futuro di ATAC. Tutto deve essere affrontato seguendo meccanismi partecipativi seri e reali, attraverso un confronto preventivo con tutti gli attori sociali interessati. Non farlo significa privare di senso i prossimi incontri, chiudere le porte del dialogo alla Roma che soffre e si oppone alla crisi.

Aspettando segnali chiari e comunque di toccare con mano il tenore del tavolo metropolitano di mercoledì prossimo, convochiamo per Giovedì 16 giugno alle ore 16.30 una grande ASSEMBLEA PUBBLICA sulla piazza del CAMPIDOGLIO, per confrontarci, rilanciare la mobilitazione, coltivare l’indignazione e la rabbia collettiva contro un provvedimento che se non cambia va fermato anche, se sarà necessario, attraverso una diffusa e forte sfiducia dal basso, per chiedere le dimissioni del Sindaco di Roma.

ROMA BENE COMUNE

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