Continua presidio lavoratrici nidi al Consiglio regionale Lazio

Grande preoccupazione per l’aumento del numero di bambini negli asili nido e la riduzione degli spazi disponibili per i piccoli utenti previsti dall’art. 4 della manovra di assestamento del bilancio regionale.

COMUNICATO STAMPA

NIDI LAZIO: USB AL SECONDO GIORNO DI PRESIDIO IN CONSIGLIO REGIONALE

Betti, Si utilizzino meglio le risorse europee per aprire nuovi nidi pubblici

Prosegue presso la sede del Consiglio regionale del Lazio, in via della Pisana 1301 a Roma, il presidio delle lavoratrici dei nidi, che vedono con grande preoccupazione l’aumento del numero di bambini negli asili nido e la riduzione degli spazi disponibili per i piccoli utenti previsti dall’art. 4 della manovra di assestamento del bilancio regionale.
“Durante il primo giorno di presidio abbiamo percepito che queste norme ‘mangia-bambini’, proposte dalla giunta Polverini e difese a spada tratta dalla componente UDC, potrebbero aprire la strada a discutibili operazioni dal sapore clientelare che favorirebbero gli speculatori privati di risorse pubbliche ”, evidenzia Roberto Betti, della Unione Sindacale di Base.
Prosegue il sindacalista: “Tutti si affannano a sostenere che la modifica del rapporto tra educatrici e bambini da 1 a 6 ad 1 a 7 sia del tutto sostenibile, ma in realtà la norma è scritta in modo che il numero di bambini arrivi fino a 15-20 per educatrice”. Ed incalza: “Per sostenere che ‘il privato è meglio e il pubblico costa troppo’, occorrerebbe produrre una puntuale verifica dei dati anche contabili, che vengono invece continuamente nascosti”.
“USB auspica che la Presidente Polverini, anziché continuare a spremere i cittadini e i lavoratori, dedichi le sue energie a utilizzare meglio le risorse regionali, nazionali e in particolare europee, anche al fine di aprire nuovi nidi pubblici”, conclude Betti.

Roma, 5 agosto 2011
Ufficio Stampa USB

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